"Testa alta e giocare a calcio" queste le parole con cui Marco Giampaolo si è presentato ai suoi tifosi, rendendo immediatamente l'aria infuocata e lanciando una sfida a Conte, il cui motto è "testa bassa e pedalare". Il Milan, però, viene da un'annata in cui lo stile di gioco adottato è stato per lo più rivolto ad un'accuratissima fase difensiva (come dimostrano i "soli" 36 gol subiti) e una meno curata fase offensiva (ciò è certificato dal fatto che, nonostante i rossoneri abbiano avuto il terzo miglior bomber del campionato, i gol fatti siano stati "solo" 55), il quale differisce di molto dalle idee di gioco di Giampaolo. Esaminando, infatti, le squadre allenate dal tecnico, in particolare prendendo in considerazione la Sampdoria dell'ultimo anno, si vede che i gol fatti sono stati 60, cinque in più di quelli del Milan. La Samp, però, si è posizionata nona, quattro posizioni sotto la squadra di Gattuso, anche segnando più gol: ciò ci testimonia la grande organizzazione offensiva che Giampaolo studia. Il suo è un attacco formato da tre pedine, di cui un trequartista, una seconda punta e un numero 9. Questi tre giocatori collaborano armoniosamente, in particolare è molto sviluppato il dialogo tra il trequartista e le due punte e quello tra la seconda e la prima punta, quindi non è assolutamente un caso che l'attaccante della Samp, Fabio Quagliarella, sia stato il capocannoniere della scorsa annata e che il trequartista Riccardo Saponara si sia rilanciato dopo varie stagioni deludenti, nonostante l'alternanza con Gaston Ramirez. Da sottolineare è anche il rendimento di Defrel, autore di ben 11 timbri.

Nel Milan, il ruolo di bomber sarà ricoperto certamente da Piatek, che con Giampaolo potrebbe esplodere definitivamente dopo il finale di stagione sottotono, mentre ci sono parecchi dubbi per quanto riguarda le altre due posizioni: la seconda punta potrebbe essere Andrè Silva, in cerca di riscatto dopo le ultime due stagioni in cui ha deluso le grandissime aspettative che si erano fatte su di lui, esploso al Porto proprio in posizione di numero 10 e non di bomber puro. Logicamente si potrebbe pensare che il trequartista sarà Paquetà, che svolgerebbe in modo ottimale i compiti conferitogli dal tecnico, ma non è da escludere, date anche le parole di apprezzamento da parte di Giampaolo pronunciate durante la prima conferenza, che in quella posizione sia adattato Suso, con il conseguente arretramento del brasiliano come mezz'ala sinistra. L'ipotesi più probabile, però, rimane la prima, con la cessione dello spagnolo, che ha deluso quando non è stato schierato nella posizione di ala destra.

Passando al centrocampo, si deve sottolineare che anche in questo ruolo Giampaolo ha idee ben precise: il suo gioco si basa su un centrocampista di qualità, che nella Samp era Praet e nel Milan potrebbe essere Bonaventura (se non dovesse arrivare lo stesso calciatore belga) e su un giocatore di quantità, un recupera-palloni che "intasi" la manovra offensiva avversaria (in questo ruolo il Milan potrebbe schierare Kessie). La posizione più importante del centrocampo, però, è il mediano, ruolo per il quale sembra molto vicino il colpo Bennacer e potrebbe arrivare anche Veretout, così da dare al mister un reparto molto tecnico, perchè il vertice basso è il fulcro del gioco e non deve assolutamente rappresentare l'anello debole della squadra.

Può sembrare strano dire che la difesa di Giampaolo è composta da soli due uomini, ma ciò corrisponde al vero, in quanto i due terzini svolgono un ruolo offensivo tutt'altro che marginale: vanno a creare i triangoli di costruzione con le mezze ali e salgono molto, dando un contributo fondamentale alla manovra offensiva. Un esempio può essere Murru, che nell'ultima stagione (la migliore della sua carriera) ha realizzato 5 assist, appena uno in meno della somma di tutti quelli realizzati dai terzini rossoneri. Il Milan ha dei laterali perfetti per il nuovo mister perché Conti e il nuovo acquisto Theo Hernandez sono due terzini di gamba, che offrono una grande spinta sulle fasce, quindi certamente saranno valorizzati da Giampaolo e potrebbero affermarsi ad altissimi livelli. Per quanto riguarda i due centrali, non ci sono tattiche specifiche, ma c'è semplicemente bisogno di un pacchetto difensivo forte da poter contenere eventuali ribaltamenti in situazioni in cui la squadra è sbilanciata, quindi il Milan sta cercando un centrale da poter affiancare a Romagnoli come titolare, nell'attesa che Caldara si riprenda del tutto e che torni ai livelli della stagione dell'esplosione all'Atalanta, così da prendersi il posto da titolare che da tanto lo aspetta. Dove potrà arrivare questo Milan? Certamente Giampaolo potrà lavorare senza aspettative altissime, quindi magari potrà fare del fatto che non ci sia una pressione eccessiva il suo forte, ma sarà solo la prossima stagione a dirci se riuscirà a centrare l'obiettivo, ossia la qualificazione alla Champions League.

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Uccio