Parlare ancora della vicenda dell'ex portiere rossonero penso sia del tutto inutile, se non del tutto irritante, ma è anche vero dover far chiarezza al 100% sull'intera vicenda in modo da poter qualificare al meglio le 3 parti che hanno giostrato questa situazione.

1) AC MILAN: la società rossonera vanta la colpa (se così si può dire) di aver gestito troppo in ritardo la questione rinnovo Donnarumma, per molti addetti ai lavori. Ma è anche vero che il problema rinnovo per lo più è stato causato in parte dal COVID e in parte dall'agente di Donnarumma che ha sempre manifestato (se non in modo esplicito) il desiderio di portare via dal Milan l'ex portiere e suo pupillo, a zero, ma non per uno sgarbo verso la società, ma solo ed unicamente per il suo tornaconto finanziario (15/20 milioni di euro di commissioni). Maldini in primis ha sempre avuto fiducia nel lieto fine della vicenda, vuoi perchè da ex bandiera del Milan sa cosa significa portare al braccio la fascia da capitano dei colori rossoneri (lui che ha avuto come padre un vero uomo che gli ha insegnato concetti fondamentali come rispetto e professionalità), sia perchè con l'approdo in Champions avrebbe dato quello scenario così agognato da Donnarumma... fiducia... stima... rispetto... protezione... pazienza... tutto c'è stato attorno a lui, attorno a chi invece si è sempre nascosto in un silenzio e false lacrime, pur di non esporsi mentre la società rossonera, con il consenso di Elliot, ha aumentato l'offerta di rinnovo a 8mln di euro (cifra che ad oggi nessun portiere al mondo, di 20 anni, può vantare...).

2) Mino RAIOLA: qui si potrebbe scrivere un romanzo, una tesi di laurea... mettendomi sopra le parti, si può dire che il suo lavoro lo ha sempre fatto, anche al meglio, strappando contratti milionari per i suoi assistiti e riuscendo a massimizzare le sue entrate come pochi possono oggi fare in Europa. Ma parlare solo dell'aspetto pratico e non di quello etico sarebbe riduttivo: se voglio parlare di Raiola mi viene in mente Balotelli, una delle più grandi promesse del calcio italiano, dalle grosse potenzialità tecniche e con una forte personalità... il DNA del vincente, per dirla tutta. Ma superMario entra a far parte della scuderia Raiola, inizia così la sua discesa nell'anonimato, inizia a pensare solo ai soldi, inizia ad essere svogliato, inizia a non vedere più il calcio come passione ma come un business. Balotelli, da promessa del calcio italiano diviene un giocatore sotto la media che va a giocare in serie B col Monza, quando il suo agente non è riuscito a piazzarlo nemmeno nella serie A turca...
In sintesi chi è Raiola lo si evince da questo, i giocatori senza una vera e propria personalità, che si lasciano teleguidare da Mino, hanno un destino segnato: soldi e nessun ricordo a livello agonistico.
Penso che ad oggi solo Ibra possa elevarsi dallo status di marionetta di Raiola (per il suo carattere dominante), ma anche lui non ha potuto mai aprire un vero ciclo o vincere i trofei che contano perchè si è sempre trovato sotto la cattiva stella del suo procuratore. E se è anche vero che Ibra è sempre stato un carro armato ed uno dei più forti centravanti in circolazione, è anche vero che CR7 e Messi possono vantare un palmares che non ha nulla a che fare con lo svedese, fra titoli personali e di club. Raiola è uno squalo, possiamo sintetizzare tutto così, una persona che non si ferma davanti a nulla, nemmeno davanti alla fede calcistica dei suoi assistiti, che possono manifestare e professare amore eterno ad una maglia che lui tira dritto e riesce a fare un totale lavaggio del cervello ai suoi assistiti. Raiola è una persona senza principi, senza alcuna etica, senza nessuna voglia di dare lustro ai propri assistiti, ama fare terra bruciata, disseminare scontento, odio, rancore ovunque vada... ama sentirsi "amato" da chi fa affari con lui, solo per compiacersi, solo per scopi economici... Raiola, oggi, è uno dei più grandi problemi del calcio europeo, perchè mette in condizioni le società a dover fare sforzi economici in un momento storico e così duro che ereditiamo dalla pandemia dello scorso anno... Raiola oggi, e lo dico senza problemi, è l'emblema di ciò che sta rendendo il gioco del calcio inguardabile e che fa perdere di appeal ad uno degli sport più belli del mondo.

3) Donnarumma: qui non scriverò molto, perchè di una persona che non ha carattere, non ha riconoscenza, educazione, non ha gratitudine verso non solo la società AC MILAN ma verso Maldini, icona del calcio italiano e mondiale, non merita molto del mio tempo. Parlo di un ragazzino di 22 anni che non sa essere uomo, che predica bene e razzola male, che non ha una famiglia alle spalle, che non sa prendere una decisione in modo sereno, che non sa cosa vuole realmente dalla vita, che non sa cosa significhi coerenza, che non conosce il senso di appartenenza, che non ha limiti di coscienza, che ha dalla sua solo avidità, arroganza... parlo di un professionista che è stato perdonato dalla propria tifoseria una volta, che predicava amore per la maglia, che ha avuto tutto e dico tutto dal milan (soldi e favori, il fratello come secondo come ultimo atto) ma che al milan non ha voluto dare il giusto rispetto che si meritava.
Ad oggi l'ex rossonero non ha aperto bocca, come al solito nascondendosi dietro la sua "professionalità" in vista dei prossimi europei, ma che avrebbe dovuto almeno commentare, dire la sua, spiegare... ma il silenzio, diceva un noto filosofo greco, è di per sé già una risposta e questo fa capire l'uomo che il Milan si è lasciato alle spalle e che non avrebbe mai potuto indossare realmente con onore la fascia da capitano del Milan. E quando il suo procuratore parlava di un Milan che a livello societario non convinceva lui dov'era? E quando il suo procuratore parlava di una sua voglia di voler giocare in grandi squadre lui dov'era? Beh, oggi il milan ha Elliot alle spalle, parliamo di un fondo che vanta una potenza economica non indifferente, superata solo dai magnati arabi, e parliamo di una squadra che è tornata nel calcio che conta, in Champions League... ma tutto questo non è bastato per rinnovare un contratto che tutti davano per scontato dopo la partita di Bergamo... E quando Paolo Maldini prova a parlare con Donnarumma per capire finalmente le sue intenzioni, quello che gli è stato risposto dall'ex portiere rossonero è stato "Faccio quello che mi dice Mino..."... Questo è equivalso a dare uno schiaffo a Paolo Maldini, all'AC MILAN, ad Elliot, al tifo organizzato rossonero e a tutti i tifoso milanisti in Italia e nel mondo. E la gravità del suo gesto è stata tale che in 48 ore Maldini/Massara hanno ufficializzato Maignan, portandolo a Milano per idoneità, visite di rito e firma del contratto (cosa mai vista nel milan da quando ho memoria).

Tutto questo, e concludo, per dire che il Milan ha una sua storia che ha un suo palmares, che ha le sue stelle, i suoi ricordi, i suoi tifosi... e nessuno al mondo potrà mai infangare la tradizione di una società che ha vinto, è caduta in basso e si sta rialzando. Perchè il Milan ha vinto in Italia, Europa e nel mondo grazie alle sue stelle, ma anche grazie ai suoi allenatori, grazie alla sua società e grazie al gioco, grazie al suo collettivo e grazie ai suoi comprimari. E quando le altre società come Inter, Juventus... vantavano i migliori portieri in Italia (i vari Zenga, Tacconi...) senza mai vincere la Champions, il Milan con i meno conosciuti Galli/Pazzagli vinceva la coppa campioni. Il perchè? Perchè nel Milan che vinceva anche senza una prima donna tra i pali, la forza trainante era la difesa, e se Maldini riuscità a dare solidità in difesa, con i nuovi acquisti, Maignan potrà farsi valere e far dimenticare presto l'ormai ex estremo difensore rossonero Gigio Donnarumma.