Dopo la Champions League, anche l'Europa League entra nel vivo grazie alle sedici squadre che ieri si sono qualificate agli ottavi di finale e che daranno battaglia nei prossimi incontri per arrivare alla finale di Danzica.
Spesso vista come una competizione inutile e ingombrante (soprattutto per i club italiani) l'Europa League, negli ultimi anni sembrerebbe aver riacquistato una certa importanza (che aveva con la denominazione di Coppa Uefa) anche grazie alla possibilità per la vincente di qualificarsi di diritto alla fase a gironi della Champions League nella stagione successiva. Cosa questa che ha portato numerosi club in difficoltà nei propri campionati a puntare tutte le proprie carte sulla seconda coppa europea (vedi il Manchester United di Mourinho). Per le italiane il cambio di denominazione del torneo (e anche la riformulazione dei premi) ha portato ad un certo disinnamoramento per la competizione che ai tempi della Coppa Uefa veniva spesso dominata dalle compagini italiane. Come miglior risultato nella nuova formula abbiamo infatti ottenuto solo la semifinale raggiunta dalla Juventus di Conte nel 2014 (che puntò sull'Europa minore per cercare di mitigare l'eliminazione dalla Champions nella fase a gironi e per via della finale programmata proprio allo Stadium di Torino). Dal Napoli e dalla Fiorentina che nella stagione successiva si arresero ad un passo dalla finale contro Dnipro (Napoli guidato da Benitez che d'Europa se ne intende) e dal Siviglia (troppo più forte dei viola guidati da Montella). Almeno fino alla passata stagione visto l'approdo in finale dell'Inter di Conte poi sconfitta dal Siviglia.

Dopo i sedicesimi di finale sono due le squadre italiane ancora in corsa: Roma e Milan. Fuori invece il Napoli che esce al termine del doppio confronto con gli spagnoli del Granada. Bene fin qui i giallorossi che tra andata e ritorno rifilano ben cinque gol (subendone uno) ai portoghesi del Braga (ex squadra di Fonseca). Nonostante il 2-0 dell'andata che rende quasi ininfluente il match di ritorno, gli uomini di Fonseca non abbassano la guardia vincendo così in maniera netta il doppio confronto con i portoghesi. Importante poi il secondo gol in due partite di Dzeko (che purtroppo esce per infortunio) e la prestazione di El Shaarawy che potrebbe diventare sempre più importante per le idee tattiche del mister. Al di là dell'infortunio che dovrebbe fargli saltare il big match di campionato con il Milan, il rientro di Dzeko tra i titolari (anche se graduale e fin ora solo nelle partite europee) dovrebbe essere la prossima mossa di Fonseca perchè nonostante le buone prestazioni di Mayoral questa Roma ha davvero bisogno del bosniaco soprattutto per portare a casa la vittoria europea. Proprio l'eliminazione contro il Siviglia nella passata stagione fece scattare l'allarme sul rapporto tra Dzeko e Fonseca, con l'attaccante che attaccò a mezzo stampa il mister per non aver preparato bene la partita facendo così andare i suoi giocatori allo sbaraglio contro chi la competizione la conosce come le proprie tasche. Rapporto da ricucire e coppa da provare a vincere anche per allontanare l'ombra di Allegri dalla panchina giallorossa (anche se il fascino del tecnico toscano potrebbe ammaliare i dirigenti giallorossi anche in caso di qualificazione in Champions ottenuta dall'attuale tecnico).

Avanza anche il Milan nonostante il doppio pareggio con la Stella Rossa di Dejan Stankovic. I rossoneri, apparsi in netto calo sia fisico che mentale, devono ringraziare i due gol di Belgrado e la grande parata di Donnarumma che nel match di ieri ha salvato i suoi da un'eliminazione che avrebbe dato la mazzata finale al momento no che stanno vivendo da qualche giornata a questa parte. Le nette sconfitte con lo Spezia e con l'Inter, la perdita della testa della classifica e il passaggio agli ottavi di Europa League correndo qualche rischio di troppo sono i segni di una squadra in difficoltà che ora deve pensare a portare a casa il vero obiettivo della stagione: la qualificazione alla Champions. Per questo oltre al campionato sarà importante il cammino europeo che potrebbe per certi versi essere più facile (sicuramente più breve) e che potrebbe portare una nuova coppa nella bacheca rossonera che in fin dei conti di coppe europee se ne intende.

Male, invece, il Napoli che non riesce a ribaltare il 2-0 dell'andata terminando così la sua corsa. Nonostante due prestazioni dignitose, nelle quali Gattuso ha dovuto fare i conti con i tanti infortuni che stanno decimando gli azzurri, i campani devono dire addio all'Europa anche per via dei tanti errori difensivi con i quali hanno regalato la qualificazione al Granada (squadra ostica ma nettamente inferiore agli uomini di Gattuso). A complicare l'idea di rimonta ha poi contribuito il rapporto tra De Laurentiis e Gattuso con il primo sempre più convinto di cambiare guida tecnica ed il secondo sempre più deciso a non dimettersi (giustamente) visto il rapporto creato con la squadra che meno di un anno fa vinse la Coppa Italia. L'eliminazione di ieri sommata alla classifica (che vede comunque i partenopei in lotta per l'Europa che conta) hanno riacceso i fari su un possibile ribaltone in panchina con il nome di Sarri in cima ai sogni e desideri del presidente (nonostante la fine burrascosa tra i due).

Milan e Roma saranno dunque le due rappresentati dell'Italia agli ottavi di finale e scongiurando lo scontro tra le due (possibile proprio dagli ottavi) sembrerebbero solo due gli spauracchi da evitare: Manchester United (la più forte tra le qualificate) e il Tottenham (che non sta vivendo un bel periodo ma che potrebbe concentrarsi solo sull'Europa visto il passato vincente di Mourinho in questa competizione). Da evitare (anche se le due italiane potrebbero giocarsela) anche l'Arsenal (che con Arteta non sembra aver ancora ingranato e che al momento si trova a metà classifica in Premier), Villareal (guidata dallo specialista Emery) e l'Ajax ((gioventù e idee che però sono state già fermate in Champions dall'Atalanta). Abbordabili invece la Dinamo Kiev (guidata da Lucescu ed eliminata nel girone Champions della Juve), i Rangers Glasgow (buon attacco ma difesa rivedibile per gli uomini di Gerrard),la Dinamo Zagabria (altra squadra ricca di giovani talenti ma non imbattibile) e lo Shakhtar (visto in azione contro Atalanta e Inter nelle ultime stagioni).

Attenzione poi ad alcune squadre che non devono essere sottovalutate come lo Slavia Praga (che ha appena superato il Leicester), il Granada (che abbiamo appena visto con il Napoli), l'Olympiacos (che ha superato il Psv), lo Young Boys (che ha eliminato il Leverkusen) e il Molde (che ha avuto la meglio sui tedeschi dell'Hoffenheim).