Dopo quarantotto ore dal disastroso derby, a mente freddissima e aiutato dalle ancestrali forze che risiedono in ogni tifoso appassionato della propria squadra, ritorno a scrivere qualcosa sul Milan.

Subito dopo la sconfitta avrei voluto sfogarmi con tutto il mondo e con Rodriguez in particolare, ma ha prevalso il buonsenso e una regola di dignità sportiva: quando si perde si sta zitti! (una regola che Bonucci dovrebbe cominciare ad applicare a se stesso).
Come dicevo, ora che ho smaltito l'arrabbiatura, sperando di aver recuperato la ragione e la serenità mentale per poter discernere sul mondo pallonaro, dico che il Milan è potenzialmente più forte dell'Inter, della Lazio e anche della Roma, e che per questo assunto, alla fine del campionato sarà davanti ad almeno due di queste squadre e finirà in zona Champions. Lo dico adesso quando la classifica ci vede a 10 punti dall'Inter, 7 dalla Lazio e 3 dalla Roma con una partita in meno. So già, che a questo punto, molti di voi mi hanno già battezzato come l'eterno e illuso ottimista alla Pellegatti, o peggio, come uno dei tanti che non capisce un cazzo di pallone. Ma io me ne frego altamente della vostra opinione su di me e vi chiedo solamente di leggere quest'articolo fino alla fine, cosicché mi sia dato modo di spiegare questo mio convincimento.

Io credo che il Milan sia destinato solamente a migliorare, perché vedendolo giocare è evidente che ci sono giocatori importanti che non hanno ancora raggiunto il loro livello medio di rendimento e di prestazioni. Giocatori come Bonucci e Biglia, che da anni sono i migliori nel loro ruolo, non possono essere diventati dei somari all’improvviso. Devono semplicemente integrarsi con i nuovi compagni e la mia speranza è che lo facciano in tempi brevi. Sistemati questi due, che per valore e ruolo sono fondamentali, il resto, cioè Bonaventura e Suso, ma soprattutto i tanti giocatori di buone speranze che abbiamo in rosa, faranno fare il salto di qualità alla squadra e seppur a fasi alterne ci porteranno in zona Champions. Sono sicuro di questo, Montella non c’entra nulla con questo brutto periodo, è fisiologico! come lo sarà il ritorno del Milan nella zona alta della classifica.

Inoltre andando ad analizzare sinteticamente i nostri diretti concorrenti, cercando di non farmi abbagliare dalle loro dorate classifiche, io trovo debolezze e carenze che prima o poi verranno fuori e trasformeranno l’oro in latta.
Partiamo dalla “cinica” Inter, mi chiedo se abbia margini di miglioramento e dico che no! non li ha. E’ al massimo del rendimento e aggiungo del culo, non può durare. I suoi migliori giocatori (Icardi, Candreva, Perisic, Borja e Miranda) non hanno sostituti decenti, giocheranno tutto il campionato al massimo livello come stanno facendo adesso? Infortuni, cali di forma ci sono per tutti. Il resto della squadra è di un livello da centro-bassa classifica.

Per la Lazio vale lo stesso ragionamento dell’Inter: Immobile, Luis Alberto, De Vri e Milinkovic sono già al massimo, quanto dureranno? Anche loro non hanno ricambi all’altezza (forse solo il brasiliano infortunato) ma il resto è molto al di sotto del necessario, ovvero all’ottenimento di un piazzamento Champions.

Queste due squadre hanno cambiato 3 o 4 giocatori nella formazione base e giocano con lo stesso modulo dell’anno scorso a differenza del Milan che ha cambiato 7/8 giocatori e cambiato modulo. Cazzarola, all’inizio di un campionato questo è un grosso vantaggio o no?

Resta la Roma, che secondo me, è la più forte delle tre. Perché se vado a vedere il loro centrocampo è indubbio che è più forte del nostro e hanno davanti e dietro due giocatori fortissimi: Dzeko e Manolas. Però rispetto all’anno scorso si sono indeboliti, il fondamentale Salah non è sostituibile da nessuno dei nuovi giocatori acquistati. Quindi qualche punto in meno lo faranno, dipende da noi superarli.

Assunto: gli altri sono destinati a calare e noi a migliorare, la classifica di fine campionato (forse anche a febbraio) lo dimostrerà.
Amen.