Strada in salita per gli Azzurrini dell’Under 21 che iniziano con una sconfitta contro la Francia il loro percorso all’Europeo e che ora dovranno vincere obbligatoriamente contro la Svizzera (che ha battuto la Norvegia) per cercare di passare il turno.
Sulla carta la sconfitta contro i pari età della Francia era da mettere in conto vista la forza degli avversari (tanti giocatori sono già affermati in squadre di livello) definiti da molti i papabili vincitori del torneo, dopo la partita però resta tanto amaro in bocca sia per la prestazione (Francia più forte nei singoli ma Italia forse più gruppo) di buon livello offerta dall’Italia sia per l’arbitraggio di scarso livello figlio della mancanza della tecnologia (anche se alcuni errori potevano e dovevano essere evitati).
Da tempo il dibattito sull’uso del VAR è aspro e aperto, visto che da una parte ci sono i fautori (che incitano anche l’idea del VAR a chiamata) mentre dall’altra ci sono i contrari che addirittura vorrebbero cambiare la regola del fuorigioco visto che la tecnologia è capace anche di valutare gli offside di pochi millimetri (giusto che vengano valutati visto che la regola più che penalizzare gli attaccanti valorizzerebbe la linea difensiva).
Questo Europeo Under 21 senza tecnologia è la chiara risposta che un uso giusto del VAR serva come il pane a questo sport e viene da chiedersi come mai l’UEFA abbia deciso di non utilizzare la tecnologia in un torneo così importante (vista la presenza di tanti giovani di belle speranze) che meriterebbe un riguardo diverso.

Al di là del fatto che l’Italia abbia subito una quantità di torti abbastanza importanti, anche perché decisivi, bisogna ammettere che qualsiasi altra squadra non meriterebbe di trovarsi in situazioni del genere e che nel 2023 non si può più vedere un gol fantasma (tra l’altro bastava vedere un replay per cambiare decisione anche senza l’utilizzo del VAR).
Al di là degli errori arbitrali, l’Italia può dirsi soddisfatta della propria partita con Nicolato che senza dubbio ha ottenuto informazioni importanti sia dalla squadra sia dal modulo con il 3-5-2 scelto come idea di partenza dal tecnico.
 

Nell’undici azzurro spazio a Carnesecchi tra i pali con il trio di difesa composto da Okoli,Pirola (utilizzato da centrale) e Scalvini (tornato in Under per l’Europeo).
In mezzo al campo tocca a Tonali (tornato anche lui con tanto di fascia da capitano),Rovella in cabina di regia e Ricci mentre sugli esterni ci sono Bellanova e Udogie. Davanti con Cambiaghi c’è Pellegri sul quale scommette molto il C.T. nonostante le ultime stagioni complicate che hanno colpito sia fisicamente che mentalmente uno dei talenti più importanti del calcio italiano (come dimostrò il suo acquisto da parte del Monaco che ai tempi del Genoa investì più di trenta milioni di euro).
Imbarazzo della scelta, invece, in casa Francia con i transalpini schierati con una sorta di 4-3-3 (tanti movimenti durante la partita con la squadra che spesso impostava a tre) con il milanista Kalulu terzino destro, il talentino Thuram in mezzo al campo mentre davanti tocca a Gouiri (13 gol stagionali al Nizza), Kalimuendo (ex talento del PSG) e Barcola (talento del Lione seguito da mezza Europa).
L’inizio partita, come prevedibile, è di marca francese con i giovani di Ripoll che effettuano tanto possesso palla senza però trovare la giusta occasione per sbloccare il match.
Dal canto suo, l’Italia prova a giocare soprattutto sugli esterni e affidando le chiavi del gioco a Tonali mentre la prova delle punte fatica ad entrare nel vivo con Pellegri sempre nella morsa della difesa avversaria e Cambiaghi che invece fatica a trovare la giusta collocazione. Se la Francia prova quindi con il possesso a colpire l’Italia, gli Azzurrini si affidano ai calci piazzati (arma da sfruttare su di una Francia poco incline al gioco fisico) e proprio da un calcio d’angolo sfiorano il vantaggio con Scalvini che trova però sulla sua strada un ottimo portiere avversario che devia in corner il suo stacco aereo.
Lo stallo finisce al minuto 22’ quando un cross basso di Kalulu trova la pronta deviazione di Kalimuendo che di tacco anticipa Pirola e mette la sfera sul secondo palo dove Carnesecchi non può arrivare. Il gol sembra fare effetto sulla Francia che complice un’Italia atterrita sfiora il raddoppio prima con Gouiri (palla fuori di poco) e poi con Thuram che si allunga la sfera sul più bello. L’Italia fatica e per pareggiare servirebbe anche un pizzico di fortuna che arriva al 36’ quando Tonali su calcio di punizione trova la sponda perfetta di Pellegri che segna così il gol del pareggio. 1-1 ed abbraccio di Pellegri per mister Nicolato che da sempre crede in lui e che lo ha convocato anche quando forse non meritava il posto.
Termina, quindi, in pareggio la prima frazione con la Francia più pericolosa in zona offensiva e l’Italia brava a saper reagire dopo un momento di blocco conciso con il gol subito.

La ripresa inizia subito con una novità per l’Italia con Gnonto (all’esordio in Under 21 dopo aver già giocato in Nazionale maggiore) al posto di uno spento Cambiaghi e nonostante il giovane attaccante del Leeds sembri ricalcare la prova del compagno, l’Italia riesce a partire meglio della Francia anche se sono sempre i calci piazzati l’arma migliore per fare male agli avversari e proprio dagli sviluppi di una palla inattiva che nasce il primo macro errore arbitrale con il fischietto olandese che non vede un netto fallo di mano di Kalulu in area di rigore. Passano pochi minuti e l’arbitro è di nuovo protagonista: fallo netto di Gouiri su Okoli non fischiato con l’attaccante francese che si invola verso la porta avversaria e serve sul secondo palo la corrente Barcola anticipato da un’ottima diagonale difensiva di Udogie che però non pago della chiusura si intestardisce in un dribbling folle in piena area perdendo così la sfera proprio sul pressing di Barcola che solo davanti a Carnesecchi non può sbagliare il gol del vantaggio.
Come nel primo tempo il gol subito colpisce l’Italia che rischia più volte di prendere il terzo gol (bravo Carnesecchi in un paio di occasioni). Per svegliare la squadra Nicolato le prova tutte inserendo Cancellieri e Miretti e proprio i nuovi entrati sfiorano il gol in un’azione che porta gli azzurrini per ben tre volte a tirare in porta trovando però sempre la pronta risposta del portiere avversario. A dieci dalla fine arriva una nuova svolta con Badè espulso (fallo da ultimo uomo su Gnonto) e Nicolato che getta nella mischia anche Parisi e Cancellieri. Proprio l’esterno dell’Empoli diventa grande protagonista sulla corsia mancina e proprio da un suo cross arriva il gol fantasma con Bellanova che di testa mette sul secondo palo colpendo in pieno il legno.
La palla però si dirige verso la porta avversaria e supera la linea prima che un difensore francese la getti lontana. Gol per tutti tranne che per la terna arbitrale che condanna così l’Italia ad una ingiusta sconfitta.  

Come detto di notizie positive ce ne sono dal gol di Pellegri (importante a livello umano) alla buona prestazione di Tonali che non si è fatto prendere dalle voci di mercato (sta per andare al Newcastle) dalla buona prova degli esterni all’ottimo ingresso dei sostituti (soprattutto Parisi). Resta però la sconfitta e l’obbligo di vincere le prossime due sia per l’Europeo sia per le Olimpiadi (da anni manca il pass).