"Quando è troppo, è troppo!"

Così avrà pensato il presidente della Exor, John Elkann, che nell'ultimo biennio si è visto un crollo allucinante di una società, lo smobilitamento di una dirigenza dall'addio di Beppe Marotta nel 2018 e Max Allegri nel 2019, e che ha trovato nei loro sostituti, Fabio Paratici come Ds e il duo Sarri-Pirlo che si sono susseguiti in panchina, con risultati non proprio esaltanti, contando che Sarri ha vinto un campionato in modo rocambolesco e grazie allo stop Covid, che ha fatto ricaricare le pile ad una squadra che sembrava allo stremo ad inizio anno 2020. Pirlo non ha cambiato nulla, anzi, le difficoltà che si vedevano con Sarri, sono peggiorate con l'arrivo di Pirlo, che non sapendo allenare, si è trovato un puzzle che non ha saputo mettere in campo, se non in alcune circostanze, visto che per la maggiore si ricordano sempre le partite uniche, Barcelona, e non il totale, perchè in quello il risultato è davvero di bassissimo livello. Questo ha portato John Ekann a presentarsi alla Continassa e certamente gli umori non erano dei migliori, visto che nella lunga chiacchierata con Andrea Agnelli e Fabio Paratici, si è parlato proprio del futuro della Juventus, che certamente non dipenderà dal quarto posto, minimo, per salvare la panchina ad Andrea Pirlo e la dirigenza tutta, presidente compreso.

Cosa ha in mente John Elkann?

Come detto Elkann ha in mente una rivoluzione come mai si è visto nella Juventus, se non dopo Calciopoli del 2006, ma li la situazione ha visto le radiazioni di Antonio Giraudo e Luciano Moggi, qui si tratta di un lavoro non riuscito, quindi senza dubbi, partendo da Fabio Paratici che non ha saputo prendere l'enorme eredità di Beppe Marotta, e che sembra scontato a fine stagione il suo addio. Potrebbero seguirlo anche Federico Cherubini, mentre da decidere il futuro di Pavel Nedved, quest'ultimo si dice abbia già il sostituto che oggi è ancora in campo. Non è salvo da esonero nemmeno il presidente Andrea Agnelli, che dopo aver fatto le due scelte troppo pesanti con Marotta e Allegri e l'arrivo di Cristiano Ronaldo che avrebbe rotto quell'equilibrio, oltre gli arrivi prima di Sarri, ma soprattutto quella di Andrea Pirlo, scelta di suo pugno. Pirlo in chiusura, non sembra avere la fiducia proprio di Elkann, quindi è certo l'addio.

Ci sono i sostituti? Solo idee

Elkann ha un suo pensiero fisso, un allenatore di fiducia e soprattutto che possa riportare la squadra ad altissimi livelli. Ma partiamo dalla dirigenza per poi arrivare all'allenatore. La presidenza traballa, Andrea Agnelli potrebbe essere sollevato a fine stagione o poco più in la, il nome che circola per la sostituzione è quello di Alessandro Nasi, presidente della Comau (Azienda Automazione Industriale e Robotica) e vicepresidente della Exor, facente parte di una delle proprietà della famiglia Agnelli. Alessandro Nasi è cugino di John Elkann, e figlio di Andrea Nasi e Daniela Remmert. Se Pavel Nedved è al 50 e 50, Fabio Paratici dovrebbe fare le valigie con o senza quarto posto, il sostituto sarà una doppia sfida tra Cristiano Giuntoli del Napoli, anche se il contratto scade nel 2024 e De Laurentiis non sembra proprio voler aprire ad una sua partenza, oppure un clamoroso ritorno di Beppe Marotta, Amministratore delegato dell'Inter, che ha un contratto in scadenza nel 2022, da non dimenticare l'idea Igli Tare della Lazio e una nuova scommessa con David Trezeguet fresco di diploma. Per la panchina l'addio di Andrea Pirlo è scontato, la squadra non ha un gioco e soprattutto si sfalda al minimo problema, e il progetto in mente ad Andrea Agnelli, di un percorso lungo con il pericolo di doverci rimettere l'osso del collo già in questa stagione, non sembra interessare ad Elkann, il primo nome è il ritorno di Max Allegri, anche se non sono da scartare le piste Simone Inzaghi e Roberto De Zerbi, mentre dall'estero tuonano due nomi stellari, Jurgen Klopp che sembra poter lasciare Liverpool a fine stagione, e il nome di Zinedine Zidane che ogni anno sembra dover arrivare a Torino, ma che poi rinvia sempre scegliendo Real Madrid.

Cosa dire da tifoso?

Da tifoso posso dire che la Juventus del biennio non mi è mai piaciuta, non ho mai avuto un pensiero positivo nemmeno quando ha vinto bene. Credo che la bella linea degli otto scudetti di fila, si sia interrotta con l'arrivo di Cristiano Ronaldo, certo ad averne di campioni del genere, ma quando a rimetterci sono prima un dirigente che teneva in pari il bilancio e che ha portato giocatori di spessore a costo zero e non, anche sbagliando alcuni acquisti, e l'allenatore che ti porta per 5 anni a vincere lo scudetto e a turno la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana, contando due finali di Champions che non si vedeva dalla stagione 2002-2003, questo dovrebbe far pensare. Sono fiducioso in Jhon Elkann, sul pensiero di sollevare il pacchetto intero tra dirigenza e allenatore, e tentare di rialzare una nave che sembra andare a picco da due anni a questa parte. Il ritorno di Allegri, magari, mi porterebbe a ricredere nella mia squadra, cosa che ho perso negli ultimi due anni, tra gioco inesistente e risultati al limite dell'inguardabile, e nelle poche gare che sembrava dover spaccare il mondo e poi alla fine erano solo fuochi di paglia. Ringrazierò per sempre il presidente Andrea Agnelli, per gli otto campionati dal 2012 al 2019, anche se da quando spedi in un pacco sia Marotta che Allegri mi ha portato ad avere meno fiducia in lui negli ultimi tre anni, cosa che poi si è rivelata un fallimento totale. L'arrivo di Sarri mi aveva fatto sperare, poi non accontentato per i giocatori che avrebbe dovuto avere per il suo modulo fisso, mi ha portato a ricredere che sia Nedved che Pratici erano due incompetenti per il ruolo di vicepresidente e direttore sportivo, per non parlare della scelta presidenziale per l'arrivo in panchina di Pirlo, con il progetto a lungo termine, da quel momento ho visto le partite sempre con la paura di vederla uscire sconfitta o sommersa da squadre di bassissimo livello. Spero fortemente che Elkann dia una bella rinfrescata ad una dirigenza che in otto anni ha fatto benissimo, ma che negli ultimi due ha rovinato il tutto, quindi alla Paolo Bonolis "Avanti Un Altro!".