Se c’è una squadra che ha una marcia da scudetto, questa è la Juventus. Bisogna riconoscerlo. Una rimonta importante, dopo la catastrofe iniziale, a confermare il fatto che questa squadra se fosse partita bene, avrebbe stravinto questo campionato senza alcuna difficoltà.

Ha sicuramente posto le basi per il prossimo anno. La Juventus, difficilmente potrà vincere questo scudetto, anche se non è impossibile, l’ho sostenuto fin da sempre che continuava a rimanere la squadra favorita, ma che per vincerlo però avrebbe dovuto confidare nel suicidio delle milanesi e dell’arresto del Napoli.
L’Inter è vicina al compimento del suicidio perfetto. Da manuale! Lo chiameremo il manuale Inter: Come perdere gli scudetti.

Dopo aver giocato la più bella partita dai tempi del triplete, avendo vinto meritatamente ad Anfield, malgrado i pali e traverse dei Reds, e nonostante l’inutilità della vittoria sul fronte Champions in quella partita, contro i granata le attese erano diverse. I nerazzurri sono stati graziati da una clamorosa svista arbitrale.
Ed i tifosi devono interrogarsi se aver rinnovato la fiducia ad Inzaghi così con largo anticipo, senza aver aspettato la fine del campionato, sia effettivamente la mossa giusta o meno. Perché l’Inter non solo rischia di perdere un campionato che aveva in tasca, ma rischia anche di essere superata dalla Juventus, che era fino a qualche mese addietro in zona retrocessione. E nell'ottica della rivalità tra Juve ed Inter sarebbe un qualcosa di veramente clamoroso per come si era impostata questa stagione in classifica.
E se ciò dovesse accadere, con lo scontro diretto per il terzo posto, sarebbe una beffa pesante che dovrebbe mettere in discussione la gestione Inzaghi ed il cammino di questa squadra che era la più forte del campionato dopo la Juve.
Insomma, pazza Inter, ma fino ad un certo punto.
Le squadre cambiano, i giocatori cambiano, ma continuano a ripetersi sempre gli stessi schemi. Perchè? Non sarebbe Inter d’altronde. Ma buttare all’aria il campionato in questo modo sarebbe veramente qualcosa di grave e inaccettabile.