Il mondo del calcio è sempre più animato da sfide stellari, ma soprattutto da squadre blasonate che amano mettere le frecce nella metà campo avversaria. Dal Manchester United del grande Ferguson, allo stemma del Liverpool, che continua a brillare incessantemente nel cielo cupo della città inglese. 

 

Ma come succede nella vita, il passato è passato e allora presente e futuro devono allinearsi nella mente del maestro del ricordo. E persino un bambino di 6 anni si rende conto che ci stiamo avvicinando sempre di più ad una battaglia sportiva fra la massima serie del campionato spagnolo e la nostra Serie A. Un combattimento fatto di tante parole, ma anche di fatti che hanno lasciato strascichi non indifferenti alle compagini tradite da quel mondo globale chiamato mercato. Sì, perché l’acquisto di Cristiano Ronaldo non è stato soltanto un segnale mandato dalla Juventus agli altri club, ma anche e soprattutto un messaggio al campionato di Serie A, orfano da tempo di campioni in grado di poter gestire la pressione nelle sfide europee di maggior fascino. E il sovrano Perez ha capito che l’arrivo del portoghese a Torino potrebbe scatenare un’effetto domino immenso, a partire già dalla prossima sessione di calciomercato. Se fossimo in un match potremmo tranquillamente dire che la nostra Serie A si è portata avanti di un punto sulla Liga del presidente Tebas. 

 

Ma come dice il detto “ non è tutto oro ciò che luccica” e a nascondere questo scontro fra campionati si infila il caso Modric. Ho sentito tanti tifosotti che si divertivano a prendere di mira i sostenitori nerazzurri per il mancato acquisto del croato, ma i veri sportivi sanno che se l’Inter avesse preso quel top player in mezzo, il big match Inter Juve avrebbe sicuramente avuto più spettatori del clasico di Spagna. Tuttavia le invenzioni di Perez e la voglia di far cadere in basso un club rivale hanno avuto la meglio, anche se, al momento della denuncia tutti sanno com’è andata a finire. Il vortice però, a differenza di quello che dicono in molti, non sembra finire qui perché il “caso Dybala” ha riacceso la brama competitiva. E se il Barcellona e l’Atletico sembrano intenzionati a puntare la Joja, anche il Real Madrid si vuole ingigantire ancora di più, dimostrando a Allegri che le merengues hanno maggior fascino dei bianconeri. Un attacco formato da Asensio, Bale, Benzema e Dybala sarebbe a dir poco fantascientifico.

 

L’avvertimento è chiaro: la Serie A non scherza e forse per una volta l’Inter e la Juve sono coinvolte in un giro difficile quanto fantastico perché competere con le big spagnole significherebbe aumentare non poco il fatturato, ma soprattutto far tornare al massimo livello la Serie A. Al momento il treno del mercato ha viaggiato dalla Spagna all’Italia, ma nel calcio, quello moderno, può succedere sempre il contrario di tutto.