Avresti mai creduto che la Roma in mano a James Pallotta si sarebbe mai ripresa? No, questo è poco ma sicuro, visti gli ultimi tempi, dove la società si è privata di campioni che messi tutti insieme avrebbero portato la Roma ad essere la squadra più forte d'Italia se non d'Europa, eppure quei giocatori se ne sono andati a fare fortuna altrove, portando a casa una Champions League con il Liverpool (Alisson e Salah) e una Europa League (Emerson Palmieri), gli altri andando via hanno contribuito ad indebolirla ancor di più.

Otto lunghi anni che l'hanno martoriata, l'hanno resa zimbello d'Italia, quando anche gli ultimi arcieri se ne sono andati via scoccando una freccia nel cuore dei tifosi (Totti, De Rossi), mentre altri si sono tolti quella fascia di capitano, cosa che per i tifosi non meritava, non ne era degno e se né andato via, fuori dall'Italia pur di non vedersela contro (Florenzi). Poi alla fine della stagione 2019-2020 ecco che dagli USA esce fuori la notizia delle notizie, anche se per molti erano solo voci, il proprietario negli States della Toyota, si presenta al cospetto der Cuppolone e raggiunge l'accordo per la cessione del club, riportando quel sole dove sole non c'era più da tempo, il respiro dei tifosi usciti da quel torpore, ma sembra con il freno a mano tirato, per paura di ritrovarsi davanti un altro Pallotta, con scongiuri vari. Poi l'arrivo in Italia per conoscere la squadra in Settembre, tanto che si presentano sia il padre Dan che il figlio Ryan, che prenderà le redini del club, stavolta non ritornando negli USA come il papà, ma restando in pianta stabile nella Capitale. Quindi già la presenza di un presidente sembra cosa buona e giusta, detto alla cristiana, poi i primi movimenti, con la possibilità di riportare Chris Smalling dal Manchester United, il quasi certo ingaggio di Arkadiuz Milik, con l'agente del polacco già nella Capitale, con la cessione di Patrick Schick al Bayer Leverkusen, anche se non si è fatta plusvalenza, dato che la Roma perde più di 15 milioni di Euro dai 40 spesi ai 25 percepiti dal club tedesco. Ora si sta cedendo anche Cengiz Under al Leicester City, dopo l'addio di Aleksandar Kolarov, anche la Roma sta tentando di svecchiare la rosa e togliere i giocatori che Paulo Fonseca non reputa all'altezza della squadra 2020-2021.

Con l'addio del capitano Edin Dzeko, sempre più in odore di Juventus, senza dimenticare l'arrivo in giallorosso di Marash Kumbulla in prestito dall'Hellas Verona con diritto di riscatto a 30 milioni di Euro, con l'inserimento nella trattativa dei giovani Matteo Cancellieri e Abroudamane Diaby. Per ultimo e non ultimo l'addio nuovo di Alessandro Florenzi rientrato dal Valencia e passato al PSG in prestito con diritto di riscatto. La famiglia Friedkin, sembra avere le idee molto chiare, riportare la Roma a livelli che gli competono, quindi tra le prime quattro del campionato e di nuovo nella competizione più importante, la Champions League. Tutto ruota nel verso giusto, ora bisognerà solo oliare di nuovo quelle catene arrugginite da tempo e far ripartire quel motore che annaspava negli ultimi tre anni. Che sia la Famiglia giusta per la Roma dopo otto anni tra alti e bassi?