Nelle scorse ore abbiamo raggiunto in esclusiva telefonicamente, per calciomercato.com ed il suo blog, il noto giornalista esperto di trattative Nicolò Schira. Abbiamo a parlato a tutto tondo del mercato della Fiorentina di questo mese di gennaio ed anche delle ripercussioni che avrà sul prossimo estivo.

Ciao Nicolò: possiamo dire che se dipendesse soltanto dalla Fiorentina Vlahovic sarebbe già stato ceduto, magari in Premier League?
Sai Giancarlo, quando hai un calciatore che non ti rinnova il contratto e capisci già che cedendolo in estate ne ricaveresti un tesoretto minore, ci sta che tu ti metta in una certa posizione.
In tal senso l’Arsenal ha offerto per avere il centravanti serbo 60 milioni + 10 di bonus + magari uno sconto sul riscatto di Lucas Torreira (il quale è tornato un fior di centrocampista), che potrebbe addirittura diventare un riscatto gratuito: un’operazione totale, insomma, da circa 80 milioni di euro. Ma Vlahovic non vuole andare all’Arsenal, non considera così differente il suo progetto da quello della Fiorentina. Ed io ne so qualcosa, visto che sui social sono stato coperto d’insulti dai sostenitori del club londinese. Ma non è colpa mia se negli ultimi 12 anni non hanno vinto quasi niente, non sono stati competitivi e, nell’ultima stagione, sono finiti addirittura fuori dalle coppe europee.
Il team di Commisso recupererà parte di quei soldi, però, qualificandosi per l’Europa grazie al suo apporto, a quello, cioè, di un attaccante importante e che, alla fine, ha deciso in prima persona di rimanere a Firenze per segnare 25-30 goal in questa stagione. Ovvio che Europa League e Conference League non ti portino assolutamente i soldi della Champions, ma sarebbe comunque una maniera per far crescere il valore del brand, l’appeal nei confronti dei calciatori in entrata e, quindi alla fine, ripeto, la Viola non perderebbe granché.

Quindi se Vlahovic rimane, il calciomercato in entrata della Fiorentina può dirsi concluso o no, come ha lasciato intendere anche Barone nelle scorse ore?
Aspettiamo di capire prima se ci sarà qualche uscita, magari con Nastasic in difesa (anche se dovrebbe rimanere), in quel caso le cose potrebbero cambiare. Ma la Viola ha già fatto un mercato lungimirante da 8 in pagella, prendendo subito i due profili di giocatori che mancavano, con Jonathan Ikoné che era a Firenze addirittura lo scorso 23 dicembre.
Benassi è andato all’Empoli, dove può tornare protagonista ed è questa un’altra operazione intelligente. L’8 in pagella può addirittura aumentare se la società gigliata dovesse migliorare il bilancio, attraverso una cessione onerosa di Amrabat ed eliminando dal monte ingaggi lo stipendio di Kokorin. Staremo a vedere cosà succederà in tal senso nei prossimi giorni.

E se invece a sorpresa Vlahovic dovesse essere ceduto subito sovvertendo ogni pronostico, la Fiorentina avrebbe già un piano B per sostituirlo immediatamente?
So che sta seguendo diversi attaccanti, ma tale evenienza si verificherebbe soltanto se nell’ultima settimana di calciomercato dovessero muoversi squadre tipo Bayern Monaco, Paris Saint-Germain o, dalla Premier, il Manchester City. Ma tale opzione è improbabile, mentre invece si verificherà sicuramente a giugno, quando le strade tra la compagine gigliata ed il bomber ex Partizan Belgrado si separeranno. Se mi chiedi un parere diretto, ti rispondo: per me andrà via solo in estate.

Ci interessa capire anche qualcosa in più sul futuro di Odriozola: potrebbe essere ancora a Firenze?
È ancora presto per parlarne, le due parti, Viola e Real Madrid, ne discuteranno tra la fine di aprile ed il mese di maggio. C’è già un appuntamento in tal senso.

Chiudiamo con un pensiero sulla Fiorentina del futuro: rimarrà competitiva anche senza Vlahovic?
Dipende tutto da come lo sostituiranno, magari utilizzando bene i soldi che arriveranno dalla sua cessione. Basta guardare le due milanesi che hanno perso in panchina e sul campo dei campioni, ma sono rimaste su alti livelli in Serie A. L’Inter ha perso Lukaku (anche se è ovvio che Dzeko non sia assolutamente alla sua altezza), Conte e Hakimi, il Milan Donnarumma e Calhanoglu. Eppure sono lassù, grazie al lavoro dei loro dirigenti. Ed io posso pensare soltanto che anche la società gigliata abbia le persone giuste per riuscire a muoversi bene.