"Abbiamo attraversato un milione di avversità. Siamo riusciti a superarle quasi tutte, soffrendo in silenzio, restando compatti. Gli schiaffoni persona inIo stagione ci hanno fatto bene, sono stato la benzina che ci ha dato lo stimolo, con l'idea di continuo di realizzare un'impresa del genere". Autore Gigi Buffon, darà 25 aprile 2016.

Veniamo da 4 scudetti, altre coppe nazionali e da una finale, l'ennesima, di Champions per dove rimaniamo a galla per un'ora per poi non fregare tutti i colpi della corazzata blaugrana, guidata da uno dei tridenti più forti del decennio, Messi-Suarez, Neymar, la MSN. 

Viene confermato Allegri, che sfiora l'impresa del triplete al primo anno sulla panchina del capoluogo piemontese e, viene attuata una politica di svecchiamento, senza deformare però l'affetto basico. Partono Llorente, Pirlo, Vidal e Tévez, nonché vari punti fermi tra le seconde linee quali Pepe e Storari e arrivano agli ordini di Max elementi d'esperienza quali Mandzukic, Khedira e Cuadrado, affiancato da elementi non di spicco come Alex Sandro e Dybala, astro nascente della nostra serie A, che brilla sotto il cielo di Palermo. In più si allegano due elementi italiani, come Rugani e Zaza, il quale siglerà uno dei gol più importanti del campionato.

La Juve rimane la squadra da battere, visto l'investitura di vice campione d'Europa e oramai macchina schiaccia sassi in Italia, dove le avversarie raccolgono solo le briciole. Ma il campionato viene colpito subito da un grande Hype, perché la vecchia signora non ingrana, anzi zoppica vistosamente: all'inizio i risultati sondaggio altalenanti e culminano con la sconfitta a Reggio Emilia 28 ottobre 2015, dove la compagine di Allegri subisce la sconfitta ai danni del Sassuolo, con un gol impattante di Sansone.

Quel goal entrano i cassetti della mente degli juventini, in quelli dolorosi, che vorresti frantumare che me il basilico nel mortaio. Nitide solo le immagini di Buffon terminata quella partita. Parole forti del capitano, che non usa mezze misure: "Dobbiamo svegliaci e dimostrare sempre comunque che siamo alla Juve. Quindi bagno d'umiltà e pedalare". Eccola la scintilla che fa scattare la luce. Da quella partita, la Juve si fermerà solo il 19 febbraio 2016 a Bologna, per poi continuare a vincere, fermata solo della sconfitta indolore di Verona, dove un punto un ex, Luca Toni, decide di togliersi qualche sassolino siglando la rete della vittoria. 
Immaginate 3 acquasantiere, dove in una c'è contenente l'umiltà, in una la personalità e in una l'entusiasmo. Con quali delle 3 fareste fare il segno della croce ai giocatori bianconeri?? Visto i tempi che corrono un bel cocktail di tutte e tre non farebbe male...

Scherzi scherzi a parte, questo squadra sta pagando errori di valutazioni e programmazione della società pregressi, quindi prendersela con Pirlo e i suoi discepoli è riduttivo. Perché sono anni che ci danniamo dicendo che, quel centrocampo, quel maledetto centrocampo difficilmente replicabile, non è stato neanche minimamente sostituito. Ma la forza erano anche il secondo e linee, i comprimari: Pepe, Storari, Giaccherini, Zaza, che oltre a fare gruppo sono stati determinanti in alcune partite chiave della stagione. Ora come ora chi segna dalla panchina?? 

Probabilmente, a mio avviso, ci siamo snaturati tralasciando le fondamenta di questa squadra, di questa famiglia. Non posso sapere quali e se porteremo a casa dei trofei ma una domanda alla società la vorrei fare: quale strada volete intraprendere per il futuro?? 

Perché se quest'anno deve essere un anno di transizione, visto anche il periodo storico che stiamo attraversando, si parli chiaro e che si gettano le basi per costruire nuovi successo per gli anni avvenire. Perché come l'anno dopo Berlino, ci stiamo avvicinando ad un'altra rivoluzione, dove Buffon e Chiellini sono solo figure simboliche, Bonucci non ha ancora molti anni, ci sono altri giocatori tipo Alex Sandro e Cuadrado che probabilmente hanno la pancia piena e un po' d'aria nuovo non gli farebbe male.
Quindi mi auguro che si utilizzi questo tempo per passare in modo meno doloroso possibile da uno dei cicli più vincenti della storia a strisce bianconere ad uno nuovo capitolo, anch'esso ricco di successi ed emozioni positive.