Sosta per gli impegni delle nazionali.
Bombardamento mediatico assicurato.
Non si è nuovi a questo tipo di attacchi da parte della stampa italiana verso la società Milan. Donnarumma via dal Milan; fallimento imminente; Elliott ha le mani sul club; fascicoli aperti in procura.
Il Milan e un futuro segnato quindi per molti giornalisti.

Ma ciò non corrisponde a verità. Elliott rappresenta una garanzia e non un avvoltoio per il Milan. Iniziamo dal fascicolo aperto in procura a Milano sulla vendita del Milan. Subito la notizia fa temere il peggio ai tifosi rossoneri scatenando illazioni su una operazione dai contorni foschi che presuppone per molti il rientro di capitali esteri appartenenti all'ex presidente Silvio Berlusconi.
Per chiarezza, il fascicolo aperto è un modello 45. Tale modello si compone di atti che non costituiscono notizia di reato ma costituiscono la prassi in caso di segnalazioni sospette provenienti da unità di informazioni finanziarie della Banca d'Italia alla Guardia di Finanza. Quindi al momento non ci sono indagati ma molti giornalisti tendono a speculare e gonfiare tale notizia. 

Capitolo Jie Ande. Società definita "cassaforte", "salvadanaio" del presidente Li. L'articolo apparso sul Corriere della Sera pochi settimane fa recitava: "Arriva il commissario da Pechino per la cassaforte di Yonghong Li, 48 anni, proprietario e presidente del Milan. Il tribunale del popolo di Shenzhen ha infatti ufficialmente dichiarato fallita la Jie Ande". Il presidente del Milan nega il coinvolgimento nella società. Ancora più importante è la smentita della Zhuhai Zhongfu, la quale attraverso il National Business Daily ha sconfessato le inchieste giornalistiche della stampa italiana. Nessun legame con Yonghong Li. Jie Ande in realtà era un vecchio asset che l'attuale presidente rossonero aveva da tempo eliminato dalle garanzie rimpiazzandolo con altri asset. Quindi Jie Ande non rappresenta l'ancora di salvezza di Mr Li ma solamente un asset improduttivo destinato al tramonto e a non avere alcuna implicazione sul futuro della società Milan.

Parliamo ora dei fatidici 10 milioni di euro necessari entro il 23 marzo 2018. Ennesima fake news. Il consiglio di amministrazione della società Ac Milan ha richiesto un aumento di capitale. Tale aumento è pari a 37 milioni di euro. Gli ormai famosi 10 milioni di euro dovranno essere garantiti però entro la data del 4 aprile 2018. A voi le riflessioni...

Siamo bombardati da notizie fuorvianti e non vere che riguardano la società Milan e sono pochi i giornalisti che hanno il coraggio di scrivere fatti veritieri basati su prove certe e dimostrabili. Per questo motivo vi chiedo: perché non porre tali domande al diretto interessato, Mr Li, in occasione delle sue visite alla squadra? Perché non approfondire la figura di membri del cda Milan, in particolare Lu Bo? "Tale" Lu Bo è presidente di Haixia Capital Management Co. Ltd, società cinese a partecipazione statale...

Infine voglio ricordare ai più un tweet dell'ex presidente rossonero Berlusconi:
"Per cedere il Milan, Fininvest si è affidata ad advisor, studi legali e banche di livello internazionale. Gli acquirenti cinesi hanno sempre rispettato puntualmente gli impegni presi e un fondo importante come Elliott ha ritenuto di poter garantire loro un prestito rilevantissimo".

Berlusconi ha sempre parlato di acquirenti, di società cinesi e non di un solo uomo al comando. Ciò appare alquanto logico, considerata la consistenza patrimoniale di Yonghong Li (500 milioni di euro) il quale rappresenta la punta dell'iceberg ma non i "veri" proprietari del Milan.
Il fallimento è quindi una possibilità irrealizzabile vista la presenza del fondo Elliott, garante dei cinesi.