Jose Mourinho, Ole Gunnar Solskjaer, Michael Carrick e attualmente Ralf Rangnick. Questi sono i professionisti che si sono susseguiti sulla panchina del Manchester United dal 2016 ad oggi. Una parola accomuna il percorso di questi quattro allenatori: Fallimento.
Tutti hanno avuto a disposizione una rosa top, ma nessuno di essi è riuscito a lasciare il segno. Alla bacheca sono stati aggiunti solo due coppe nazionali e un Europa League; tutti e tre i trofei vinti con Mourinho. Egli ha vissuto un'annata piena di alti e bassi, con tanti disordini nello spogliatoio (uno su tutti quello con Pogba, uno dei migliori giocatori della  rosa, spesso finito in tribuna o in panchina) e con poche certezze; infatti lo "Special One" non ha mai dimostrato solidità, ma bensì ottime vittorie assieme a brutte sconfitte che non hanno portato serenità nell'ambiente inglese.
Dopo l'esonero dell'assistito di Jorge Mendes a succederlo è Ole Gunner Solskjaer. Ex leggenda dei Red Devils, ricordato per la finale storica tra Manchester United e Bayern Monaco vinta proprio per un suo gol al 93' minuto. Le aspettative sono tante, l'atmosfera è calda, il Manchester United merita palcoscenici assoluti. Per supportare il proprio allenatore la società regala una importantissima campagna acquisti: Maguire, Bruno Fernandes, Wan Bissaka e James. Le aspettative iniziali di tifosi e società non vengono rispettate, la stagione è fallimentare ma la società vuole ancora dare fiducia, e lo fa per un'altra stagione e mezzo; arrivano altri rinforzi di livello assoluto: Cristiano Ronaldo, Van De Beek, Diallo, Cavani, Telles, Sancho, Elanga e Varane. Sono tanti i soldi spesi, anche il tempo dato ma non i risultati. Il 21 Novembre 2021 arriva l'esonero e nella ricerca di un nuovo allenatore viene assunto Micheal Carrick ad interim. Il giovanissimo allenatore farà tre partite sulla panchina dei Red Devils perchè è stato scelto l'uomo della rinascita. Un professionista serio, centro del progetto Red Bull, scovatore e valorizzatore di giovani talenti; Ralf Rangnick.

La rosa è indubbiamente da top 8 squadre al mondo, ma anche il tedesco dopo un inizio buono inizia ad avere i primi problemi, sia con lo spogliatoio ma anche con i risultati e con le prestazioni in campo. Tutti i giocatori comprati sino ad ora hanno reso sotto le aspettative e sotto il prezzo del cartellino. Jadon Sancho, esterno di caratura e di talento mondiale è irriconoscibile, Maguire sembra un esordiente, Wan Bissaka è indubbiamente sopravvalutato, James dopo prestazioni normali è stato venduto al Leeds, Van De Beek è diventato una riserva, Varane da essere uno dei migliori al mondo è diventato un difensore come tanti. Gli unici a fare da eccezione sono: Il miglior n.7 al mondo Cristiano Ronaldo, Bruno Fernandes che sta facendo la differenza in zona di rifinitura e i giovani Diallo, la scorsa stagione, e Elanga in questa stagione, principalmente dall'arrivo di Rangnick che gli sta dando molta fiducia.

A fine stagione Ralf Rangnick non siederà più sulla panchina del Manchester United e il suo erede sarà sicuramente Erik Ten Hag. Egli è un giovane allenatore olandese classe 1970, ex difensore professionista e conta oltre 300 presenze in Eredivise e una Coppa dei Paesi Bassi. Da allenatore dopo aver allenato il Bayern Monaco B e l'Utrecht è stato assunto dall'Ajax nel Dicembre 2017. Da quel momento ha aperto un ciclo caratterizzato da grandissime prestazioni e dalla vittoria di 5 trofei (3 coppe nazionali e due Eredivise). Immagine del suo ciclo è la stagione 2018/2019 dove i lancieri sfiorarono la finale di Champions League dopo aver eliminato il Real Madrid di Zidane, con una lezione di calcio al Bernabeu (1-4) e la Juventus con una grande partita allo Juventus, attualmente Allianz, Stadium (1-2). La società del Manchester United ha probabilmente seguito e apprezzato questo percorso e per questo motivo ha deciso di pagare la clausola di Erik Ten Hag (2M) per assumerlo a partire dal 30 Giugno 2022. Dopo tutte queste informazioni la domanda nasce spontanea: Erik Ten Hag è l'uomo giusto per il Manchester United? L'olandese nella sua carriera ha prediletto il 4-3-3, modulo classico di una squadra moderna che vuole dominare il gioco. In fase di costruzione l'Ajax si dispone con un 4-2-3-1, con Onana, i due difensori centrali e i terzini fissi, con trequartisti e centrocampisti molto mobili e bravi nel creare spazi, questo stile di manovra garantisce molta fluidità, pare quasi che si giochi una partita di scacchi. In fase difensiva l'Ajax è molto aggressiva in transizione negativa, pronta alla riconquista, mentre nella costruzione avversaria attua un pressing a tutto campo lasciando i difensori a uomo sugli attaccanti avversari. La caratteristica principale è il ritmo di gioco alto per tutta la partita, questo è ciò che permette ai lancieri di competere anche a livello europeo. Erik Ten Hag a livello tattico è assolutamente preparato e aggiornato, inoltre propone un gioco moderno e vincente; ma non basta solo questo in un club come il Manchester United. Servirà anche un calciomercato di rinforzamento mirato, supporto da parte della società e un equilibrio all'interno dello spogliatoio. Sè tutto ciò accadrà i tifosi rossi possono stare tranquilli, sè invece così non sarà potrebbe avvenire un'altra stagione fallimentare.

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