Milan-Genoa dello scorso 8 Marzo 2020 termina 1 a 2 e da quella sconfitta i Rossoneri non perderanno più! Ci vorrà solo una Befana calata a Milano con una cesta sabauda colma di carbone per interrompere una striscia positiva di risultati che non ha avuto uguali in Europa in questa stagione e che al Milan non si vedeva dai tempi di Fabio Capello. Nella gara dello scorso anno la tenue luce della Lanterna riuscì a sovrastare le deboli fiamme di un Diavolo che seppe solo accorciare il doppio vantaggio genoano frutto delle reti realizzate da Pandev e Cassata con un penalty calciato da Ibra. Ma quella sconfitta è stata come un lassativo per il nostro intestino imbarazzato da calcificazioni ormai croniche ed i suoi effetti benefici, grazie al lavoro di Pioli, del suo staff e di tutta la squadra, hanno portato il popolo milanista a sperare, dopo un lungo decennio, di poter riaccarezzare il sogno dello scudetto, interrotto però sia per la Befana citata poco fa, ma soprattutto per la disfatta maturata al Picco dove dalla rada di La Spezia il neo Presidente della squadra da sole due settimane Robert Platek, ordinava ai suoi marinai di silurare il Diavolo chiaramente spento (0 tiri nella porta ligure) e con la testa in parte a Manchester ed in parte a San Remo. Così  due Sottoufficiali di coperta rispondenti ai nomi di Maggiore e Bastoni eseguiranno l'ordine... e centreranno il bersaglio in pieno!... Ed il sorpasso ai cugini dell'Inter sarà semplicemente omaggiato su di un piatto di argento, antico e autentico! 

                 Ma la gara di ieri giocata all'ora di pranzo rischiava seriamente di riprodurci quei fastidiosi conflitti intestinali sopportati per lunghi anni perchè in seguito al bel gol di sinistro realizzato da Ante Rebic al 13°, Mattia Destro, non nuovo con i suoi gol dell'ex, dopo una distratta dormita di Tomori, riusciva ad uccellare il nostro Gigione ...oggi... e con tutti i rumors settimanali... in preda ad un'autentica crisi confusionale!   
La svogliatezza di Leao, l'imprecisione di Calhanoglu, la poca lucidità di Bennacer, la scarsa spinta di Hernandez rispetto al suo standard e la sufficienza di Mandzukic con ancora scarsità di carburante nei suoi muscoli a dispetto della magnanimità del suo cuore che solo poche ore prima era terminato sulle prime pagine per il gentile obolo del suo stipendio, gesto di enorme insegnamento, pone un voto di sufficienza a tutta la squadra rossonera, che orfana di Ibrahimovic, nel bene o nel male ne avverte la mancanza, Pioli compreso, che raggiungerà l'obiettivo, l'unico che contava, dei tre punti validi per consolidare il suo secondo posto in classifica con ancora 7 gare da disputare facendo appello al costante spirito battagliero che ormai il buon tecnico parmense ha saputo trasmettere a tutta la squadra, tenacia, volontà, autostima ed un pizzico di fortuna, che non guasta mai, sono gli ingredienti giusti atti a poter raggiungere le mete prefissate, ma ora vado a parlare in poche righe proprio di quel pizzico di fortuna che ho appena citato.  

                 Gianluca Scamacca, nasce a Roma l'1.1.1999 è un attaccante attualmente di proprietà del Sassuolo, alto 1.95 mt. ha iniziato la sua carriera giocando nelle giovanili della Roma per poi passare in prestito nel 2016 in Olanda al Jong PSV, tornare l'anno successivo in prestito alla Cremonese, di nuovo in Olanda al PEC Zwolle ed ancora in Italia ad Ascoli dove collezionerà 33 presenze con 9 reti ed ora sempre in prestito al Genoa con 22 presenze e 5 goal realizzati più uno, quello di oggi, ma nella propria rete e quindi un autogol dove nulla ha potuto l'incolpevole Perin. A seguito di un corner calciato da Calhanoglu un nugolo di maglie rossonere sarà pronto ad incornare di testa il pallone, quando mentre tutti stanno per osannare Mandzukic proiettatosi in elevazione per deviare nel sacco alle sue spalle sarà invece Scamacca che nel tentativo di arpionare il pallone, lo toccherà goffamente con il dorso e procurerà l'autogol per la sua squadra, la vittoria per gli avversari, e la quasi certezza di essere il prossimo futuro acquisto per rinforzare l'attacco del Milan. La sua valutazione oscilla attorno ai 2 milioni di Euro ed i rapporti che il Presidente Squinzi ha con i Rossoneri sono ottimi e così da questo pizzico di fortuna per il Diavolo e da quel venticello che ha voluto spengere la Lanterna, ma solo per questa giornata, potrebbe nascere un nuovo amore. 
Ma voglio toccare ferro... perchè l'ultimo acquisto arrivato sempre dalla Lanterna si chiamava Krzysztof Piatek il "Pistolero", che appena giunse al Milan aveva la sua Colt bella carica, ma dopo poche gare le sue cartucce s'inumidirono e non riuscì più a sparare... complice un maledetto numero di maglia!!!... il N° 9 !! Lo stesso che perseguita dal lontano 2012 quando Filippo Inzaghi riconsegnò la sua maglia N°9 al magazziniere di Milanello e contemporaneamente appese i suoi scarpini al chiodo.  
Perchè, ed esprimo un mio pensiero, perché non ritirare per sempre questa maglia N°9, iattura incancrenita essendo passata per troppi giocatori e non tutti... brocchi... perché qualcuno poi emigrato all'estero ha ottenuto dei successi e tra quella "Maledizione del N°9" amo ricordare: Pato, che dopo 5 stagioni in rossonero decise di passare dalla N° 5 alla N°9... risultato 2 gol in 7 presenze! Matri 1 gol in 18 presenze.  Torres solo 6 mesi al Milan, 1 gol Mattia Destro nel 2015 al Milan 15 presenze 3 gol!  Luis Adriano dallo Shakhtar Donetsk 18 presenze 3 gol!         Ed ora... Mario Mandzukic.....!!!  Elliott, Scaroni, Gazidis, Maldini, Massara... e poi chi è rimasto??... il portasaponette??... Ma non ritenete per il bene di tutti che sia meglio ritirare quella maledetta maglia N°9??  .....o dico un'eresia?? 
Ritirarla come si è fatto per la N°6 di Franco Baresi e la N° 3 di Paolo Maldini... e allora... Ohhh!!...scusate... mi arriva un SMS...con scritto "Caro Massimo 48, non confondere la lana con la seta!!... Sono simili ma non scambiabili!!...
Forza Milan sempre e comunque!!"

                                                                                           Un abbraccio.

                                                                                             Massimo 48