SEMPRE è il termine adatto per descrivere i protagonisti di questo Manchester United. Quando i dubbi sulla panchina (mai salda a dir la verità) di Ole Gunnar Solskjaer si potevano ulteriormente alimentare per il mezzo passettino falso che stava per compiere, il tecnico norvegese si salva sempre in calcio d'angolo, sempre all'ultimo respiro resta aggrappato su quella panchina conquistata ormai due anni fa e tutto sommato non ha fatto un percorso negativo, anzi.
I dubbi sulla "bambola assassina" restano ma il tecnico norvegese essendo una leggenda assoluta del club red devils verrà tolto solo in casa di patatrack, possibilità che al momento non si scorge all'orizzonte. Non solo i diavoli rossi sono messi benissimo per quanto riguarda la lotta Champions (obiettivamente con Liverpool e City il titolo è una chimera) adesso si può provare davvero a sognare in grande, è la classifica che lo autorizza. Dopo 15 giornate ormai si può parlare, siamo quasi a metà campionato e il tempo delle prove e degli esperimenti è finito, lo United può sognare senza assilli il colpo grossissimo, cioè la vittoria della Premier League. Sarebbe un risultato clamoroso, probabilmente a fine anno non accadrà tutto ciò ma in un lasso di tempo considerevole i diavoli rossi sono solo a - 2 dalla capolista Liverpool dopo 15 partite giocate. 
La banda Solskjaer ormai non perde da tempo, Kloop qualche punto per strada lo ha buttato (grida vendetta il pareggio del boxing day contro il Wba) e l'avvicinamento è servito, ormai gli uomini di Ole stanno tallonando i cannibali reds. E staremmo parlando addirittura di vetta solitaria se 4 giorni fa il tocco di Vardy non fosse finito in rete all'83' su deviazione decisiva di Bailly. Non convince mai appieno questa squadra, eppure alla fine la zampata risolutiva la trova SEMPRE. Hanno orgoglio, ha spirito di apparenza questa squadra e sopratutto ha finalmente tante individualità decisive ai massimi livelli.
Il match di ieri sera ad Old Trafford nascondeva tantissime insidie, lo United riceveva un Wolverhampton galvanizzato dall'ottimo pareggio contro il Tottenham e classifica a parte gli uomini di Espirito Santo fanno penare tutti nonostante l'assenza della loro stella Raul Jimenez, defezione pesantissima a livello di sviluppo del gioco ma soprattutto a livello di gol, senza il bomber messicano la squadra fatica molto a segnare. I lupi la preparano bene, lasciano volentieri la palla allo United e puntano tutto sui consueti ribaltamenti di fronte con Traore' e Neto pronti a mettere in seria difficoltà la lenta difesa avversaria e con la variabile Ait Nouri che da quinto di centrocampo a sinistra mette alla frusta Wan Bissaka. Le occasioni più grandi però sono su palla inattiva dove Saiss prima prende la parte alta della traversa, poi costringe De Gea al grande intervento sul tramonto del primo tempo. I Red Devils hanno una grande palla col solito Bruno Fernandes che per poco non punisce Rui Patricio con un tiro velenoso a mezza altezza,per il resto match noioso. Solskjaer rifa' il look alla mediana: Fred e Mctominay lasciano spazio a Matic e al redivivo POGBA, grande rebus di casa United. L'altro cambio è l'inserimento dal primo minuto del matador Cavani al posto di Martial, viene premiato l'impatto dell'uruguagio avuto con il Leicester nel finale di partita. È proprio Edinson a sbloccarla al minuto 62' su palla vagante ma è offside, tutto da rifare. Lo United prende campo, i lupi si abbassano sempre di più ma sembrano contenere abbastanza bene. I diavoli rossi vogliono vincerla, anche Martial entra a dare manforte avanti, tutti all'arma bianca per prendere una vittoria che significherebbe oro colato. Gli attacchi sono confusi, la partita è destinata a finire 0-0 ma ecco planare sul "theatre of dreams" il SALVASOLSKJAER: l'immenso MARCUS RASHFORD! Al 94' viene lanciato da Bruno sul filo del fuorigioco, il classe 97' si decentra, punta e supera Saiss per poi frenare e riprendere velocità per prepararsi al destro docile che però sbatte su Coady e mette fuori causa Rui Patricio. È estasi totale, Solskjaer impazzito corre verso il suo pupillo, un giocatore straordinario forse ancora sottovalutato (ingiustamente) ma che grida al mondo intero di esserci. Lo dicono le sue giocate ma soprattutto i suoi gol che diventano sempre di più e sempre più pesanti. 22 partite totali e 14 gol contando tutte le competizioni, numeri da killer dell'area di rigore eppure Rashford fa l'ala, la seconda punta, talvolta anche il trequartista, molti centravanti pure non li hanno questi numeri, ciò fa capire la qualità di questo campione.
Resta la macchia del mancato passaggio agli ottavi di Champions ma Rashford il suo apporto lo ha dato anche là con addirittura 6 gol in 6 partite! 
I dubbi su questo United restano, ma una parvenza di squadra finalmente c'è. E se tra un paio di giornate la situazione in classifica sarà ancora questa, nessun obiettivo può essere precluso per questa squadra che risorge SEMPRE!