È stato tutto inutile. Nonostante i sogni di gloria, e nonostante il fatto che tutte le testate giornalistiche sportive nazionali acclamassero un ritorno in pompa magna del campionato italiano nell'Europa che conta, con la possibilità di portare ben 4 squadre su 4 nelle fasi finali di Champions League, ciò che tutti noi speravamo accadesse non è, nei fatti, accaduto.
Purtroppo la nostra Serie A ancora una volta non ha retto il confronto con quello che è, senza alcun'ombra di dubbio, il campionato migliore del mondo, ovvero la Premier League. Eppure quest'estate, con l'arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus, con una profonda ristrutturazione della rosa nell'Inter e con lo sbarco di Ancelotti sul fronte partenopeo i presupposti erano tra i migliori. Anche le prime giornate del massimo torneo continentale sembravano lasciar ben sperare. Ma ad oggi, a poche partite dal termine delle fasi a gironi, il quadro che va dipingendosi è piuttosto impietoso.

La Juventus risulta infatti l'unica squadra italiana con una buona continuità, è evidente come sia in un'altra dimensione rispetto alle squadre connazionali, e non lo scopriamo certo oggi.

Il Napoli, unica formazione a poter ambire a perturbare lo stradominio bianconero in Italia, esce con le ossa rotte da Anfield, complice un girone di ferro ed una qualificazione persa non oggi, ma contro lo Stella Rossa fuori casa e, soprattutto, negli ultimi folli minuti contro il PSG nella partita di andata. Certo, il gioco, se pur non all'altezza, si è visto, ma sarà interessante vedere la reazione dal punto di vista psicologico e morale.

Per quanto riguarda la Roma, in Champions League, seppur qualificata con un turno di anticipo, non ha fatto altro che il compitino, in un girone tutt'altro che ostico. Un primo posto avrebbe spazzato le paure e le insicurezze che attanagliano la formazione di Di Francesco in questa fase della stagione, ma così non è stato ed ora le delusioni in campionato pesano come macigni sulla testa (e sulla panchina) dell'allenatore. Agli ottavi ci vorrà un'impresa contro una formazione di altissimo livello.

L'Inter ci ha invece dato la delusione più grande. Un pareggio contro una formazione modesta come il PSV non può essere un risultato soddisfacente per una società che vuole tornare ai vertici in Italia e in Europa. E l'1-1 tra Barcellona e Tottenham sembra quasi una beffa, che sottolinea l'immaturità che questa squadra ancora dimostra fuori dai confini nostrani. Immaturità dei giocatori, non ancora pronti, o di Spalletti, che continua imperterrito a compiere scelte se non altro discutibili?

Oltre manica intanto l'Inghilterra porta agli ottavi ben 4 formazioni, rubandoci di fatto i nostri sogni e le nostre aspirazioni. Ma forse è giusto così. Perché la Premier League è ancora il campionato migliore del mondo, mentre noi siamo ancora, si spera solo per poco, un campionato di periferia.