Poche ore fa il Milan concludeva la sua stagione sportiva con un roboante 5-1 inflitto alla Fiorentina che blindava il sesto posto, valevole l'accesso diretto ai gironi di Europa League, celebrato dal duo Fassone-Mirabelli come un risultato buono ma tuttavia non da Milan.
Neanche il tempo di riporre divise e palloni in magazzino che a Milanello pare esserci già un via vai di nomi di calciatori in uscita ed in entrata.
Reina e Strinic sono già giocatori del nuovo Milan. Bacca tornerà all'ovile ma senza disfare le valigie vista la ferma volontà dei rossoneri di trovare una sistemazione definitiva per il punteros colombiano ad una cifra che si aggira attorno ai 10 milioni di euro. Inoltre, proprio nelle prossime ore, potrebbe lasciare definitivamente Milanello Gustavo Gomez, difensore paraguaiano arrivato nelle estati del Condor Galliani, che dovrebbe garantire un flusso di cassa in entrata ai rossoneri pari a circa 5.5 milioni di euro.

La stampa, ma non solo, ha già accostato nomi importanti quali Immobile e Fellaini alla compagine di Gattuso. Il primo è difficile che lasci la Lazio, il secondo, visto il suo status di svincolato, ha fatto pervenire una richiesta di ingaggio pari a circa 10 milioni di euro, attualmente insostenibile da nessuna delle compagini del calcio italiano.

Il mercato però rischia di offuscare quella che sarà un'estate thriller per il Milan su altri fronti. 
La qualificazione all'Europa League mette de facto il Milan sotto la lente di ingrandimento della Uefa e degli organismi deputati al rispetto del Fair Play Finanziario. 
Il triennio precedente, sul quale la Uefa si concentrerà, è stato caratterizzato da deficit di mercato pari a -215, -13 e -75 dell'estate del rilancio caratterizzata dagli arrivi di Romagnoli, Bacca, Bertolacci, Luiz Adriano etc.
La Uefa chiederà conto di un passivo di mercato pari a circa 300M di euro ed è probabile che uno dei vincoli imposti per ottenere la licenza Pro con la quale disputare la prossima Europa League, riguarderà proprio la manovrabilità in sede di mercato con possibili stop ad operazioni il cui saldo risulti da pennarello rosso.
Ma non è tutto.
Negli intenti del FPF vi è anche quello di garantire la stabilità economica di medio-lungo termine dei club calcistici, attraverso una sorta di verifica patrimoniale delle società che detengono il pacchetto di maggioranza dei club stessi.
In quest'ottica, la formula con la quale Li ha perfezionato l'acquisto del Milan grazie ad un prestito ottenuto dal fondo Elliott, potrebbe esporre ancor di più il Milan in termini di sanzioni sancibili da parte dell'Uefa.
Con il rimborso del prestito fissato per fine Ottobre, la Uefa ha già fatto pervenire a Fassone una richiesta di "chiarimenti" (aka estinzione del prestito) anticipata, per avere l'assoluta certezza che Li resti in capo al Milan per i prossimi anni.
Tale richiesta non è stata ancora soddisfatta dal Milan che si è dimostrato riluttante anche nel voler presentare una fidejussione che possa garantire la presenza di almeno la metà dei 300 e passa milioni che in autunno dovranno essere rimborsati al fondo di Paul Singer.
Le ombre di un Milan che in ottobre potrebbe passare in mano ad un fondo finanziario che ha già dichiarato di non volersene assolutamente occupare in prima persona, al momento risultano il peggior incubo di Milan e Uefa al tempo stesso.
A sommarsi all'inclinazione di spesa in deficit sul mercato ed alle poche luci sul futuro di medio-lungo termine, vi è anche l'annosa questione legata ai ricavi sia commerciali che non, della società. L'affair, che ha portato ad uno stop dei contratti televisivi tra Lega e broadcaster, potrebbe far slittare l'accredito della tranche derivante dalla cessione dei diritti Tv per la prossima stagione che al momento risulta una delle fonti di cassa più importante di quasi tutti i club di Serie A, compreso il Milan. L'espansione prevista nel mercato orientale (Cina soprattutto) fatica a dare i suoi frutti.
1.5 Milioni. A tanto ammonta il totale degli incassi derivanti dagli accordi commerciali stipulati dal nuovo Milan. 12 invece sono i milioni che arriveranno ogni anno dal nuovo sponsor tecnico (Puma) in calo rispetto ai 19 precedentemente versati da Adidas, ma che potranno subire un incremento pari al 50% se le vendite di materiale tecnico/sportivo col brand Milan, dovessero registrare un ritorno ai livelli del 2013. La somma di queste operazioni, tanto per fare un confronto, potrebbe garantire a malapena il costo lordo dell'ingaggio di Fellaini.

Cosa fare dunque? Diverse cessioni potrebbero risultare un vero e proprio toccasana per il club.
Da Donnarumma potrebbero arrivare fondi pari a circa 40 milioni. Uno tra Suso e Bonaventura potrebbe garantirne altri 20 circa. Bacca e Bertolacci potrebbero essere ceduti definitivamente garantendo ulteriori 20 milioni. Operazioni minori alla Gustavo Gomez sommate al risparmio sui vari ingaggi, potrebbero garantire un totale pari a circa 100M di euro difronte ai quali la Uefa potrebbe far cadere le proprie perplessità almeno per quanto riguarda il fronte mercato. 100M che, se in parte dovranno essere re-investiti sul mercato come già dichiarato da Mirabelli, saranno utilizzati come flusso del quale servirsi per arrivare all'annosa quota 300 milioni circa da bonificare entro l'autunno al fondo Elliott.

L'estate che sta per iniziare sarà un'estate bollente per il Milan. Ma il mercato in entrata sarà quasi certamente l'ultimo dei problemi...