Sono passati già 13 anni dall'esplosione della bomba Calciopoli che portò alla retrocessione della fc Juventus in Serie B.

Scudetti revocati, decine di processi, dirigenti radiati, fuga dei migliori giocatori con relative perdite economiche furono solo alcune delle inevitabili conseguenze che colpirono la società bianconera. La risalita in serie A fu possibile già subito al primo anno grazie anche alla permanenza in squadra di campioni come Del Piero, Buffon, Nedved, Trezeguet.
Da quel momento in poi, in pieno periodo di macerie post Calciopoli, si gettavano le basi di un progetto ambizioso e rivoluzionario già pensato dalla vecchia dirigenza, dando concretezza attraverso le competenze più tecniche e manageriali che sportive dell' Ad Jean Claude Blanc: avere uno stadio di proprietà, con tutti i benefici che ne sarebbero derivati.
Ci sono voluti 5 anni dalla discesa all'inferno della Serie B all'inaugurazione dello Juventus Stadium, 5 anni di Purgatorio con più ombre che luci, nei quali si sono alternati alcuni allenatori non all'altezza della situazione (Ferrara, Del Neri, Zaccheroni) e altrettanti giocatori non degni di indossare la gloriosa maglia bianconera, penso a Diego, Felipe Melo, Martinez, Krasic. Gli ultimi due anni, 2009/2010 e 2010/2011 si chiusero con 2 settimi posti consecutivi, posizioni che difficilmente aveva occupato in più di 100 anni di storia. Bisognava fare il salto di qualità, e la svolta arrivo' la stagione successiva, con l'inaugurazione del nuovo Stadio, lo Juventus Stadium.
La stagione 2011/2012 fu un anno indimenticabile, la squadra, profondamente rinnovata negli interpreti con al timone il condottiero Conte, conquistò un meritato scudetto da imbattuta. Fu l'inizio di una crescita esponenziale sia a livello tecnico che economico che ha portato la Juventus ad essere una delle potenze Europee più rilevanti.

I tifosi bianconeri devono essere orgogliosi di una società che nel corso degli anni è riuscita a raggiungere degli obiettivi irraggiungibili per chiunque altra realtà in Italia. Questa crescita è dovuta alla lungimiranza di pensiero dei suoi dirigenti, capaci di programmare in anticipo il futuro prossimo della società e della squadra. Il presidente Agnelli, persona molto ambiziosa, si è avvalso di collaboratori competenti che hanno dato lustro alla crescita del brand e dell'immagine dei bianconeri non solo in Italia ma anche nel mondo; economicamente la Juventus ha raggiunto un livello altissimo attraverso fatturati ultramilionari, l'obiettivo è quello di arrivare a competere coi mostri sacri del Real Madrid, Barcellona, Manchester United, ecc. La crescita economica va di pari passo con quella sportiva, e sotto questo punto di vista i dg Marotta e Paratici hanno fatto un lavoro eccellente generando enormi plusvalenze, senza mai impoverire tecnicamente la rosa.

Per tutte queste cause collegate l'una all'altra la società è arrivata ad oggi a raggiungere la soglia dei 450 milioni di fatturato annuo e l'incredibile striscia di 8 scudetti consecutivi, 4 coppe Italia e 3 supercoppe italiane. Numeri incredibili, se pensiamo alla situazione in cui versano le altre società italiane.

C'è una differenza sostanziale tra la juve di allora e quella attuale: prima vinceva per il potere che esercitava, ora ha potere perché vince. La Juventus ha dimostrato in questi anni quanto sia fondamentale investire e rinnovarsi continuamente; il fatto di puntare sulle infrastrutture è stato fondamentale e altre realtà in Italia dovrebbero imitarla, senza trovare scuse ai propri insuccessi tirando in ballo fatturati, arbitri e persino la VAR.

La Juventus è più un marchio che un progetto, è eterno. Le sciagure degli anni post Calciopoli hanno costretto la dirigenza a pensare il calcio in maniera diversa, innovativa attraverso una nuova pianificazione e senza sotterfugi. Il risultato è stato sorprendente, oggi la società è diventato un modello da seguire, conseguendo un vantaggio strutturale inarrivabile per gli altri. Sotto l'aspetto sportivo c'è stata una continua evoluzione tecnica che grazie ai suoi abilissimi uomini mercato ha portato sotto la Mole giocatori del calibro di Pogba, Tevez, Pirlo, Morata, Dybala, Ronaldo.Tutto questo senza mai rivoluzionare la squadra, ma innovarla cambiando 1/2 titolari all'anno.

La Juventus è presente tramite il suo presidente Andrea Agnelli nelle vette del calcio Europeo, senza timori reverenziali e senza sudditanze.Ha raggiunto l'eccellenza.

La Juventus ha un solo vero problema, quello di vincere sempre, ma è il tallone d'Achille della sua grandezza, perché in fondo vincere non è importante, è l'unica cosa che conta.