Il Belgio - inteso come Stato - ha iniziato più di 10 anni fa ad investire seriamente in ambito sportivo, entrando nelle scuole, aumentando le ore di educazione fisica e migliorando le strutture. Quest'operazione non è stata messa in atto solo nel e per il calcio - come avremmo fatto in Italia - ma è chiaro che è lì che si sono visti i maggiori risultati, essendo già di per sè lo sport nazionale.

Negli ultimi due lustri sono arrivati alla luce della ribalta tantissimi calciatori belgi, a partire da Eden Hazard, fino a Romelu Lukaku, passando per Radja Nainggolan e Kevin De Bruyne. Andiamo a vedere con precisione i 23 convocati da Robero Martinez, CT dei Red Devils, per il Mondiale di Russia: 

Portieri: Thibaut Courtois (Chelsea),  Simon Mignolet (Liverpool), Koen Casteels (Wolfsbourg);

Difensori: Toby Alderweireld(Tottenham), Dedryck Boyata (Celtic), Vincent Kompany (Manchester City), Thomas Meunier (PSG), Thomas Vermaelen (Barcellona), Jan Vertonghen (Tottenham);

Centrocampisti: Yannick Ferreira-Carrasco (Dalian Yfang), Nacer Chadli (West Bromwich), Kevin De Bruyne (Manchester City), Moussa Dembelé (Tottenham), Youri Tielemans (Monaco), Axel Witsel (Tianjin Quanjian), Leander Dendoncker (Anderlecht), Marouane Fellaini (Manchester United), Thorgan Hazard (Borussia Moenchengladbach);

Attaccanti: Dries Mertens (Napoli), Michy Batshuayi (Borussia Dortmund), Romelu Lukaku (Manchester United), Eden Hazard (Chelsea), Adnan Januzaj (Real Sociedad).

In porta Martinez punterà di sicuro su Courtois: l'estremo difensore del Chelsea non ha vissuto la sua miglior stagione ma si è comuque confermato tra i primi 3-5 portieri in circolazione, tant'è che su di lui hanno gettato fortmenete gli occhi il Real Madrid e il Liverpool, le due finalista della scorsa Champions League. La difesa è composta da giocatori esperti e di sicuro affidamento; solitamente il Belgio gioca a tre con Alderweireld, Kompany (capitano) e uno tra Vertonghen e Vermaelen. Il tecnico spagnolo potrebbe anche decidere di schierarsi a quattro, con l'abbassamento di Meunier, che solitamente fa l'esterno di centrocampo, oppure mettendo come terzini i due del Tottenham. La linea mediana è quasi sempre composta da quattro elementi, con Meunier e Ferreira-Carrasco sugli esterni, mentre nella fascia centrale troviamo Dembelé a fare da diga e De Bruyne a fare da collante tra fase difensiva e fase offensiva. Un'altra opzione è il 4-2-3-1, con l'inserimento di uno tra Fellaini o Witsel al fianco del mediano del Tottenham, sondato anche dall'Inter. Il grande rammarico è non poter vedere Nainggolan, nemmeno scelto tra i 28, per, così dicono i rumors, intemperanze comportamentali. I tre davanti sono praticamente certi: Eden Hazard, Romelu Lukake e il napoletano Dries "Ciro" Mertens. Potenzialmente stiamo parlando di un attacco da quasi 60 gol a stagione. Ai quali possiamo aggiungere anche Batshuayi, che tanto male ha fatto all'Atalanta in Europa League, oltre all'ex promessa del Manchester United Januzaj, il quale sta però implodendo. 

Andando a fare un'analisi puramente teorica, il Belgio non ha veramente nulla da inviadiare alle più quotate Brasile, Germania e Argentina. Fino a qualche anno fa si diceva "sono troppo giovani" mentre oggi i temi sono maturi per portare a casa un trofeo, dato che sono praticamente tutti giocatori nati il 1985 e il 1995, cioè nel loro pieno della carriera, e che giocano insieme da svariate stagioni. Naturalmente vincere è difficilissimo - se non di più - ma occhio a sottovalutare i Diavoli Rossi perché, se imbroccano il mese giusto, potrebbero regalare la più grande gioia della storia del calcio belga.