La conquista dell'ambitissimo trofeo della Coppa Italia, di cui prestigio è pieno l'etere e riecheggia nell'aria il profumo di gloria di chi la vince, ha segnato la consacrazione del mito Gennaro Gattuso, l'allenatore che tutto può. Cosi' stranamente, mooolto stranamente, si è fatto a gara a chi ripeteva più volte quanto abbia fatto male il Milan a liberarsi di lui. Cercando di capirci qualcosa, ho provato a ricordarmi cosa ho fatto quando è stato annunciato il divorzio con Gennarino (che ha deciso lui di andarsene, tra le tante), e alla fine... ah si ecco cos'ho fatto... HO ESULTATO.
Premesso che ho AMATO il Gattuso giocatore, ANIMA del Milan Ancelottiano, ho dedicato un articolo su questa piattaforma a Gattuso il giorno dell'annuncio del passaggio dalla Primavera alla prima squadra, ero realmente felice, ma già dopo pochi mesi, con tutto che i risultati (lo scrivo subito per non confonderci, Gattuso col Milan da allenatore ha vinto NULLA) stavano arrivando, avevo capito che questa scelta era stata deleteria.
Gattuso è quell'allenatore che ha preferito tutti ad Andrè Silva, e oggi mentre Piatek fa panca all'Herta, Cutrone fa panca a Firenze dopo averla fatta in Premier, Kalinic non si sa se gioca ancora a calcio, il portoghese sta attirando le attenzioni di tutti, perchè ha avuto FIDUCIA, ma Gennaro è cosi' ha i suoi 11, il resto non esiste. Gattuso è quell'allenatore che ha bloccato la cessione di Bertolacci (4,5 milioni a 12 mesi dalla scadenza) perchè lo considerava il vice Biglia, e ha deciso di far vendere Locatelli, oggi non abbiamo né Bertolacci né Montolivo né Mauri e perderemo anche Biglia a 0 (cioè i 4 da monetizzare) e Locatelli vale 25 milioni e non ho problemi a dire che è davvero forte, candidato ad essere il titolare in nazionale A tra 1 o 2 anni. Ah già, rosa scarsa, Gattuso ha fatto i miracoli... con Higuain e Bakajoko, fantasie... Gattuso è quell'allenatore del 451, ma non solo al Milan, anche al Napoli...
In finale ha giocato Meret, ma solo perchè non poteva ri-schierare Ospina... Llorente non ha mai visto campo con lui, Milik e Mertens insieme solo qualche spezzone di fine partita (451), Allan out, piuttosto che schierare Luperto mi invento Di Lorenzo centrale, Gaetano è meglio che va a giocare in B, perchè lui non sa nemmeno chi sia, ha voluto il picchiatore Demme, e occhio che ora ha chiesto Veretout, evviva la qualità. Lozano investimento da 40 milioni bruciato (con Ancelotti aveva visto il campo spesso e volentieri), Younes chi l'ha visto, Lobotka compramelo che anche se lo paghi l'occhio della testa starà seduto comodo in panca, e Insigne tutta fascia, tanto pesa poco, lui può farlo... anche perchè almeno gioca Insigne, qualche problema con Ancelotti lo aveva avuto, chissà perchè.

Ma al di là di una gestione della rosa, dove l'opinione pubblica ci descrive una situazione dove tutti sono felici, e io rido, è la gestione tattica che mi lascia perplesso. In Italia, paese dedito alla teoria del risultato sopra ogni cosa, è logico dire che il Napoli in semifinale l'ha preparata bene, perchè dire che non ha superato il centrocampo, o che abbia fatto difesa e contropiede, sarebbe troppo onesto, idem il primo tempo della finale, ce la si prende con la Juventus, ma come fai ad attaccare senza un centravanti, se davanti alla porta avversaria, in 30 metri, ci sono 4 pullman posteggiati? Ah sempre per non confonderci, ho esultato alla sconfitta della Juve, quando la Juve perde a casa mia è festa.

Ridateci il Napoli spettacolare di Sarri o anche il Napoli di Ancelotti, che gioca a viso aperto con la squadra più forte del mondo, il Liverpool, e non quel Napoli di Barcellona, vergognoso, umiliante, cosi' come al Milan, siamo una società che ha una tradizione, le vittorie attraverso il GIUOCO, noi non siamo la Juve o l'Inter, o anche il Napoli a dirla tutta, noi siamo l'élite, noi e pochi altri club nel mondo (Real, Barca, Ajax, Manchester United), la difesa e il contropiede dovremmo bandirli per legge. Che poi felicissimo per Gattuso, vinci più che puoi, con il catenaccio, le migliori fortune davvero col cuore in mano, da calabrese come te, ma fai quello che vuoi, lontano dal Milan.