Chi ha seguito la F1, e come il sottoscritto lo fa ormai da diversi anni, sa benissimo che oggi l'unico vero fenomeno è Lewis Hammilton, e che un Vettel al confronto è come confrontare, un assolo di Jinmy Page con uno di Dodi Battaglia. La F1 è stata caratterizzata da assoluti mostri sacri, come Villenevue, Schumacher, Piquet, Senna, Prost, Mansel, Lauda e Hammilton ovviamente, piloti che al di là delle vittorie hanno sempre dato la sensazione di essere degli animali da pista in grado di sbranare chiunque si mettesse in mezzo, poi ci sono stati dei piloti fortunati che hanno avuto la fortuna di essere al posto giusto nel momento giusto e in questa lista ci metto Vettel, che paragonato a i sopracitati è un gattino. La Ferrari di ora assomiglia molto alla Ferrari pre Schumacher, una scuderia dove è chiaro e lampante i mezzi ci sono ma manca quel leader in grado di far rendere tutto e tutti molto di più. Michael, quando arrivò a Maranello, mise sottosopra tutta la scuderia, cambiò totalmente le abitudini di tutti, ingegneri e meccanici, era il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via. Pretendeva il massimo da tutti, faceva lavorare giorno e notte, per montare e smontare la macchina fino a quando lui non decideva che era perfetta. In pista certi errori di strategia e di valutazioni non sarebbero mai passati con un mezzo sorriso e un nulla di fatto, qualcuno avrebbe pagato. Schumacher e tutti i piloti di questo calibro erano così. Bastarti, duri, severi, che pretendevano oltre l'impossibile, ma poi rendevano gare memorabili, vittorie incredibili e titoli su titoli, senza mai dimenticare una generosità nel essere riconoscenti a risultati ottenuti unica. Vettel dopo cinque anni in Ferrari credo sia arrivato il momento di dirgli addio, regalargli un paio di pantofole una copertina e che si guardi i prossimi mondiali in poltrona a casa sua da pensionato. Se la Ferrari vuole tornare a essere ciò che potrebbe essere DEVE riuscire ad arrivare a Hammilton. Oggi Lewis è l'unico ai livelli dei più grandi, ha quella arroganza, irriverenza, fame, e talento da rimettere di nuovo in scuderia tutti sull'attenti, tutti col pepe sul sedere di nuovo. Cosa che Vettel non ha mai fatto e che non era in grado di fare, ma lo avete visto in faccia? è quella una faccia carismatica che mette soggezione? Non scherziamo. È bastato un giovincello debuttante per mandarlo in tilt. Già gli tremano i polsi ogni volta che Hammilton si fa vedere negli specchietti, basta che l'inglese gli arrivi a un secondo e l'errore arriva puntuale. Mentre Hammilton nella bagarre si esalta. In una gara scapoli ammogliati, Lewis è il figo ancora sexy capace di serate e nottate a caccia di top model, Sebastian è quello alle 22 è a letto col pigiama e la maglia della salute. La Mercedes è una macchina da guerra, e lo è diventata oltre che grazie alle risorse, anche e soprattutto seguendo Lewis. Sicuramente ci sono dei giovani talenti che stanno emergendo, Leclerc, Verstappen, Norris, Sainz, Albon, ma per ora, per rimettere in piedi una scuderia serve solamente Lewis Hammilton. Le voci ci sono, i contatti tra Elkan e il pilota inglese non sono più un segreto, anche Toto Wolf lo ha ammesso, "qualcosa c'è" ha detto in merito a questi contatti. La Ferrari ha le capacità, ha la tradizione, ha le risorse, ma gli serve un'altro Schumacher per rimettere tutto in ordine e questo Schumacher oggi sappiamo chi è. Sarebbero i soldi più ben spesi, altro che quelli buttati per Vettel. Con Hammilton e Leclerc la Ferrari si assicurerebbbe il dominio per i prossimi anni a venire. Comunque, Hammilton o no non voglio più vedere il pensionato imbolsito con la faccia da peluche triste di Vettel guidare una rossa.