Rilevare il Milan e far circolare, immediatamente, come nome del prossimo direttore generale/sportivo una figura come quella del brasiliano lascia basiti. Elliott e management vario, vi invitiamo a riflettere ed a valutare un paio di punti.  Leonardo cari amici rossoneri è colui il quale oltre a rinnegare il nostro ex presidente, per dirla alla Marco Travaglio, "B", accettò, per chi se ne fosse già scordato, la corte di Massimo Moratti sposando la causa nerazzurra come se niente fosse, dimenticando in un amen un' importante storia d'amore vissuta con i nostri colori. Non solo, parlò di antiche simpatie con il presidente interista che esistevano già da molto tempo...una sorta di storia da amanti, doppiamente beffarda per i tifosi rossoneri; con quell'aureola da santino buono buono ed innocente il nostro de Araujo ce l'ha messa in ....finite voi la frase! Ricordo bene l'imbarazzo e la rabbia provata nei suoi confronti dai vari Mauro Suma, Tiziano Crudeli, Luca Serafini e Carlo Pellegatti per non parlare del caro "Barone" ed i sempre fantastici e presenti ragazzi della Curva. Ed ora come la metteremmo? Tutto dimenticato ed amici come prima? No signori non funziona cosi! I milanisti sono altri! Questo fenomeno della comunicazione come scrivono oggi i quotidiani sportivi e non sembra più un abile animale politico capace di andar d'accordo con tutti (tranne Ibrahimovic probabilmente!) ma di non far capire al tempo stesso da che parte sta veramente. Ieri qualche cugino mi ha fatto notare come sia stato un abile dirigente ed io rispondo che....con i soldi degli emiri anche noi saremmo stati capaci di acquistare giocatori come se fossimo in un videogioco manageriale. Suvvia! E dei suoi innumerevoli fallimenti in contesti minori? Nessuno parla? I veri milanisti non possono accettare un personaggio del genere. Si spera che qualcuno negli Usa o in quel di Londra spieghi a Singer senior e junior come stanno le cose, giusto per evitare un forte imbarazzo anche per chi lavora a Milanello, Casa Milan e Milan Tv.

Leonardo non è affatto una figura rilevante per la rinascita del Milan, altri profili come Umberto Gandini, vero cuore rossonero, ma soprattutto Paolo Maldini potrebbero davvero ridare passione e speranze ad un ambiente sempre più depresso.

Leo, stay at home please!