Sono inadeguato.

E' cominciato tutto con una sensazione, che è andata aumentando fino a diventare un malessere. Anche avendo tirato molti calci ad un pallone ed aver ascoltato diversi allenatori che tentavano di spiegarmi come muovermi su un prato di 100 x 70 mt circa ed anche continuando a vivere di questo meraviglioso sport, non ci riesco più: devo togliere il commento delle partite in televisione.

E' sicuramente colpa dell'età e dell'aver cominciato con i telecronisti: ovvero con una voce che oggi posso certificare fosse volutamente poco invasiva e che si limitava a farci conoscere i nomi dei giocatori e a raccontarci quello che (lo vedevamo tutti) svolgevano sul campo e che non si occupava di ossessionarci con un diluvio (e un profluvio) di informazioni palesemente legate all'eventualità di favorire -quasi per ogni azione- scommesse in diretta.

Ma poi ci sono loro: i commentatori "tecnici".

Loro devono guadagnarsi la pagnotta testimoniando in maniera inequivocabile la trasformazione dello sport in qualcosa a metà tra la fisica teorica (soprattutto molto teorica) e la geometria euclidea; pur non avendo - troppo spesso - necessaria dimestichezza con la grammatica e la consecutio temporum e pur dimostrando con frequenza imbarazzante di non vedere quello che stanno guardando, mi massacrano vivisezionando movimenti che tutti siamo in grado di valutare da soli.

Comprendo che il trionfo della comunicazione e dei media faciliti la superficialità dell'approccio e, si sa, la materia della quale parliamo è tale per cui vale tutto ed il suo contrario e non vi è possibilità di errore, tanto che in ogni partita, per qualunque avvenimento, sentiamo ripetere (da giornalista o commentatore o da entrambi): "l'avevamo detto", mentre nessuno dice mai "ho detto una stupidaggine" (eppure capita, non certo raramente).

Nei miei sogni ogni tanto mi capita di essere ospite di una trasmissione televisiva insieme a qualcuno di questi "teorici" (che so, magari perché estratto a sorte in un ipotetico concorso) e, nel corso della trasmissione, invitato a dire la mia sull'argomento, avere l'occasione di poter semplicemente, con un sospiro, fare una piccola citazione: il bel tacer...