Riassaporare l'aria fresca, sferzante e pura di una gelida tramontana all'uscita di San Siro, con il Milan vittorioso e tornato in testa alla classifica, non solo non la si avverte minimamente, ma ci si toglie anche la sciarpa al collo, ovviamente dai colori Rossoneri ed in primis la si sventola a più non posso crogiolati nel limbo dal profumo di ambrosia sprigionato nell'habitat, se pur momentaneo (ma si spera il contrario) nell'Olimpo del campionato e a seguire si è maturata la vendetta di quel brutto record negativo stabilito dall'allora ex coach Rossonero Marco Giampaolo.

Il 19 giugno 2019 la dirigenza del Milan comunicava ufficialmente al tecnico proveniente dalla panchina doriana il suo ingaggio biennale con un più che soddisfacente cachet. Esordirà in serie A con i Rossoneri reduci dalla mini tournée estiva dell'ICC dove subirà tre cocenti sconfitte contro Bayern Monaco, Benfica e Manchester United. Un brutto segnale che sarà precursore di una vera e propria debacle nell'imminente inizio del campionato.
Il 25 agosto successivo il tecnico nativo di Bellinzona esordirà sulla sua prima panchina del Milan in Serie A, ma sarà purtroppo una sconfitta di misura casalinga per mano dell'Udinese e con un'allarmante pochezza di gioco. 
Si fece dunque largo una orripilante verità! Non si trattò di un episodio sfortunato, seguiranno purtroppo altre tre sconfitte nelle successive cinque giornate. E così l'ex Doriano diventera' il secondo allenatore ad aver perso ben quattro delle prime sei partite alla guida del Milan nei suoi 120 anni di storia. Come lui si ricorda soltanto Italo Galbiati nella stagione 1982/83.
Si arriverà così alla gara dell'8 ottobre a Genova contro il Genoa, dove nonostante la vittoria per 2-1, complice il pessimo avvio di stagione e la sempre più preoccupante snaturalezza di gioco espresso, la dirigenza dopo vari tentativi di portare sulla panchina l'esonerato coach nerazzurro Luciano Spalletti, troppo indaffarato nella vendemmia dei suoi possedimenti in Toscana, ripiegò su di una seconda scelta, l'ex allenatore di Lazio, Inter e Fiorentina: il 55ne parmense Stefano Pioli. Mai prima un tale ripiego risultò più propriamente azzeccato!
Esclusa la disfatta orobica nell'antivigilia di Natale, il tecnico parmense, unitamente all'arrivo nel mercato invernale di Zlatan Ibrahimovic e la contemporaneità di altre due colonne della difesa e del centrocampo quali Kijaer e Saelemaekers, stabilirà una striscia di ben 27 risultati utili consecutivi, nuovo guinness mai raggiunto da nessuna squadra europea.

Tornando alla gara contro la Samp, il nostro Milan senza strafare riuscirà a superare agevolmente i blucerchiati del neo Giampaolo, grazie soprattutto al tocco di biliardo che Rafael Leao saprà imprimere al lancio ( ben 70mt.) millimetrico effettuato dal portiere pepe di Cayenne Mike Maignan balisticamente arpionato e scaricato dopo i restanti 30mt percorsi a non meno di 60 Km orari alle spalle del pur bravo Wladimiro Falcone, il portiere 26ne romano reso celebre da Carlo Verdone, quando ancora neonato, sarà da lui preso tra le braccia per essere immortalato in una scena del celebre film " Viaggi di nozze". 
Rafael Leao, alla sua 100ma gara in Rossonero, ed alla sua 7ma segnatura in questo campionato, al 4to gol sbloccante la gara ferma ancora a reti inviolate e con la sua firma il Milan ha sempre concluso le partite mettendosi in tasca l'intera posta.
Se oggi il Milan è tornato in vetta alla classifica (nell'attesa del recupero della gara dei Nerazzurri contro i Felsinei), il merito è in parte del portoghese che pare, in questa sua terza stagione in Rossonero, aver trovato continuità, qualità e la via verso gol sempre più spettacolari.
Ovviamente nella scala meritocratica vanno inseriti il risorto Olivier Giroud, autore di una mezza rovesciata che se fosse entrata avrebbe sicuramente causato crepe allo stadio, l'instancabile Sandrino Tonali, ormai depositario assoluto delle chiavi del centro campo coadiuvato da un promettente Bennacer in attesa del pieno recupero di Frank Kessie tanto discusso quanto importante, della momentanea incostanza di Saelemaekers, e la difesa che ha ritrovato oltre al tenace lavoro di Kalulu, Gabbia, Theo Hernandez  la verve di Calabria e la sicurezza di Romagnoli ed il tutto inconcertato dalla sapiente bacchetta di Stefano Pioli, uomo saggio, paziente e sagace, l'unico che in una altalenante novena di allenatori negli ultimi due lustri dove tanto italiani quanto stranieri e persino nostri ex calciatori, sia stato all'altezza della situazione, ovvero riportare semplicemente il Milan dove merita di essere... su... in alto...in  galleria... e non più nelle piatte sedie in legno della platea... bensì in una loggetta... come una bella e radiosa Signora... intenta a godersi lo spettacolo!...
Ed il nostro unanime augurio... è che ci si trovi soltanto... all'inizio del primo atto!

Un caro saluto
Massimo 48