Per molti, sottoscritto compreso, questa dovrebbe essere l'ultima stagione di Massimiliano Allegri in bianconero, indipendentemente dai risultati finali. I motivi che portano a pensare questa soluzione sono vari; il primo, il progetto di innovamento messo in moto dal presidente Agnelli, che ha previsto l'addio a Marotta (se quello è stato il vero motivo).
Il secondo sta nel fatto che dopo cinque stagioni alla guida della squadra ciò che si doveva vedere e capire delle capacità di Allegri, ormai lo si è capito e che non ci sia molto altro da fare a parte un proseguire con la linea da lui scritta. Giusta o sbagliata che sia. Soprattutto se anche quest'anno non riuscisse per qualche motivo a non arrivare ad alzare la coppa dalle grandi orecchie sarebbe difficile immaginare una volontà di continuare un progetto che, in questo caso, avrebbe visto la Juve ancora una volta steccare l'obbiettivo monster della stagione.

Un'altro campanello che suona è la sempre più sofferenza dimostrata dal tecnico toscano per l'ambiente italiano, un ambiente di critiche  polemiche che arrivano spesso da addetti ai lavori come lui che anche ultimamente hanno fatto girare le scatole al tecnico, e quella dichiarazione "in Italia non si impara mai niente, non cresciamo mai culturalmente" suona un po' come una pazienza esaurita per questo ambiente. Allegri troverebbe, e o lo sa bene, estimatori un po' ovunque, dalla Premier inglese, che a lui piace tanto, alla Liga spagnola passando per la Francia. Quindi potrebbe essere anche lo stesso tecnico non voler continuare in bianconero.

Però, c'è da registrare anche l'ultima dichiarazione del nuovo direttore dell'area tecnica sportiva Paratici che ammette che la volontà della società e sua personale è di continuare con Allegri, il quale ha il contratto in scadenza nel 2020, e considerandolo attualmente l'unico allenatore perfetto per la Juve, vorrebbe proporre un ulteriore rinnovo contrattuale, facendo così prolungare il progetto non solo per un'altra stagione, ma si inizierebbe a parlare in termini quasi Fergusoniani. Potrebbe prendere vita un progetto veramente a lungo, lunghissimo termine per continuare un strada senza soste di alcun tipo. 

Allegri è un allenatore che divide i pareri, i tifosi per metà lo amano per il resto lo caccerebbero immediatamente, dal punto di vista degli addetti ai lavori è invece un top allenatore a livello mondiale. 
Sicuramente non ha dalla sua parte gli esteti del calcio, francamente lo spettacolo è un'altra cosa, però bisogna ammettere che la capacità di gestione del gruppo, la capacità di farsi rispettare, e di riuscire sempre, comunque, nel tenere in mano la squadra e tenerla sul pezzo partita dopo partita anno dopo anno non ha eguali in giro. 
La sua sinergia con la dirigenza è totale, c'è un giusto equilibrio tra esigenza e pragmatismo, lui chiede, un profilo, non un nome, la società lo accontenta e così si è arrivati a questo livello, sicuramente da p della dirigenza c'è molto da pensare prima di sostituire un tecnico così ben piantato in questa società. I risultati non mancano, i rapporti sono ottimi quindi dal punto di vista della società il cambiamento al momento non sembra essere una priorità. 

Sembra che la decisione, quindi, passi direttamente a Massimiliano Allegri, la sensazione è che se lui lo vorrà, ci sarà un contratto importante che lo legherà ancora per parecchio tempo alla Juve, per diventare veramente una leggenda di questa società.
A lui la scelta.