È difficile trovare parole per descrivere o cercare solamente di spiegare la FIGC.

Ogni occasione è giusta per una brutta figura, dalla procura federale alla FIGC stessa è un continuo susseguirsi di pessime figure. 

Partiamo dalla CAF che toglie i punti di penalità al Parma ridicolizzando per l'ennesima volta la procura federale che ad oggi ha la credibilità di un politico italiano. 

Veniamo al caso Pirlo. La serietà e la trasparenza della FIGC impediscono all'ex campione del mondo di aggregarsi allo staff di Roberto Mancini per motivi di sponsor e di conflitto di interessi per la sua presenza sulle reti Sky.

Sembrerebbe tutto giusto e tutto immacolato no? Però se poi pensiamo che nel 2006 non fiato' a consegnare le chiavi della stessa a un certo Rossi membro del CDA dell'Inter, è la stessa poi impedì a Lippi il ruolo di direttore tecnico perché ha un figlio procuratore, un tantino fa ridere no?

Come se Paolo Maldini non fosse stato convocato in nazionale perché suo padre, il grande Cesare, era commissario tecnico. 

Essere gestiti e in mano a questa gentaglia è un qualcosa di imbarazzante, sembrava che con quel ometto di Tavecchio avessimo toccato il fondo ma scopri che si può andare sempre in po' più in giù.

Imbarazzante, compreso ciò che sta accadendo con la serie B un'altra vergognosa vicenda. Cambiano idea ogni giorno e ad oggi la serie cadetta inizierà con 19 squadre, manco all'oratorio gestiscono così le cose. 

Vergognoso.