Partiamo dall'inizio, perché quest'odio incondizionato per Nikita nasce molto prima: il pilota ha scalato tutte le categorie minori grazie ai soldi e così è arrivato in F1. Il padre è un ricchissimo azionista e ha letteralmente comprato team di corse per vedere il figlio trionfare in ogni passo della carriera, ma lo ha anche messo in una brutta posizione. Il mondo della F1 aveva già giudicato Mazepin ancora prima dell'approdo in Haas come un fastidioso figlio di papà senza talento, e alla conferma dell'arrivo in F1 ha scatenato l'ira di qualsiasi tifoso. Il contratto è stata una mossa obbligata per la scuderia statunitense: a causa della pandemia era sull'orlo della bancarotta e quindi ha dovuto assumere il russo per l'onerosa quantità di soldi che il padre è disponibile ad offrire. Purtroppo questo è uno degli aspetti negativi del Motorsport: se non hai a disposizione un onesto budget, è inutile tentare una carriera in questo sport. Quindi chi lo odia per questo motivo, dovrebbe odiare l'intero paddock.

Oltre l'aspetto finanziario, il pilota russo è conosciuto per la sua guida piuttosto aggressiva. Pur di bloccare un sorpasso dell'avversario, è capace di effettuare manovre pericolosissime e severamente vietate. Tali episodi sono sempre stati puniti dai commissari di gara e per fortuna nessuno si è mai fatto male. Inoltre Nikita ha più volte ammesso che in F1 sarà più prudente possibile. Diamogli almeno una chance di dimostrare il suo valore.

Passiamo ora al gesto malizioso che ha probabilmente condannato a vita Mazepin. Il video incriminante mostra il pilota in vesti civili che palpa il seno di una ragazza, entrambi decisamente ubriachi. La ragazza ha fin da subito difeso l'amico, ma nei giorni seguenti all'accaduto ha pubblicato una serie di messaggi criptati nelle sue Instagram Stories, che alludevano a una vera e propria molestia e non semplicemente a uno scherzo tra amici. Tra tutti i dubbi, non è stata avviata alcuna procedura legale. Da quel momento Nikita è stato sommerso non solo da polemiche e insulti, ma anche da vere e proprie minacce di morte, trascinando nell'occhio del ciclone anche la sua nuova scuderia. Ogni singolo post in ogni social del team o del pilota presentano migliaia di orribili commenti di odio, che personalmente mi fanno paura. Il russo nonostante tutto ha mantenuto una freddezza glaciale, e ogni sua risposta a tema è stata pacata, esauriente ed educata. La sua mente è concentrata solamente sull'attività in pista, nessun rimpianto.

A tre mesi di distanza si pensa che sia soltanto un brutto ricordo, ma l'odio continua ad ardere tra i tifosi. I leoni da tastiera sono pronti a scrivere le minacce più assurde o gli insulti più creativi. Figure autorevoli come giornalisti massacrano il pilota con previsioni stagionali pessimiste e quasi si augurano di non rivederlo più nella stagione 2022. Si è superato ogni limite, restare neutrali è quasi impossibile.

Il gesto di Nikita nei confronti della ragazza è stato sicuramente scorretto ed incivile, ma mai si sarebbe pensato di ritrovarsi in una situazione del genere, che è diventata ingestibile. Non è la prima volta che una persona famosa, in particolare uno sportivo, compie questi errori, ma raramente vengono sommersi da tale odio. La molestia è solamente un modo per giustificare l'odio immotivato per la sua situazione finanziaria e il suo stile di guida aggressivo. 
Ammiro paradossalmente il russo per aver mantenuto la calma in una situazione così pericolosa, che è andata a toccare anche la sua stessa vita. Lo ha dimostrato nei social e nelle interviste: il suo unico obiettivo è la F1. E dovrebbe essere lo stesso per noi tifosi, che dovremmo discutere delle prestazioni in pista e non su ciò che succede a un ragazzo in una serata tra alcol e festeggiamenti. Perché Nikita è proprio questo: un ragazzo che insegue il suo sogno e che ogni tanto compie degli stupidi errori
Lasciate parlare la pista.