Correva il 30 Giugno del 2010 quando la torre di controllo dell' aeroporto di Cagliari Elmas autorizzava il decollo al volo AZ 379 Elmas-Linate della nostra ex compagnia di bandiera. A bordo di quell'Airbus si trovava Massimiliano Allegri. Poco più di un mese prima, esattamente nel pomeriggio del 19 Maggio, ricordevole giornata, l'ex trainer del Cagliari riceveva una telefonata da Silvio Berlusconi in persona, in verità non proprio un suo estimatore, ma dietro insistenza dell'A.D. Adriano Galliani avrebbe intravisto nel suo profilo il candidato ideale per la sostituzione del partente Leonardo. E così lo contattò, offrendogli la panchina rossonera ed un contratto biennale di tutto rispetto. Per l'allenatore livornese, visto il suo recente esonero a poche giornate dal termine del campionato operato dal presidente rossoblù Cellino causa la perdurante debacle nel girone di ritorno della squadra sarda che vide favorire, nel doveroso cambio di panchina, l'allenatore in seconda Giorgio Melis. Ebbene quel cambio si tramutò in una vera manna dal cielo concretizzatasi nella repentina chiamata al nuovo coach da parte del presidente rossonero. Passare da squadre cadette di seconda fascia per poi confluire in una big del campionato e del calcio mondiale rappresentò, per il livornese, la vera grande occasione della vita, più unica che rara, tanto da accettare su due piedi quell'offerta nel corso della stessa conversazione telefonica.

Quell'Airbus decollato in perfetto orario dall'aeroporto di Cagliari Elmas atterrò a Linate Milano con un quarto d'ora di ritardo. Nel sorvolare il golfo sovrastante la Liguria aveva trovato un brutto vuoto d'aria. Massimiliano Allegri, allora 43enne, non avrebbe mai pienamente convinto né la dirigenza né tanto meno la tifoseria nelle quattro stagioni vissute al Milan, nonostante lo scudetto conquistato nel 2012 e la Supercoppa Italiana vinta a Pechino contro l'Inter il 6 Agosto 2011. Aggiungiamo, inoltre, un altro scudetto sfiorato (quello del famoso gol non dato a Muntari nel Febbraio 2012) ed un buon comportamento in Champions con una rosa che, visto il già iniziato lungo divorzio dalla Fininvest, veniva ad essere sempre più depauperata tanto nella sua forza quanto nella sua qualità. Nel 2008 Allegri approdò sulla panchina del Cagliari dopo aver fatto un ottimo percorso con il Sassuolo. Alla squadra sarda riuscirà a far ottenere, per due anni consecutivi, una consolidata permanenza nella massima serie esprimendo un qualitativo buon livello di calcio. Come ex calciatore, Italo Allodi, storico dirigente del calcio italiano, lo definì un promettente giocatore (centrocampista e fantasista) dotato di tanto talento ma di un carattere... un po' scanzonato. Sapeva ben leggere le partite, dote che consolidò militando nel Pescara dove ebbe come suo maestro Giovanni Galeone e, successivamente, in Sardegna appunto, riuscirà a manifestare tutta la sua innata ispirazione alla visione delle partite che lo porterà, nel giro di pochi anni, a divenire uno dei più quotati allenatori di calcio nella platea europea degli ultimi anni. Una sua spiccata dote evidenziata tanto al Milan quanto successivamente alla Juventus è la sua estrema duttilità al modulo di gioco cercando sempre di utilizzare al meglio i propri tatticismi in funzione degli elementi a disposizione nella rosa, senza disdegnare alla bisogna soluzioni diverse da quelle a lungo studiate e provate.

Alcune sue innovazioni hanno fatto storia. Come quella, per l'attacco, di schierare, in alcune gare, giocatori muscolari, come Boateng o Vidal, concettualmente diversi dai classici registi trequartisti. Mentre, per la difesa, ha spesso prediletto lo schieramento di difensori in linea supportati da robusti centrocampisti a dettare e comandare il gioco. Comunque sia, i suoi moduli preferiti sono solitamente offensivi, partendo dal 4-3-3 oppure dal 4-3-1-2 o ancora dal 4-3-2-1. A chi lo etichetta come un aziendalista, e cioè accondiscendente alla politica societaria, dopo il suo filotto di successi in bianconero, il buon Max risponde testualmente: "Quando mi danno dell'aziendalista non vuol dire che la formazione la fa il presidente, ma accetto la critica in maniera positiva e quindi è per me un complimento, purchè porti risultati alla mia Società". Dopo cinque stagioni vissute alla corte Sabauda con la conquista di altrettanti Scudetti in aggiunta ad altre varie coppe, Max Allegri si concederà due anni di stop per tornare, richiamato dal Presidente Agnelli alla Continassa per cercare di riportare la Signora del Calcio ai fasti di un tempo (verosimilmente l'agognata conquista della Champions League!) essendo state infruttuose le affannose esperienze tanto dell'esperto Maurizio Sarri quanto del "foglio rosa" Andrea Pirlo, nonostante il non indifferente apporto in squadra di un certo Cristiano Ronaldo.

Lipsia (Sassonia). 3 Giugno 2020, aeroporto di Lipsia-Halle, torre di conrollo: "Volo LH 234 Halle-Malpensa siete autorizzati al take-off pista 090". A bordo di quell'aereo di linea della compagnia di bandiera tedesca c'è Ralf Rangnick. E' atteso da Ivan Gazidis in Via Aldo Rossi per limare gli ultimi dettagli del suo nuovo contratto con il Milan. Proprio in quei giorni, il futuro trainer rossonero avrebbe dichiarato al quotidiano tedesco "Bild" rilasciando ad un cronista in merito alla sua dipartita dal Lipsia per convolare nella nuova squadra queste precise parole: "Dipende sempre dalle scelte del club, non sono interessato agli aspetti finanziari. Per me si tratta di avere una certa influenza che non c'entra con il potere, anche se in certe situazioni ne hai bisogno per portare avanti certe cose". Ma quel volo partito in perfetto orario da Lipsia arriverà a Linate con 20 minuti di ritardo, avendo trovato, nell'attraversamento delle Alpi una fortissima turbolenza nonché un pauroso "vuoto d'aria"! Nella notte dell'antivigilia del Santo Natale 2019 la dirigenza rossonera era riunita al quarto piano di Via Aldo Rossi ancora sotto shock per la fresca purga orobica incassata al Gewiss solo 24h. Prima Atalanta-Milan 5-0.

Un terribile salasso, un'onta di Waterlooiana memoria! Urgeva istantaneamente porre rimedio e vennero messe ai voti 2 opzioni: 1) Allontanamento istantaneo di Stefano Pioli assunto solo due mesi prima anche se come seconda scelta (la prima optava per l'ex Inter Luciano Spalletti indaffarato con la vendemmia nei suoi possedimenti in Toscana); 2) Conferma del coach parmense a patto che istantaneamente venisse assunto con il placet del suo agente (il compianto Mino Raiola) ed ovviamente il consenso del campione svedese Zlatan Ibrahimovic, l'uomo con il quale i rossoneri vinsero il loro ultimo Scudetto.  E fu questa seconda mozione ad essere approvata con l'istantaneo arrivo di tutta la famiglia Ibrahimovic a Milano dove avrebbero felicemente festeggiato l'arrivo del nuovo 2020, anno straordinario che vedrà il pieno riscatto del nostro Pioli e di tutta la squadra dall'alto dei suoi  27 risultati utili consecutivi in campionato, ottenendo con questo straordinario  inanellamento un nuovo guinness europeo in termini numerici (ma un lauto plauso va sinceramente rivolto a tutta la squadra, a Pioli con tutto il suo staff, alla Dirigenza per aver finalmente ritrovato dopo 9 anni ed 8 cambi di panchina, un gioco propositivo, armonioso bello e vincente). Dunque 12 anni fa atterrava a Linate un volo di linea che ci cucì sul petto il nostro 18° e penultimo scudetto. E solo 10 anni dopo atterrava a Malpensa un aereo di linea civile tedesca, in verità molto più simile alle cupe linee di un bombardiere della compagnia di guerra Luftwaffe carico di nuove... bombe di mercato ai comandi di un pioniere dell'aviazione nella sua patria di origine, un certo Ralf Rangnick con tanti piani pensati e scritti riposti nella sua 24 ore, ma forse a causa di quel "vuoto d'aria" sopra le Alpi se n'è andato...a farsi benedire! Mentre Pioli preparava la sua personale ricetta galenica per gustarsi l'Elisir della conquista del nostro 19mo scudetto e tornare a farci sognare ebbri ed avidi di vittoria! Dunque, ben vengano i "vuoti d'aria"! Portano quasi sempre bene. Almeno al nostro Milan.

                                             Massimo 48