Naturalmente, visto il momento complicato e difficile che stiamo vivendo in Italia, parlare di calcio può sembrare un argomento quanto meno leggero. E ancora di più lo può essere quello di occuparsi dell’eventuale assegnazione dello scudetto.
Ma, sempre nella speranza che tutto possa tornare alla normalità quanto prima, provo a farlo comunque. Nel tentativo di capire meglio la situazione che si è creata con lo stop del campionato. E le conseguenze che può avere determinato. In proposito il presidente Gabriele Gravina, nella riunione dell’ultimo Consiglio Federale che si è tenuto nei giorni scorsi per l’emergenza coronavirus, fra le altre cose, ha sottoposto all’attenzione delle Leghe tre ipotesi sull’assegnazione dello scudetto, nel caso in cui la diffusione del virus non dovesse consentire la regolare conclusione dei campionati.
Le tre ipotesi, formulate senza alcun ordine di priorità, dovranno essere discusse nel Consiglio Federale già fissato per il  prossimo 23 Marzo.  Vediamole insieme.

Un’ipotesi potrebbe essere quella di non assegnare lo scudetto, ma di comunicare  comunque all’Uefa le squadre qualificate per le coppe europee sulla base della classifica attuale.

Una seconda ipotesi sarebbe quella di assegnare lo scudetto sulla scorta della classifica attuale.

L’ultima ipotesi sarebbe quella di assegnare lo scudetto previa disputa dei Play Off e di determinare le retrocessioni, previa disputa dei Play Out. Come avviene  ormai da anni in serie B.


Devo dire che le tre ipotesi, prese singolarmente possono funzionare tutte bene, ma se le andiamo a confrontare con le regole in vigore, vi troviamo in ognuna qualche anomalia. Se si prende ad esempio l’ipotesi di non assegnare lo scudetto, e di  comunicare  all’UEFA le squadre per disputare le coppe europee  secondo la classifica attuale, ci si accorge subito che qualcosa non funziona. Vale a dire che se la classifica è valida per assegnare i posti per la Champions e per l’Europa League , allora deve essere valida anche per assegnare il primo posto e quindi lo  scudetto. Infatti in questo caso  sarebbe singolare il fatto che la classifica si ritenga  valida per L’UEFA e quindi per l’Europa, mentre non lo  sarebbe per l’Italia ( e quindi per l’assegnazione del titolo).
Inoltre la stessa UEFA , in base alla classifica che gli viene comunicata, considera la squadra che occupa il primo posto come campione della Nazione  cui si riferisce. E automaticamente inserisce quella squadra  nella prima fascia fra le squadre “testa di serie”. E questo viene fatto ai fini della composizione dei gironi preliminari, sia della Champions che dell’Europa League.

Ad esempio quest’anno (edizione 2019-2020), secondo la classifica dello scorso anno (2018-2019) - ITA: Juventus, Napoli, Atalanta, Internazionale Milano -  la UEFA ha proceduto alla composizione della prima fascia  nel modo seguente:

• I campioni delle prime sei federazioni europee vengono inseriti in Fascia 1 per il sorteggio della fase a gironi insieme alle vincitrici di UEFA Champions League e UEFA Europa League.

Fascia 1: Liverpool (campioni), Chelsea (vincitori UEFA Europa League), Barcelona, Manchester City, Juventus, Bayern, Paris, Zenit.

Mentre le altre squadre italiane (Napoli, Atalanta, Internazionale Milano), in base alla posizione della classifica sono state inserite nelle altre fasce, come segue:

Fascia 2: Real Madrid, Atlético Madrid, Borussia Dortmund, Napoli, Shakhtar Donetsk, Tottenham Hotspur, Ajax, Benfica

Fascia 3: Lyon, Bayer Leverkusen, Salzburg, Olympiacos, Club Brugge, Valencia, Internazionale Milano, GNK Dinamo

Fascia 4: Lokomotiv Moskva, Genk, Galatasaray, RB Leipzig, Slavia Praha, Crvena Zvezda, Atalanta, LOSC Lille

Di conseguenza, in base ai regolamenti in vigore, lo scudetto andrebbe “per forza di cose” assegnato alla squadra che occupa il primo posto della classifica.Inoltre non è da trascurare il fatto che sono state giocate 26 partite,  che in percentuale rappresentano il 68,42 % del totale (38 partite)  -  vale a dire quasi i  3 quarti del torneo -  e quindi la quasi totalità. Ed infine, il fatto che tra il primo e il secondo posto della classifica ci sia solo un punto di differenza, non  risulta un elemento significativo. Perché in nessun regolamento  italiano  è scritto che per l’assegnazione del titolo si debba avere un vantaggio superiore ad un punto.

Resta l’ipotesi di assegnare lo scudetto tramite i Play Off e di determinare le squadre da far retrocedere attraverso i Play Out – come avviene da tempo in serie B.
Devo dire che si tratta di un’ipotesi molto suggestiva, e che potrebbe assicurare un ulteriore interesse al campionato. Ma non è previsto dalle regole in vigore. E le regole non possono essere cambiate in corso d’opera.A mio parere, sarebbe una strada percorribile, solo se ci fosse un accordo da parte delle  6  Società che fanno parte dell’elenco che eventualmente verrà  comunicato all’UEFA, ai fini della partecipazione alle coppe europee della prossima stagione.Ma ripeto, serve un accordo totale. Altrimenti , per le ragioni esposte sopra, la strada sembra obbligata. Ed è quella di assegnare lo scudetto alla squadra che occupa la prima posizione nella graduatoria che viene comunicata all’Uefa per le coppe.

Resta un’ultima  opzione, quella della speranza. Vale a dire che il coronavirus torni in letargo almeno entro il prossimo 30 aprile, per consentire di completare il campionato  nel corso dell’estate. Oppure (nella situazione più estrema, che nessuno di noi si augura) di completare il torneo appena sarà possibile; quando l’emergenza coronavirus sarà terminata. 
Ma è meglio non pensarci e rimanere con la speranza (forse la più fondata), che la prossima estate ci porti in dote prima la salute (di tutti), e poi anche la squadra Campione d’Italia.