Resto allibito da questa improvvisa e folle antipatia per la migliore innovazione che sia stata apportata al mondo calcistico negli ultimi anni, ossia il VAR.
Secondo me si sta perdendo di vista l'obiettivo, che rimane quello di togliere alle partite gli errori di valutazione degli arbitri, costretti fino a poco tempo fa a giudicare azioni sempre piu' veloci di calciatori sempre piu' smaliziati in tempo reale e senza possibilita' d'appello. Gli episodi della Premier League sono stati presi come spunto per sparare ad alzo zero, dicendo che "questo non e' piu' calcio". Questa stessa frase veniva ripetuta anche dopo il famigerato gol-non gol di Muntari e dopo altri mille episodi piu' o meno clamorosi capitati in passato. Del resto, non si puo' non sentirsi defraudati, sia pure in buona fede, quando certe evidenze vengono sottolineate sia in diretta, sia in seguito da tutte le moviole.

Si contesta il fuorigioco "di 1 centimetro", rilevato dal VAR, dicendo che in questi casi non andrebbe applicato perche' "ingiusto" e perche' così "il calcio muore". E allora come mai invece la Goal Line Technology, osannata da tutti (giustamente, vivaddio!), se nega o assegna un gol per 1 centimetro non viene contestata? Se la palla e' entrata tutta in porta tranne 1 centimetro, è gol oppure no? Sono sicuro che la risposta comune è no, non e' gol. Semplice, c'e' una regola che dice che non e' gol se la palla non e' entrata tutta in porta. Stesso dicasi per il fuorigioco, solo che la riga la mette il computer, per ovvi motivi.

C'e' un equivoco che va risolto: il gioco del calcio ha delle regole ben precise. Gli arbitri sono lì per fare in modo che queste regole vengano rispettate, e scusatemi, ma se davvero vi piace un calcio in cui le regole vengono rispettate solo se l'arbitro se ne accorge, allora forse qualcosa non va. Il sale del calcio non e' e non DEVE essere l'errore arbitrale, che puo' soltanto fare arrabbiare il tifoso "derubato" e gioire quello "premiato". Lo e' invece il Leicester che vince il campionato a scapito di squadre ben piu' blasonate e carrozzate, lo e' l'Alessandria che va a giocarsi a testa alta una semifinale di coppa Italia a San Siro contro il Milan, lo e' Bergomi, 18enne, che al Mundial '82 tiene a bada campioni affermatissimi come Maradona e Socrates.

E ben vengano gli errori di valutazione al VAR, che comunque viene analizzato da uomini che mantengono il sacrosanto diritto di sbagliare. Senz'altro questo passo avanti ha tolto di torno tante mostruosità e ci ha restituito un calcio più vicino al suo regolamento.