Il consiglio di Amministrazione comunica sul sito della Ad.Cesena che ha deliberato di aderire alla istanza di fallimento della società.

Tutto si era fatto nebuloso quando il 19 Giugno arrivo' in sede una Pec della agenzia delle entrate che comunicava il rigetto della proposta del Cesena Calcio di rateizzare e di cercare di prendere tempo.

In sede le facce erano cupe, quel giorno si cerco" di trovare il modo di inoltrare sempre alla agenzia delle Entrate un ulteriore ri giusta riformulata in modo da superare lo scoglio che invece si avvicinava.

Il 23 Giugno 

La procura chiedeva il commissariamento chiedendo l'istanza di fallimento susseguentemente la Figc sezione disciplinare Federica il Presidente Giorgio Lugaresi e il Dg. .Valentini.per le presunte plusvalenze nello scambio di giocatori con il Chievo.

In sede l' afa e il caldo non si sentiva, le concitate e nervose mosse porteranno a 

Non pagare tesserati e contributi dei dipendenti, inoltre il 30 Giugno parte dalla sede la richiesta di iscrizione al.campionato di serie B che viene bocciata sonoramente dalla Covisoc con un attenta lettura delle carte che indiscutibilmente mettevano a nudo i problemi irrisolti.

Ormai la nave del Cesena aveva centrato fino alla stiva lo scoglio e la visita della Guardia di finanza aveva demoralizzato e rassegnato la società , l'atto di revoca dello Stadio Manuzzi e del campo di allenamento di Villa Silvia attraverso la revoca della concessione per decadenza aveva provocato una implosione di idee e un serpeggiamento di confusione mentale.

Le vittime di questo tragico epilogo sono sia i giocatori che hanno onorato la maglia sapendo che non sarebbero stati pagati e compiendo una salvezza di forza di volontà e di professionalità  che a loro si deve, ai tifosi che nonostante le difficoltà  hanno legato e tenuto insieme la squadra è la città,  i dipendenti e i fornitori che hanno avuto un fanno da questa sciagurata vicenda.

Ora il Cesena ripartirà  dai dilettanti e dovrà  riconquistare le vette del Calcio.