Siamo sicuri che ci sia davvero da piangere o è semplicemente la cosa che ci riesce meglio? Siamo sicuri che questa tragedia nazionale che si è consumata tra venerdì e lunedì scorsi, sia poi tale?

Forse sono abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno, ma facendo alcune considerazioni non è successo nient’altro che un pareggio a calcio. Lasciando perdere inutili paragoni con la vita di tutti  i giorni per quanto riguarda tragedie vere e non, mi sembra che si stia esagerando e spiego perché: il Brasile agli ultimi mondiali, in casa peraltro, ha preso 7 (e dico sette) banane dalla Germania ma la vita calcistica è continuata, i giocatori francesi hanno praticamente fatto un ammutinamento in Sudafrica ma poi sono ripartiti, gli inglesi sono cinquant’anni che fanno figuracce con al massimo un quarto posto a Italia 90, rimangono i tedeschi che comunque sono arrivati alla quarta stella dopo di noi. Forse la vittoria del 2006 ci ha fatto dimenticare le figure penose del 1998, 2002 (abbiamo dato la colpa all’arbitro nascondendo la testa sotto la sabbia come al solito) e dopo 2010 e 2014. Cioè a parte quando siamo andati in finale 1994 e appunto 2006, solo figure ignobili quindi mi sa tanto che anche a giugno sarebbe andata piuttosto male visto il livello di Croazia, Belgio o Danimarca, per non citare Brasile, Germania, Argentina o Francia.

Adesso tirare cacca addosso a Ventura e Tavecchio e Figc è troppo facile come è stato facile celebrare gli azzurri dopo Germania 2006 iniziata con calciopoli e finita al circo massimo.
Sento gente salire o scendere dal carro dei vincitori/perdenti come se niente fosse. Caressa per esempio e tutti a Sky non aspettavano altro, forse è anche colpa dei mancati introiti futuri, ma prima di lunedì non avevano mai sollevato sospetti sul ct. Ventura , che considero un grandissimo insegnante di calcio perfetto per i giovani o una media squadra, è inadeguato come ct perché non ha esperienza internazionale ma lo scopriamo adesso? E se si fosse qualificato nessuno glielo avrebbe ricordato. Sulla formazione e sui cambi della doppia sfida sorvolo tanto non ci si arriverebbe mai a capo, dico solo che giocare con un 4-2-4 che nessuna squadra della serie A usa è almeno singolare, giocare a sportellate e con cross dalla trequarti poi è da masochisti. Neanche la Germania avrebbe giocato così e comunque dopo una partita e mezza senza risultati la tattica va rivista, credo.

Dicevo del bicchiere mezzo pieno, un anno e mezzo fa abbiamo battuto Spagna e Belgio senza battere ciglio ma nessuno ha dato il merito che doveva al signor Conte.
Lo sapevamo da quando sono usciti i calendari delle qualificazioni che saremo andati ai play-off, perché con la Spagna nel girone anche solo per differenza reti saremmo arrivati secondi, con la partita al 2 di settembre i giocatori di Juve, Napoli e Roma non erano in forma avendo fatto una preparazione a lungo termine.
Piuttosto iniziamo anche a dire che le qualificazioni in sudamerica sono una formalità visto che 5 su 8 vanno ai mondiali e la sesta fa i play-off con l’Oceania quindi non è necessario arrivare primi e vincerle tutte come in europa.
Inoltre due squadre che hanno vinto il mondiale recentemente nello stesso girone è come Juve e Barcellona insieme in Champions, alla faccia dei sorteggi pilotati per le grandi squadre. Nello stesso europeo contro la Germania se tiravamo i rigori come delle persone normali andavamo in semifinale. All’ultimo mondiale abbiamo rasentato il ridicolo perdendo dalla Nuova Zelanda, ma almeno l’Inghilterra l’abbiamo battuta. Se poi vogliamo estendere il discorso alle squadre di club, visto che sembra che il calcio sia finito in ogni sua forma e che gli altri sono sempre meglio, vorrei ricordare che negli ultimi 20 anni le inglesi hanno vinto 4 Champions più due finali perse, noi abbiamo le stesse vittorie ma molti più piazzamenti.
Le tedesche dopo la finale Bayern-Borussia di cinque anni fa hanno conquistato una sola semifinale e parliamo sempre e solo dei bavaresi, il resto è inesistente. Francesi, olandesi e portoghesi nulla. Rimangono le spagnole o meglio Real, Barcellona e Siviglia in Europa League.

Tutti parlano di giovani ma finché chi comanda ha 70/80 anni che innovazioni può portare? Milan e Juve negli ultimi anni hanno speso cifre superiori ai 20 milioni di euro per giocatori italiani giovani e sono anche state criticate, il Napoli con i soldi di Higuain ha preso 5 ventenni ma non ha vinto niente, l’Inter vende i suoi canterani come ha sempre fatto senza neanche farli esordire in prima squadra. Al prossimo Mondiale (2022 in inverno, se ci andiamo) i vari Insigne, Immobile e Belotti saranno dei 27-28enni nel pieno della maturità calcistica, speriamo che nel frattempo abbiano maturato sui campi di tutta europa magari vincendo qualcosa.

Ora serve un ct stimato da tutti magari abituato a partite da dentro o fuori perché oltre ai play-off anche ai mondiali si va ad eliminazione diretta. Sento il nome di Ancelotti o Allegri, vanno bene tutti, l’importante è che abbiano la fiducia dell’ambiente se no è difficile che possano trasmetterla se tutto l’ambiente azzurro per primo non crede nel lavoro e nelle strategie del ct.