La RAI costa troppo. Ma davvero? E allora? Allora si chiudono canali, trasmissioni, e si regalano (ai soliti amici) le frequenze televisive? Non sarebbe un’assurdità, viste le italiche abitudini manageriali e politiche, ma un’indecenza sicuramente. I dirigentoni ci dicono che una “spending review” è ritenuta necessaria visti i conti in rosso dell'emittente.

Quindi la RAI decide di contenere i costi, e cosa fa? Distrugge le già esigue risorse divulgative che dovrebbero dar luce agli sport minori.

Ma diciamo la verità: Raisport è sempre stata gestita in maniera indecente. Una gestione fittizia che non ha dato nessuno spazio alla miriade di sport minori. Lo ha fatto poco e male. Anzi, diciamo pure che in tanti anni ha trasmesso “il nulla”.

Forse ci sono alcuni punti da cui ripartire.
1) RAI:  tagliare “gli alimenti” a incapaci, raccomandati e alle produzioni dai costi indecenti. Diminuire gli stipendi di alcuni “superfortunati” come Fabio Fazio, per dirne uno. Eliminare le produzioni esterne, licenziare i 10.000 (diecimila) nullafacenti assunti in RAI. Assumere persone preparate che vogliano lavorare: autori, artisti e dirigenti, grazie a vera competenza e capacità.

2) RAISPORT: creare una vera redazione e creare un vero canale tematico che riguardi lo sport. E per fare questo, oltre alle qualità umane e professionali già citate,  servirebbero due canali, perché la quantità di sport nel mondo sono innumerevoli. A volerli trasmettere tutti…

3) CONSIGLIO AMMINISTRAZIONE: smettere di favorire le TV private depotenziando i canali RAI (tutto iniziò con Berlusconi). Oggi RAI sport ha uno share dell’uno per cento. Cari dirigentoni, se volete aumentare gli ascolti, ricostruite una vera TV Pubblica la quale ha un gettito grazie alla pazienza e disponibilità degli italiani di 2,1 miliardi. Le risorse quindi non mancano, ma vorranno i nostri eroi inimicarsi i potenti di turno? (che spesso, da quando gli imprenditori sono entrati in politica, sono loro stessi). Vorranno inimicarsi gli amici lobbisti che spingono per questo o quel competitor? (RCA, Mediaset, Sky, Walt Disney, Discovery, Viacom, Fox Networks, Eurosport, Dazn, etc)

Cari dirigentoni, conoscete l’importanza e l’influenza positiva dello sport sui giovani? E lo sport non è solo il calcio (anche quello promosso poco e male dato che la RAI si è esentata dalla corsa per i diritti televisivi). Sapete quanti dilettanti mal pagati e spesso mai pagati, in che misura fanno sacrifici quotidianamente senza che un solo canale nell’arco di 365 giorni parli di loro?
E inoltre, cari dirigentoni, anziché dormire, mangiare e decidere di chiudere canali, vi siete informati di come il futuro sia già arrivato?  

Da corriere e comunicazione:
“Secondo il report del Centro studi Mediobanca il prossimo anno la broadband Tv diventerà la piattaforma leader: si passerà da 5,9 milioni del 2019 a 9,2 milioni di abitazioni “connesse”. Giro d’affari da record per il mercato Vod”

Certamente, caro Fabrizio Salini, è più facile eliminare qualcosa che ricostruirlo, ottimizzarlo, efficientarlo. Bisognerebbe saperlo fare. Però io saprei cosa dire a voi e ai vostri amici politici che vi hanno messo in RAI non si sa per quali competenze e meriti…
Fate una bella cosa: autolicenziatevi!  

NOTA - Ultima informazione: la Rai è la televisione pubblica meno cara per i contribuenti, più redditizia e la più vista in Europa.
E la vogliono distruggere.