Qualche giorno fa è andata in scena la finale del campionato italiano giovanissimi Under 15 tra Inter e Juventus. Perchè questa premessa? Ovvio, quello che è successo prima di quella finale è l'esatto contrario di come ci si dovrebbe comportare. Cori razzisti dei bianconeri contro i pari età del Napoli, a seguito dei festeggiamenti dopo la semifinale vinta proprio contro i partenopei. Forse sarà stata la legge del contrappasso, fatto sta che il karma si è rivoltato contro la Inder 15 della Juventus, che ha perso la finale contro l'Inter per 5-0 .Proprio per questo motivo, i ragazzini dovrebbero prendere come esempio le persone positive.

Funchal, 5 febbraio 1985. Inizio della storia, sì perchè tutto parte da qui. Una nazione intera era completamente ignara di cosa, di lì a pochi anni, sarebbe successo. Chi segue il calcio e ne è innamorato a prescindere dalla fede, calcistica ovviamente, non può non aver capito. Cristiano Ronaldo, proprio lui, un uomo prima che un fenomeno. Negli anni in cui Napoli e tutta Italia ammiravano Maradona, numero uno al mondo, un ragazzino cresceva e con il passare degli anni avrebbe preso il suo posto. Non ha avuto un dono, la natura ha preferito fosse lui a guadagnarselo. Un uomo, e ci tengo a precisarlo, capace di mettere tutti d'accordo, addetti ai lavori e non. La fede cristiana ha avuto un ruolo molto importante nella sua vita, ha contribuito a regalarci il giocatore che noi tutti oggi ammiriamo. Certo, non serviva la tripletta contro le Furie Rosse per capirlo, ma è servito per consolidare la sua forza, la sua abnegazione in tutti i sensi. Lui è questo, mette tutto quello che ha per il suo lavoro: lui è un atleta, un Fenonemo, un Uomo. Lui è il migliore.