Ieri sera In Napoli-Lazio è andato in scena l’ennesimo pestaggio ad opera della “squadraccia” vestita di celeste. Paradossalmemte l’unico espulso è risultato essere quello che senza dubbio è il giocatore più corretto della squadra di Lotito, peraltro per una somma di ammonizioni che, per quanto visto da casa, sono apparse forse eccessive, soprattutto la prima.

Nemmeno un cartellino giallo, invece, per Bastos che, nel finale di primo tempo, ha provato a gambizzare Mertens con un'entrata che meritava il rosso anche solo per l’intenzione appalesata dal gesto del difensore.
Per non parlare della moltitudine di interventi col gomito all’altezza del viso dell’avversario, anche questi aventi palese intento intimidatorio, se non direttamente puntivo, dei vari Parolo, Leiva etc...

La cosa più grave di tutte però è stata l’ennesima entrata killer del solito Lulic, che a fine partita ha con tutta evidenza provato a rompere tibia e perone di Malcuit con un’entrata “a martello” che avrebbe dovuto essere punita senza dubbio col rosso diretto, se non con l’arresto in flagranza.
Lulic non è affatto nuovo a queste cose, ed anzi non di rado questi interventi del n 72 in celeste hanno sortito l’effetto che chiaramente si prefiggevano, causando un infortunio al malcapitato avversario.
Ieri, fortunatamente, il parastinchi di Malcuit ha scongiurato l’ennesima vittima di lungo periodo del bosniaco, il cui sorrisino sardonico post misfatto,  anche questo già visto, appare materia da studi lombrosiani.

Fermatelo, prima che sia lui a fermare per sempre la carriera di qualcuno.