Era ora. Non è successo con i cori razzisti, individuali o collettivi, che fossero, non è successo con l'inneggio al fascismo o nazismo, non è successo con gli insulti ai giocatori, non è successo con le discriminazioni omofobe, territoriali e di varia natura, è successo per aver simulato a sfottò la tragedia del Superga. Gesto ignobile, miserabile, vigliacco e giustamente sanzionato.

Una cosa simile accadde anche in Premier quando due tifosi del Southampton avevano mimato l'aereo caduto di Emiliano Sala. Vennero arrestati e poi espulsi dallo stadio.

In Italia, questa volta,a dare l'esempio, è stata la Juve. Facilitata sicuramente per aver uno stadio di proprietà, ma ciò non è determinante, anche se sicuramente facilita. Espulso per cinque anni dallo stadio. Ci saranno anche le misure del DASPO, ma questa è altra storia, perchè un conto sono le misure adottate dallo Stato, un conto quelle adottate dalla società per cui questi fantomatici tifosi dicono di tenere. Pesa molto di più un provvedimento di allontanamento della società che un DASPO.

E ora, che il muro è stato rotto, con una picconata potente, devono fare la stessa cosa tutte le altre società. Basta modificare le convenzioni di gestione dello stadio, richiederne una integrazione, che in caso di comportamenti ritenuti antisportivi, discriminatori, razzisti, inneggianti al nazifascismo, di offese, minacce, e quant'altro ritenuto come violento e delinquenziale, i responsabili una volta individuati andranno espulsi dallo stadio in gestione da parte delle società, diffidandoli a seguire gli eventi sportivi della stessa.

A queste misure, poi dovranno seguire azioni di denuncia nelle sedi penali e civili , anche per chiedere i danni materiali a chi si rende responsabile di queste nefandezze. 

Uno stadio dove non si sentano più merd... contro i giocatori, buu, razzismi, offese, minacce, è possibile, basta volerlo. Tutto qui...