Ferrari e Monza! Un binomio questo indissolubile e storico. La Ferrari, scuderia sempre presente in Formula 1 da quando questa categoria è nata, e il circuito di Monza nato ben prima della Formula 1, come la Ferrari, e da sempre presente nel calendario del Mondiale. Nonostante i continui cambiamenti, le richieste da parte della Fia sempre più dure, e con l'esportazione del circuito della Formula 1 in zone del mondo nuove a questo sport, come Quatar, Azerbaijan, Singapore ecc... Monza resiste e resiste mantenendo la sua storica concezione abbastanza inalterata e storica, risultando oggi il circuito più veloce di tutto il calendario e sicuramente tra i più belli, grazie anche alla sua locazione all'interno dello storico parco di Monza. Un posto stupendo.

Oggi 8 Settembre 2019, sarà ricordata come un data importante. Dopo nove anni di assenza nel gradino più alto del podio, la Ferrari torna prepotentemente a salire il gradino più alto e a far suonare l'inno di Mameli. E lo fa con il suo gioiellino più giovane, quel Charles Leclerc che mette in fila due vittorie consecutive, e lo fa nei due circuiti più belli, famosi e difficili, Spa e Monza. Una vittoria importante, difficile e sofferta fino all'ultimo istante. Una vittoria che Leclerc si è meritato e sudato fin dalla partenza, quando Hamilton, grazie ad uno spunto più pronto era scattato bene recuperando metri importanti e arrivando alla staccata della prima variante quasi appaiato, ma Charles ha tenuto giù il piede non si è fatto intimorire e ha chiuso la staccata in prima posizione e da quel momento è iniziata una cavalcata a ritmo di qualifica giro dopo giro. Lewis non molla e dietro di lui il suo compagno Valtery Bottas tiene a bada Vettel quarto. Ma non ce ne sarà bisogno perché il tedesco si auto elimina da solo, per l'ennesima volta, andando in testa coda alla variante Ascari al sesto giro, finendo così la sua gara e ricevendo anche una penalità per aver tagliato la strada ad un altro pilota nel tentativo di rientrare in pista.

Vettel a mio personale avviso è uno dei piloti più sopravvalutati della storia, un pilota che ha avuto la fortuna di essere in una scuderia, la Red Bull, nel suo periodo d'oro, ma dimostra che quando c'è da lottare non è in grado tenere la pressione. Già lo scorso anno con Hamilton, il quale gli basta arrivargli vicino per mandarlo in confusione e trovarsi strada libera, e quest'anno anche la convivenza col giovane monegasco sembra essere troppo per Seb. Ma veniamo a Leclerc. Martella giro dopo giro con 7n Hamilton sempre sotto, mai un cedimento, mai un giro lento. Lewis prova ad anticipare la sosta e a montare gomme medie, la Ferrari risponde subito chiamando Charles ai box il giro seguente, non cambia strategia e monta le gomme dure e rientra in pista davanti al pilota campione del mondo in carica, ma con pochi centesimi di vantaggio e gomme fredde. Per Hamilton sembra arrivare il momento del sorpasso che con meno di un secondo di ritardo e con la possibilità di accendere il DRS, coi lunghi rettilinei sembra solo una questione di tempo.

Invece il pivellino Leclerc tiene e tiene bene, giù il piede sull'acceleratore, una Ferrari veloce e zero sbavature, tranne un dritto alla prima variante ma senza conseguenze. Giro dopo giro il vantaggio di Lewis con le gomme medie va pian piano ad esaurirsi, e la sua rincorsa sembra non avere esito positivo, tutto facile quindi per la Ferrari? Neanche per scherzo. La strategia Mercedes aveva lasciato in pista il suo secondo pilota Bottas che sempre con le gomme medie ha molti meno di giri di Lewis, e arriva minaccioso alle spalle di Leclerc. Hammilton tira dritto alla prima variante in netta difficoltà con le gomme e inizia la rincorsa di Bottas, che giro dopo giro arriva a farsi vedere negli specchietti del ferrarista. Ancora vicino, vicinissimo, ad ogni uscita dalla parabolica, Bottas può usare il DRS, e lo si vede minaccioso avvicinarsi prima della staccatona della prima variante.

Una cavalcata incredibile, Charles Leclerc non molla un millimetro e porta a casa una storica e incredibile vittoria. E qui inizia un nuovo incredibile e unico spettacolo. Il circuito esplode in una bolgia di entusiasmo unico al mondo. Un mare rosso di bandiere, cappellini, magliette inonda il circuito festanti e una folla oceanica si forma sotto il podio sospeso, sopra il rettilineo. Una folla dal calore e dalla passione puramente italiana, che almeno in queste circostanze, lasciatemelo dire, siamo unici al mondo e non mi cambierei con nessuno altro al mondo. Uomini, donne, bambini festanti, perché la Ferrari è nostra, Monza è nostro e nonostante anni bui nessuno mai potrà vantarsi di questo binomio unico al mondo. Una giornata che sono sicuro avrebbe portato un brivido sulla schiena anche al grande Niki Lauda, nonostante la sua presenza in Mercedes, aveva sempre uno spazio tutto rosso nel cuore. Lo stesso vale per Michael Schumacher, che mi piace pensare che nel suo letto e nel suo mondo dove si trova ora, possa avere fatto un sorriso che sa di benedizione al giovane campioncino Charles Leclerc.
Massimo Perin