Dopo la serie interminabili di partite negative, che hanno portato in dote troppi pochi punti (mai così male dal dopoguerra), contro la Lazio il Milan ha fatto probabilmente la migliore prestazione stagionale. La sconfitta risulta quindi essere immeritata, e ci sono degli ottimi elementi tecnico tattici per ripartire da questa partita. Una rosa costruita non benissimo, ma che è futuribile, e che può portare valore al club. 

Che i vertici rossoneri non abbiano passione per la squadra, ma che essa rappresenta solo un affare è risaputo, questa è la cosa probabilmente che più infastidisce il tifoso, ma tant'è. Questa squadra era di difficile costruzione, poche risorse, difficoltà nel mercato in uscita, vincolo FFP. Un annata transitoria che potrebbe essere la base per il rilancio estivo, dove la dirigenza potrebbe avere finalmente mano libera sugli investimenti. Ecco perchè prima di giudicare il lavoro di Boban e Maldini occorre aspettare fino al 2021, il vero Milan di elliot si vedrà ai nastri di partenza della prossima stagione. E in tutto ciò, i vari freni di Gazidis potrebbero avere un ruolo determinante per evitare altri errori. In tutto questo, occorre iniziare il lavoro di rafforzamento (per la prossima stagione) già da gennaio. 

Il nome ricorrente è quello di Zlatan Ibrahimovic, campione assoluto, che ha fatto le sue ultime grandi stagioni proprio da noi, 38 anni e qualche grosso infortunio sul groppone, non è certamente l'uomo del rilancio verso un CICLO vincente. Così come Mario Mandzukic, giocatore spremuto e accantonato dal post Allegri. La base di discussione sulla punta è comunque complicata, dopo i 75 milioni spesi in 6 mesi per Piatek e Leao, almeno a gennaio l'attaccante non potrà essere una priorità. Sarebbe invece importante iniziare a lavorare per luglio, dove molti campioni più giovani di Zlatan si svincolano, su tutti Edinson Cavani. Tutti giocatori esperti, carismatici, leader di spogliatoio, ma soprattutto necessitano leader tecnici, giocatori capaci in campo di prendere palla e determinare, a cui le gambe non tremino, pronti a fare la giocata giusta sempre e comunque. Ecco perchè, ad esempio la mancanza di un centrocampista puro, ne trequartisti adattate a mezzeali, ne semplici registi, ne semplici incontristi, un giocatore tuttotondo e tuttocampista, di grande esperienza e con l'età giusta, potrebbe essere la vera necessità di questa squadra, faccio il nome di Axel Witsel, per non parlare della necessità di un leader difensivo vero, che sappia guidare il reparto e la squadra in fase di non possesso, potrebbe essere la svolta, la speranza è che si riapra la pista Lovren.
Lovren e Witsel non sarebbero i campioni che ti farebbero vincere da soli, ma sarebbero la vera base, l'esperienza e il carisma, necessari in una squadra che vuole competere. 

Chiudo chiosando, questa squadra non è la stessa della passata stagione, non è Gattuso ad aver fatto i miracoli col suo 451, è stato Bakayoko. Oggi Bakayoko non c'è, e si sente... eccome se si sente.

Sperando che a gennaio possano arrivare offerte degne per i nostri giocatori, in modo da poter operare in entrata, si potrebbero iniziare a gettare le basi per la rinascita, urge riportare il Milan dove gli compete.