Caro Sinisa,
mi chiamo Pasquale Ciccorelli, ho 22 anni e vengo da San Severo in provincia di Foggia. Scrivo questa lettera per augurarti una buona guarigione, ho saputo la notizia del ritorno della leucemia e sono rimasto molto triste. Sei stato un grande calciatore ai tempi della Lazio, ma anche della Stella Rossa e della Sampdoria. Con i tuoi goal hai fatto innamorare tutti, le punizioni erano il tuo punto forte della tua carriera. Guardando alcuni video su Youtube, ne ho trovato uno molto interessante; la rete con la maglia dell'Inter nella finalissima di Coppa Italia contro la Roma, che lo considero come una delle reti più belle.

Come allenatore hai avuto degli alti e bassi. Da una parte ci può stare, perchè tanti allenatori non hanno la stima di dirigere una squadra. Di esperienze in giro per l'Italia ne hai fatte tra queste sono: Catania, Sampdoria e Bologna. In Sicilia hai preso in mano un club che era vicinissimo sull'orlo del baratro. Sei riuscito nell'impresa di battere la Juventus a Torino e l'Inter in casa e hai conquistato una disperata salvezza. Il tuo ruggito verso la squadra ha funzionato.

Invece con la Sampdoria? Anche con i blucerchiati hai fatto il tuo dovere e poi nell'annata 2014-15 stavi riportando la Samp verso la Champions League. Nonostante un brusco calo nella seconda parte di campionato, hai centrato la qualificazione in Europa League. 

A Bologna sei stato capace di conquistare per l'ennesima volta la salvezza. Ritorni nella città bolognese dopo dieci anni. Il tuo lavoro ha dato molti frutti e sei riuscito ad uscire dalla zona retrocessione. Ti sei ripreso la tua vendetta di molte stagioni fa, quando la società rossoblù ha deciso di esonerarti per colpa di alcune prestazioni indecenti. Quei venti punti sono serviti tantissimo, perchè erano fondamentali per la permanenza.

Però una brutta notizia arriva nel bel mezzo dell'estate. Stavi per firmare il rinnovo contrattuale e annunci al mondo del calcio una malattia molto rara: una forma acuta di leucemia. Sei stato fuori dal prato verde per un lungo periodo, ma tu volevi sconfiggere quel brutto male. La tua famiglia è stata vicino a te e hai deciso di sottoporti alle cure per continuare una vita serena.
Così hai deciso di fare una piccola sorpresa alla squadra; il 25 agosto sei tornato nella panchina rossoblù. La squadra e la tifoseria ti stanno sostenendo e le tue esperienze sono positive con il Bologna. Il comune ti ha conferito la cittadinanza onoraria perchè sei un uomo umile e coraggioso.
Oggi abbiamo letto la notizia del ritorno della leucemia e dovrai lasciare la panchina.
Coraggio, dagli una seconda lezione, non saranno tempi brevi, ma l'importante è che ritorni alle tue cure. La notizia positiva è che la malattia non è grave. Giocherai d'anticipo e continuerai a combattere questo brutto male.
Ti mando un caloroso abbraccio e spero che un giorno dirai al mondo che hai sconfitto la leucemia. 

Cordiali saluti 
Pasqui