27 gennaio. Christian Eriksen sbarca a Malpensa e dopo le visite mediche di rito firma il contratto che lo lega all'Inter fino a giugno 2024. I nerazzurri lo avevano corteggiato a lungo e hanno strappato il sì degli Spurs mettendo sul piatto circa 15 milioni + 5 di bonus, sbaragliando così la concorrenza che mirava ad ingaggiarlo a paramentro zero alla fine della stagione. Tra i club maggiormente interessati al fuoriclasse danese c'era sicuramente il Real Madrid, club che aveva la preferenza del giocatore e al quale aveva "strappato" una promessa. Promessa evidentemente non mantenuta, ma solo rimandata perchè il prepotente ingresso in scena di Marotta ha si cambiato le carte in tavola, ma solo a livello "formale". Perchè Eriksen e il suo enturage hanno stretto un patto con l'amministratore delegato nerazzurro, un "impegno" a prendere in considerazione offerte (da almeno 50 milioni) fatte pervenire da Madrid.

Impegno preso con serenità e consapevolezza di fare un buon affare per due motivi: se l'offerta da Madrid arriva, si registreranno diversi milioni di plusvalenza. Se non arriva, hai in squadra un giocatore di 28 anni di caratura internazionale pagato come un giocatore "normale". Le attuali prestazioni del numero 24 nerazzurro sono ben al di sotto dei suoi standard, complice il mancato adattamento ai metodi di Antonio Conte, che non gli ha ancora trovato la giusta collocazione. Altro motivo per cui, se dovesse arrivare quell'offerta, non sarebbe certo il tecnico salentino ad opporsi ad una sua cessione... Eriksen e Madrid...