Dopo essermi ripreso dalla sbornia sportiva di ieri sera, ho letto quanto più possibile di ciò che era stato scritto in merito.

Una disamina pacata e serena della situazione che alterna i peana juventini alle considerazioni (non sempre condivisibili, se pure comprensibili) degli "anti" può essere non priva di interesse.

La società fino a prima della partita di ieri, le teorie erano due ed antitetiche: la Juventus sta preparandosi a divenire uno del primo club al mondo. La Juventus è sull'orlo del fallimento (anche finanziario).

Non penso che il risultato di ieri abbia modificato radicalmente il panorama. I listini di  borsa, è vero, sorridono, ma nulla è più incerto del rischio borsistico.
Io credo comunque che la società abbia fatto tutto ciò che doveva: assunto un rischio di impresa cui non si è mai sottratta, da anni è ai vertici di una nuova organizzazione imprenditoriale (stadio di proprietà, servizi, merchandising). Lasciamoli lavorare, e vedremo.

La squadra per 10/11 ieri è  stata una VERA squadra. Volitiva, compatta, granitica, alla moschettiera. In essa sono stati amalgamati giovani/giovanissimi che mai avevano conosciuto cotanti oneri ed onori. La risposta è stata grandiosa, per tutti e mi auguro che l'amalgama continui con nuovi protagonisti degni di raccogliere tanta eredità.

Ronaldo
Ronaldo è  Ronaldo
L'ho visto descritto in molti modi: eroe (ma gli eroi fanno altre cose); Pelìde, ma (non me ne voglia Vincenzo Monti) Ronaldo non è figlio... di "PELÈ"; Campione (e questa è la definizione forse più corretta).
Ma chi è Ronaldo?
Ronaldo è semplicemente un giocatore di calcio che, al momento è più bravo di tutti gli altri. Ronaldo è un serio professionista che SI IMPEGNA a dare il meglio delle proprie capacità,  come, al mondo, molti altri professionisti fanno : avvocati, ingegneri, chirurghi. E lo fa stramaledettamente bene con impegno, passione, costanza. Ronaldo è un artista, ma non può essere un solista. Infatti a calcio si gioca in undici e noblesse oblige (dicono i francesi -che  comunque, hanno Mbappé-).
Quindi se Ronaldo può essere determinante per la squadra, la squadra lo deve supportare.
Leonida era un eroe, ma con un esercito di soli trecento guerrieri perì alle Termopili. Alessandro Magno era un eroe e con un esercito degno conquistò tutto il mondo conosciuto.
Ieri il Guerriero ha trovato il suo esercito ed il risultato è  stato glorioso.

Il coach
Allegri è forse la figura più chiacchierata del panorama. Gli "Allegriout" lo vorrebbero fuori dai giochi anche vincesse la Champions. I filoallegriani pretenderebbero addirittura le scuse di coloro che lo hanno sempre criticato, tenuto conto della performance di ieri.
Nulla mi pare più assurdo di questa dicotomia.
Da un lato infatti ammettiamo che raramente (forse mai) abbiamo visto una Juve come quella di ieri.
Dall'altro, nessuna scusa gli è dovuta: se un vicino di casa disturba la quiete notturna con rumori molesti dal lunedì al venerdì ed al sabato va a dormire fuori, è giusto non contestargli il sabato, ma chiedergli scusa per proteste delle notti precedenti non ha senso.
LUI ieri ha cambiato qualcosa (ed era ora!).
Le ultime due sostituzioni documentano che ha capito che si può difendere anche fuori dalla propria area di rigore.
Io temo che Allegri, dentro, in perfetta buona fede, sia una sorta di Don Abbondio calcistico.
Ieri, forse ha ricevuto un suggerimento comportamentale che non poteva rifiutare...
Chissà come si dice "aut aut" in portoghese?

Il pubblico
Stucchevole è stata nei giorni precedenti, la polemica "tifosi parlanti/tifosi muti".
Ieri il campo, lo spettacolo, la passione ha messo d'accordo tutti.
D'altra parte, nella Grecia Classica, le olimpiadi fermavano le guerre!!!