Conclusa la 12esima giornata di Serie A, la situazione in casa Roma non è delle migliori. La squadra di Mourinho si trova in un momento difficile: nelle ultime sette partite (5 di campionato e 2 di Conference League) la Roma ha vinto solamente una volta, troppo poco per una società che ha come obiettivo il quarto posto (molto difficile, ma non impossibile). Parlare di crisi è prematuro. Come ribadito più volte dal tecnico portoghese, questo è un progetto che ha bisogno di tempo, ma ad oggi i tifosi giallorossi si staranno chiedendo, quanto tempo? I problemi sono diversi e Mourinho li fa notare in ogni conferenza stampa. Tra Conference League e Serie A, le partite che attendono la Roma sono tante e la mancanza di alternative valide in rosa inizia a farsi sentire. Il modo con cui Mourinho gestisce la squadra è ormai evidente a tutti: l’intenzione è quella di puntare su una cerchia formata da 13-14 giocatori, con la tendenza a schierare sempre la stessa formazione, a meno di evidenti problemi fisici. Come dimostrato fin da inizio stagione, lo Special One tende sempre a schierare i giocatori che ritiene "intoccabili" anche quando non sono al 100% (vedi Pellegrini nell’ultima partita a Venezia o Abraham dopo l’infortunio rimediato in nazionale). La motivazione è semplice: il tecnico portoghese non si fida delle alternative a disposizione. È chiaro ciò che pensa su alcuni giocatori come Villar, Borja Mayoral, Reynolds o Diawara, profili non ritenuti all’altezza e pronti a lasciare la Capitale già a gennaio. Nonostante i grandi investimenti fatti dalla presidenza Friedkin, la rosa a disposizione di Mourinho presenta evidenti lacune. Dopo un mercato di “reazione”, definito così dallo stesso tecnico portoghese dopo la partenza improvvisa di Dzeko e l’infortunio di Spinazzola, alcuni ruoli da potenziare sono inevitabilmente rimasti scoperti. La speranza è di avere qualche innesto già dalla prossima finestra di mercato: gli obiettivi principali restano un centrocampista, un terzino che possa far rifiatare Karsdorp e un altro centrale di difesa, viste le prestazioni non convincenti di Kumbulla e i continui problemi fisici di Smalling.

Oltre a ciò, si aggiungono l’inspiegabile momento di difficoltà che sta vivendo Mkhitarian e i problemi fisici accusati da Nicolò Zaniolo e Lorenzo Pellegrini dopo la partita di ieri. Questi due, convocati dal mister Mancini per affrontare le partite di qualificazione in vista di Qatar 2022, sono stati costretti a lasciare il ritiro per problemi di natura muscolare e sono attesi in queste ore a Trigoria per eventuali esami strumentali. Così come per Matias Viña, che negli ultimi giorni aveva riscontrato un problema all'adduttore destro, la speranza è quella di riaverli a disposizione dopo la sosta, dove la Roma sarà attesa a Genova per dare una risposta decisa alle ultime prestazioni per nulla soddisfacenti.

La pausa delle nazionali non poteva arrivare in un momento migliore per la Roma. Queste due settimane saranno fondamentali per il processo di crescita della squadra. È l’ora di dare una svolta a questa stagione, cercare di capire davvero quali siano le potenzialità di questo gruppo. Mourinho avrà due settimane di tempo per analizzare tutte le problematiche che stanno man mano venendo fuori. Le situazioni da rivedere non sono poche, ma gli aspetti su cui dovrà concentrarsi il tecnico saranno principalmente due: le disattenzioni difensive che portano la squadra a subire gol alla prima occasione da rete creata (vedi contro il Venezia, contro il Cagliari, contro il Bodo-Glimt) e le difficoltà nel trasformare le numerose occasioni da rete in gol. Sono queste le due situazioni di gioco su cui c’è maggiormente da lavorare, ma non sarà facile, viste le assenze dei calciatori che in queste ore hanno raggiunto le rispettive nazionali.

Nonostante le difficoltà evidenziate, l’entusiasmo del popolo romanista è rimasto sempre lo stesso. C’è fiducia nel progetto, nella dirigenza e nell’allenatore. C’è voglia di risollevare la squadra, c’è voglia di far tornare la Roma lassù dove merita di stare.
I tifosi lo sanno: non è una cosa facile, servirà tempo, ma Mourinho potrà contare su di loro.