Umiltà, voglia di riscatto, rispetto. Tre caratteristiche di Marco Giampaolo che sembrano concatenarsi perfettamente con quello che è l'ideale di Toro. Il 'Maestro', così viene definito, è chiamato a rilanciare il Toro dopo la disastrosa stagione 2019/2020, dove il Torino ha ottenuto la salvezza a sole due giornate dal termine, con un punticino conquistato sul campo di una Spal già retrocessa.

Nella scorsa stagione Marco Giampaolo, si è seduto per sole 7 gare sulla partita dei rossoneri, collezionando 3 vittorie e 4 sconfitte. Nonostante la vittoria sul campo del Genoa, viene esonerato per lo scarso avvio di stagione, assolutamente non in linea con le aspettative della dirigenza e diventa il tecnico meno longevo della storia sulla panchina Milanista. Una grossa delusione quindi per il tecnico, che nelle stagioni precedenti era stato alla guida della Sampdoria riuscendo a portare i blucerchiati al nono posto in classifica. Ma ciò che caratterizza maggiormente Giampaolo, è la visione del calcio, la voglia di dare un identità di gioco. Quell'identità che al Toro manca da troppo tempo.

Giampaolo riparte a testa bassa dopo la pessima esperienza a Milano, così come a testa bassa riparte la squadra granata. Questa voglia di riscatto unita al sentimento di voler risalire la china e alla rabbia mista a delusione per la scorsa sfortunata annata, pongono Giampaolo ed il Toro sullo stesso piano sentimentale. Qualcosa che può apparire anche romantico, da film. Per il momento però, il Toro sembra non essere partito con il piede giusto. Dopo la vittoria per 4 a 1 con il Novara ed il successivo pareggio per 1 a 1 contro la Pro Patria, arriva la sconfitta bruciante contro la Pro Vercelli.

Lungi da me voler esporre una critica per un amichevole di precampionato, con i vari assenti per le convocazioni in Nazionale e i grossi carichi di lavoro sulle gambe. Però c'è da dire che qualcosa in più si sarebbe potuta fare. Il test più importante per i granata e per il tecnico, sarà la sfida contro la Sampdoria, in programma per il 12 settembre. Giampaolo contro la sua ex squadra dovrà dimostrare di essere, almeno parzialmente, riuscito a dare un'impronta della sua idea di gioco alla compagine granata, che deriva da un calcio totalmente diverso (e terribilmente noioso).

Bisogna anche sottolineare come la squadra sia ancora incompleta. Si aspetta il Play Maker. Giampaolo vorrebbe Torreira, per il momento prova ad adattare Rincon che già in passato, in Germania, ha giocato in quel ruolo. Ma serve qualità, investimenti, voglia di crescita. Il mercato granata è partito forte (#vagnati accellera, l'hastag dei tifosi su Twitter), per poi sfociare nella classica telenovela estiva. Ma quando la squadra sarà completa, la voglia di riscatto e l'idea di calcio di Giampaolo, potranno sposarsi con la rivalsa del Toro? Può Giampaolo essere l'uomo giusto per cominciare un ciclo, che porti il Toro dove merita di stare? I tifosi meritano di più. Buona Fortuna, Marco Giampaolo!!

                                                                                                                  Tommaso Tagliente