Riparto dall'anno zero, il 2006, l'anno dello scempio, era maggio, la Juve si apprestava a vincere lo scudetto (sinceramente non ricordo se c'erano stati dei casi eclatanti di favori arbitrali) e iniziavano a girare le prime voci sull'inchiesta. Io non ci feci subito caso. Da quando Capello si era seduto sulla panca della Juve, avevo smesso un po' di seguirla, esclusivamente perché brutta come non mai!

Non appena il fiume in piena si abbatté sulla Juventus capii subito che qualcosa non andava, per quanto fossi sicuro che Moggi centrasse in ogni cosa losca riguardasse il calcio (quindi anche la Juve) la stranezza più grossa di quella inchiesta era la assoluta estraneità dell'Inter, non nel fare l'illecito sia ben chiaro, ma nel fare qualunque cosa. Sono comparse registrazioni di tanti presidenti che in buona fede chiedevano spiegazioni e facevano un po' quello che Comisso ha fatto la settimana scorsa, evitare di esser presi per i fondelli. Ma dell'Inter nulla, una società muta.

Appena prese in mano le redini il sig. Guido Rossi non sapevo e sinceramente non me ne fregava nulla di chi fosse, ma fece una singolare cosa, consegnare lo scudetto alla 3a forza del campionato per illecito sportivo di Juve e Milan che la precedevano in classifica.

Li per lì, non c'ho dato peso, perché consideravo gli interisti i legittimi proprietari dello scudo del '98, vergognosamente rubato dalla Juve e l'ho considerato uno "scusate amici (tutti abbiamo amici interisti) questo è quello lì ma in ritardo" .

Poi, chiuso il processo con la Juve in B, anche se in cuor mio avrei voluto la D perché l'umiliazione che la società ci diede non ha eguali tutt'ora, iniziano a spuntare delle testimonianze strane, qualcuno parla di intercettazioni mancanti, l'ex arbitro De Santis, Pairetto (non il dirigente Juventino e neanche lo scandaloso arbitro di serie A, il loro papà) e Bergamo, ascoltati da Palazzi ammettono che loro parlavano con tutti i presidenti, direttori e anche con quelli dell'Inter.

Allora iniziano a sollevarsi delle piccole domande, come possono i dirigenti interisti non difendersi da queste calugne (sarebbe anche facile vista la credibilità di tali soggetti) e invece silenzio.

La cosa che mi insospettisce è proprio la mancanza di anche solo uno sfogo da parte di Moratti o Facchetti nei confronti dei designatori (io gli avrei mandati a quel paese dopo certi torti arbitrali) e invece silenzio.

Qualcuno accusa Guido Rossi di essere stato di parte nell'assegnazione dello scudo all'Inter perché lui aveva fatto parte del Cda dell'Inter e la cosa mi puzza parecchio, credo in una bufala e invece no, si è fatto 4 anni di Inter, un regalino mi sembra giusto.

Arriva il momento che un carramba viene sgamato (scusate il linguaggio) e salta fuori che buona parte delle intercettazioni telefoniche viene filtrata, mi chiedo come mai e mi rispondo da solo pensando al Tronchetti Provera, amico del Moratti e sponsor tifoso dell'Inter, nonché proprietario della Telecom Italia.

Oramai il processo è chiuso, la Juve ha avuto la sua purga e perso un capitale fuori dal comune. Le altre società purgate, rimanendo in serie A sono riuscire a non finire nel baratro.

Si parla di un nuovo processo che arricchirebbe di nuove storie il primo, intercettazioni che coinvolgono anche i dirigenti interisti, alcune pesanti, con richieste precise di arbitri al posto di altri. In pieno stile Moggi ma i giornali stranamente non ne parlano tutti come per la Juve, in primis la gazzetta, per anni "nemica" della Juve. Questo processo non si deve fare e così dopo anni di ricorsi, fermi, rinvii cade tutto in prescrizione.

Una mezza idea me la sono fatta, il processo poteva finire bene o male, ma se io avessi avuto la coscienza pulita sarei andato avanti fino alla fine per rendere giustizia una volta per tutte e invece si è usufruito della legge scandalo (grazie Silvio Berlusconi) per cui se un processo va o viene portato (purtroppo è molto facile per i bravi avvocati difensori) troppo per le lunghe è un processo inutile e viene prescritto.

Domenica il presidente della Fiorentina ha sbottato (pensa un po' quando) per l'ennesimo torto (per me se un calciatore mette le mani in faccia ad un altro, è fallo). Giusto o sbagliato che sia, a me pare strano che succeda proprio contro la Juve, dato che non era la prima volta in stagione.

Io credo nella buona fede di Comisso, ma dei giornali mi fido poco, anzi niente, perché dietro ci sono le stesse persone che analizzano le vicende da tifosi anziché essere obiettivi. E quando un fuoco è bello alto, soffiarci sopra è sempre divertente, non si sa mai ci scappa un altro bel falò di Juventus.

Il problema per i giornalai è che la Juve di oggi, non puzza come quella di allora.

 

Mario