E ORA CHE LE CASSANDRE TACCIANO!

Coppa Italia quarto di finale: Milan – Napoli 2 - 0

Egregi detrattori milanisti, ne ho lette tante finora di declamazioni esuberanti in questo sito! Ho letto troppe “filippiche” nei confronti di Gattuso, tacciato di incapacità, di allenatore fallito, di ex giocatore modesto e persino di persona che non capisce di calcio! Assieme a Gattuso pure Leonardo è stato continuamente bersagliato come direttore tecnico che non capisce di calcio...

Egregi detrattori blogger e giornalisti in erba, mi pare che non vi siate laureati né alla Sorbona di Parigi e nemmeno all'Università di calcio a Coverciano, ma solamente al bar sport dietro l'angolo di casa, smettetela di continuare a blaterare declamando solo sciocchezze infinite, poiché aldilà del fatto che ognuno può dire quello che vuole, rischiate continuamente di fare solo delle gran brutte figure! “Usque tandem rossoneri abutere patientia mea?”

Io credo che sarebbe meglio tacere piuttosto che dire fesserie e mettersi di buona lena a seguire passo passo la continua evoluzione tecnica positiva di questo Milan.
Ricordandoci tutti di Galileo Galilei quando affermava che “l'attenta osservazione è la madre di tutte le scienze”, sarebbe buona norma osservare le partite del Milan per capire quali sono gli accorgimenti e gli interventi tecnici che Gattuso sta operando. per far sì che il gruppo sia compatto e i meccanismi dei movimenti in campo siano sincronizzati sempre di più...
Detto questo passerei ora a esaminare nel dettaglio la vittoria dei ragazzi e la vittoria di Gattuso che ieri sera, contro il Napoli, hanno fornito una prova del tutto convincente.

1° Tempo giocato all'insegna di un'aggressività tattica tesa a non concedere l'iniziativa di gioco agli avversari. Sia pure con un grande dispendio di energie, ogni giocatore ha profuso tutto l'impegno possibile senza risparmiarsi e collaborando con i vari reparti per mezzo di raddoppi di marcature davvero encomiabili. Oserei dire che, a dire il vero, quello praticato ieri da Gattuso sia stato una sorta di calcio totale, ancora in stato embrionale, ma efficace e convincente. Il tutto ha funzionato a dovere, vuoi per la particolare vena dei ragazzi e vuoi anche per la serata poco infelice della squadra di Ancelotti. Ma se è vero il teorema che dimostra come sia deprecabile il non gioco di una squadra, è altrettanto vero che ciò possa scaturire come conseguenza, dall'efficacia del gioco della squadra avversaria. Tutti abbiamo notato ieri come sia stato agevole per i rossoneri appoggiare il gioco su Piatek con i lanci lunghi, con il fraseggio e con i traversoni dei capovolgimenti di fronte.
E questo non è un caso! Sarebbe stato così pure prima con Higuain, il quale non ha creduto che si potesse arrivare a questo e soprattutto (e qui sta il nocciolo della situazione) i ragazzi hanno trovato quella sicurezza e quella determinazione che li ha resi partecipi della fiducia reciproca tra loro e il loro bomber, o dovrei dire il pistolero”! Di Piatek scriverò più avanti quando esaminerò tecnicamente il comportamento di ogni singolo giocatore. In definitiva il gioco del Milan ieri sera è stato ottimamente dominante e a tratti pure entusiasmante. E non solamente nel momento in cui sono stati realizzati i due goal. Ho temuto solamente che il gran dispendio di energie potesse manifestarsi nel secondo tempo quando la fatica e la temperatura rigida avrebbero avuto il sopravvento, ma così non è stato, almeno in parte e comunque fino a quando non si è provveduto ai cambi.

2° Tempo giocato all'insegna del controllo del gioco. Si sapeva che il Napoli avrebbe reagito e che avrebbe dato un impulso maggiore alle proprie iniziative d'attacco. La difesa del Milan però ha dimostrato di sapersi organizzare e soprattutto di non deconcentrarsi. Un errore dovuto a qualche svarione avrebbe potuto determinare la riapertura della gara. Era importante nel secondo tempo mantenere la compattezza della squadra tra i vari reparti per rintuzzare la manovra del Napoli. In questo i ragazzi sono riusciti, soprattutto raddoppiando la presenza sulle fasce, infoltendo la zona mediana e creando densità di gioco di rottura. Il Milan ha creato una sorta di diga bassa nella zona della mediana, organizzata dal maestro Bakayoko, coprendo gli spazi di manovra avversaria e giocando di rimessa come la situazione di gioco a quel punto richiedeva. Così facendo il gioco è stato meno appariscente, ma sicuramente altrettanto efficace dato il momento particolarmente contingente. Persino le punte seguivano il loro difensore avversario per spegnere già sul nascere eventuali iniziative avversarie con tentativi di natura diversa. In fase di rientro di manovra in copertura, Gattuso non è stato inferiore alla capacità del suo maestro Ancelotti, il quale nulla ha potuto contro la volontà organizzativa del gioco rossonero impostato con efficaci contropiedi. Chissà se forse in cuor suo, aldilà dell'andamento delle vicende in campo, Carletto non abbia apprezzato con soddisfazione il buon profitto del suo allievo meno esperto, ma assai diligente.

Ora passiamo alla disamina di ogni singolo giocatore:

Donnarumma. Sempre attento, decisivo e tranquillo. Oserei dire che da quando non si parla più di lui e tantomeno del suo poco simpatico procuratore, la maturazione di questo ragazzo sia quasi definitiva e produttiva.

Abate. Dopo tanti anni, la sicurezza del nostro difensore cresce quanto l'esperienza finora maturata. I suoi interventi ora sono più decisivi di prima in fase difensiva più che in fase propositiva.

Laxalt. Una prova più limpida la sua rispetto a quelle precedenti, forse dovuta alla presenza continuativa in campo già dal primo minuto. Efficace nella manovra propositiva. Suo è stato l'allungo decisivo per Piatek che ha determinato il primo dei due goal del polacco.

Musacchio. Determinante in più di un'occasione a sventare la minaccia degli attaccanti del Napoli. Discreta la sua prova, è un difensore centrale sul quale si può fare sicuramente grande affidamento.

Romagnoli. La sua è una personalità sempre in crescita. Sprizza sicurezza da tutti i pori. E' attento e a volte non disdegna nemmeno qualche appoggio con buoni lanci al reparto avanzato, peraltro spesso con ottima riuscita. E' il regista della difesa e ha ancora margini notevoli di crescita.

Kessie. Instancabile cursore di tuttocampo, specialista della manovra di rottura del gioco avversario. Mi chiedo chi sarebbe stato questo giocatore se avesse avuto i piedi buoni...

Bakayoko. Ieri sicuramente il migliore in campo. Una vera e propria diga davanti alla difesa. E' un giocatore dal fisico possente al quale è difficile togliere il pallone. Si è cimentato spesso nella costruzione del gioco con ottimi risultati. Sta crescendo in modo esponenziale.

Paquetà. Meno brillante rispetto alle prove precedentemente offerte. A sua discolpa bisogna dire che non è abituato alla temperatura rigida invernale e che ancora non si è integrato appieno nello schema dello scacchiere di centrocampo. A suo favore bisogna mettere in evidenza che spesso ha arretrato il raggio di azione della manovra per aiutare i compagni del reparto difensivo. Spesso si è proiettato pure in avanti senza ricevere nei tempi giusti il pallone di ritorno per rifinire l'azione. Suo è il lancio per Piatek in occasione del secondo goal del polacco.

Castillejo. Le sue incursioni sono sempre efficaci. I suoi ripiegamenti sempre determinanti. Buona la sua prova, forse dovrebbe acquisire più generosità e altruismo, ma i presupposti affinchè ciò avvenga ci sono tutti.

Borini. Instancabile operaio della manovra. Calciatore non eccelso ma sempre efficace nell'economia del gioco. Non sbaglia mai il compito che gli viene assegnato e si fa trovare sempre pronto e disponibile a ricoprire qualsiasi ruolo.

Piatek. Dobbiamo tutti ringraziare Higuain per la sua fuga. Se ciò non fosse avvenuto non avremmo mai potuto annoverare in squadra un bomber di queste proporzioni. Ha doti essenziali per una punta di ruolo: lo smarcamento veloce, la concretezza di manovra, il colpo di testa e soprattutto il tiro in porta, forte, preciso e decisivo. Ho apprezzato moltissimo la sua voglia di mettersi in luce e mi è sembrato anche molto propenso al fraseggio co rto con i suoi compagni. Mi ricorda molto CRESPO per la caratteristica in comune del suo muoversi in campo e proporsi infine per la risoluzione dell'azione. Questo centravanti ci sarà molto utile e credo sarà il realizzatore decisivo che ci mancava e che tutti noi desideravamo.

 

Che dire altro? Sono molto soddisfatto e spero che l'escalation della condizione e dell'intesa dei ragazzi ci porterà a conquistare quel quarto posto necessario per proiettarci in Champions l'anno prossimo. Io lo spero tanto e spero che lo vogliano (?) pure i troppi detrattori milanisti presenti in VIVOPERLEI.

1942pipporossonero