Sarebbero giunte “Molte offerte sul tavolo”, ma Yonghong Li non mollerà il Milan così facilmente come viene detto da mesi in Italia. Parole di 张朕瑄 giornalista vicino alla proprietà cinese sul sito cinese Msports.

In tutta la Cina sono cominciati a partire i Campus Milan in collaborazione con ”The next Generation Football Association” che coinvolgeranno 39 scuole nelle seguenti città Pechino, Changchun, Sanya, Guangzhou, Dongguan, Huaizhou, Maizhou e Maoming (città dove è nato il presidente Yonghong Li). Il club rossonero fornirà materiale calcistico e personale con allenatori pronti ad insegnare calcio agli studenti cinesi. Al primo evento a Sanya, erano presenti in gran completo, tutto il governo locale con il presidente Yonghong Li, che nel mentre, si sarebbe collegato via Skype per partecipare all'ultimo cda rossonero. Il Milan quindi in Cina non si ferma mai. Dopo L’accordo stipulato a Sanya, è stato stipulato un nuovo accordo con le scuole di Changchun, a parlare è Zhang ZhiWei di MilanChina: “Siamo il primo club che collabora nell’educazione sportiva nelle scuole cinesi”, due giorni fa invece, Baresi e Massaro, hanno incominciato ad incontrare i primi presidenti nelle scuole di Canton e Dongguan per illustrare il progetto Milan in Cina.

Il Vice direttore di MilanChina, ZhangWei ha visitato e trovato un accordo con il governo di 长沙, per costruire una Industry Sport Area (con stadio e strutture calcistiche) nella nuova area del Meixi Lake Park. Quindi #Li non molla. Trattasi di un investimento dunque, non di una collaborazione che possa portare un'entrata subito! E' forse la cartina tornasole del progetto dell’attuale proprietà, che praticamente mr Li per far uscire tutti i suoi capitali per il Milan debba creare delle infrastrutture in China, mossa per cercar, grazie a questi investimenti, di far crescere il fatturato del Milan collaborando con il governo cinese? 

Intanto è partita anche la prima pubblicità Milan in Cina, un video interpretato da alcuni giocatori rossoneri, per il nuovo sponsor cinese, la AlpenWater, colosso delle bevande.

Le miniere di mr Li

Esisterebbero eccome le miniere più grandi della Cina del presidente Li, quelle dei fosfati, le Fuquan Guizhou, che sarebbero realmente partecipate dallo Stato Cinese, infatti la China Agricultural Development Bank, banca di stato, ne deterrebbe il 9,5%,  tramite la China Agricultural Construction Fund. Le miniere si trovano a circa tre ore di guida a nord-est della capitale provinciale di Guiyang, e producono 3,5 milioni di tonnellate di fosforo all'anno. Questa zona sud-occidentale della Cina ha abbondanti risorse minerarie ed è un'importante base di produzione di fosfati in Cina. Il fosfato trasformato è usato come fertilizzante per rivitalizzare le piante e il terreno. La Cina è infatti uno dei tre principali produttori mondiali di fosfati, insieme a Stati Uniti e Marocco.