Le prima amichevoli di stagione, si sa, possono presentare diverse insidie anche se spesso l'avversario di turno risulta essere molto meno blasonato della squadra in questione. Risultati sorprendenti che spesso devono essere analizzati dagli addetti ai lavori in virtù del fatto che la preparazione fisica e tutto quello che concerne il mondo delle due contendenti può avere una componente specifica assai rilevante. Carichi di lavoro da gestire ed una catena di materiale da inculcare nei giocatori per ottenere il meglio nell'arco dell'annata da parte del mister.

In casa Inter si cerca di tornare a respirare l'aria dei grandi traguardi ed il ds Piero Ausilio ha svolto un gran lavoro in campagna acquisti con operazioni in entrata (e delle ottime vendite) intriganti per i tifosi nerazzurri. Tasselli in ogni reparto che stanno irrobustendo una rosa che durante la scorsa stagione ha vissuto periodi bui soprattutto nella fase centrale. Si è lavorato proprio su questo nel mercato, ossia giocatori abituati a competere per vincere con qualche innesto che possa garantire freschezza, alternative di modulo e qualità.

Un mix importante, fermo restando che la colonna vertebrale della rosa non tradisca le attese proprio nella stagione del tanto atteso ritorno in Champions League. Per la società un bentornato, per altri come il proprio capitano Mauro Icardi un ben arrivato. Dopo 100 gol in Serie A (107 totali), infatti, l'argentino si appresta a calcare l'Europa che conta dopo 5 anni fitti di gol e prestazioni lievitanti stagione dopo stagione.

Nella scorsa con Spalletti è arrivata la maturazione totale del giocatore. Accusato da molti di non essere partecipe al gioco collettivo della squadra, Icardi ha dimostrato invece un atteggiamento da leader anche in fase di non possesso e sofferenza. Tutto ciò condito da 29 centri in campionato. 

Se le amichevoli estive possono sembrare fuorivianti e poco indicative durante il precampionato, il discorso non vale per il bomber argentino. Il gol con lo Sheffield è di quelli facili facili ma, in attesa di vedere il reale valore del suo collega e connazionale Lautaro Martinez, il messaggio è ancora una volta chiaro e limpido. L'epiteto che ha caratterizzato sotto la Madonnina (sponda Inter e Milan) Maurizio Ganz a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila può essere tranquillamente riproposto.

Perchè per un'Inter che cambia forma ed interpreti, la sostanza con Icardi rimane sempre la stessa...'El segna semper Lu'. Con i fantallenatori apronti ad alzare l'asticella per uno dei bomber più profilifici della storia della Beneamata.