Troppo entusiasmo. Questo è il pensiero che è riecheggiato nella nazionale di Roberto Mancini. Programmi tv, giornali, opinionisti, più o meno accreditati, sentenziano il percorso degli Azzurri troppo agevole. Tuttavia vedendo il resto del tabellone le sorprese e colpi di scena non sono mancati. 

Il Portogallo, campione in carica, non ha superato la nostra prossima avversaria. Ci può stare ma se hai in squadra un certo CR7 l'ambizione alla vittoria finale è un pensiero perenne. C'è Olanda, sicuramente non la favorita, ma portatrice di un bagaglio tecnico non indifferente, con le gemme più luccicanti che prendono il nome di Depay, De Jong, De Ligt, Wijnaldum. La Germania, che sta vivendo il passaggio di una delle generazioni più fiorenti e che dovrà rimettere i cocci insieme per il prossimo mondiale in terra qatariota. Infine i Blues, i favoriti per eccellenza, la federazione che ha la possibilità di scelta tra tre squadre da cui pescare e formare une équipe incroyable. I campioni del mondo tutti dal popolo elvetico, quello svizzero è formata da molteplici presenze "italiane" e che Vladimir Petrković ha saputo ritagliare in abito su misura.

Detto ciò, l'Italia ha sicuramente avuto un girone abbordabile e un ottavo agevole, ma si sa che nel calcio, come nella vita, i colpi di scena non mancano. Nell'ultima partita con gli austriaci non si è visto sicuramente la migliore versione italiana e sono serviti i tempi supplementari per superare il muro austriaco. Il Belgio, ad ora, rimane la grande favorita per la vittoria finale, per una nazione che è prima da diversi anni nel ranking UEFA. Oltre la grande offerta artistica-cultitale, in questi anni la nazione ha potuto usufruire di una nidiata di giocatori di assoluto livello: Hazard, Lukaku, De Bruyne, Verthoghen, Courtois, Mertens. L'ago della bilancia dipenderà anche dalla presenza o meno dei due fuoriclasse Hazard e De Bruyne; soprattutto il tuttocampista da Manchester city recita un ruolo decisivo nel gioco del Ct Roberto Martínez. 

Mancini, invece, dovrà sciogliere il dubbio legato a Chiellini, formalmente recuperato, ma visto la storia clinica del giocatore, la parola cautela deve regnare sovrana. Ma il capitano farà di tutto per esserci: troppo importante la tua presenza fisica contro il gladiatore Lukaku, come già visto nelle sfide del nostro campionato. L'altro giocatore, che inizia sempre con la c, è Federico Chiesa. L'attaccante juventino è reduce da una grande prestazione contro l'Austria che ha dato una scossa all'intera squadra. Dopo l'ottimo girone di Mimmo Berardi sembra arrivato il momento del figlio d'arte, pronto ad arare la fascia dx con le sue improvvise e fulminanti accelerazioni. Infine non deve mancare il cuore, l'organo imprescindibile per la vita, dove i sentimenti ardono e possono dipingerlo del nostro tricolore.