Da diverse settimane nelle pagine dei quotidiani dedicate ai colori rossoneri l'argomento ricorrente è lo stesso: chi sarà il prossimo allenatore del Milan.
Tanti nomi accostati alla società di via Aldo Rossi ed ogni giorno si aggiungono di nuovi, quelli odierni sono Di Francesco, ex Roma, e De Zerbi del Sassuolo.

Tra gli allenatori il profilo che maggiormente appare più consono al Milan è Maurizio Sarri, allenatore del Chelsea semifinalista di Europa League.
La prima stagione londinese per l'allenatore toscano non è stata sempre facile e non è escluso che possa a fine stagione, soprattutto se non riuscisse a vincere il trofeo europeo ed a qualificarsi alla prossima Champions League, fare ritorno in Italia.

Sarri porterebbe al Milan bel gioco e perchè no qualche fedelissimo come per esempio Insigne che prenderebbe il posto di Suso, non alle cifre richieste da De Laurentis. Non sarebbe male un attacco composto da Everton, Piatek e Insigne. A centrocampo Sarri non si accontenterebbe dei calciatori attuali, ma pretenderebbe un uomo di qualità, di regia che faccia girare la squadra, da affiancare a Paquetà e Bakayoko se la società decidesse di pagare 35 milioni per il riscatto del francese.

Con Sarri la garanzia di spettacolo e di gioco verticale è assicurata. Quale profilo migliore per un Milan che dello spettacolo calcistico è stato il suo segno distintivo nell'era di Arrigo Sacchi se non quello di Sarri?

Al tecnico toscano si rimprovera di non aver vinto lo scudetto con il Napoli e con il Chelsea, ma poco importa, in questa fase storica del Milan è importante che a San Siro ritorni il bel gioco e che la squadra si posizioni costante tra le prime quattro.
Se insieme ad un allenatore come il tecnico del Chelsea si riuscisse a crea un gruppo di calciatori forti e con personalità, senza dimenticare la filosofia della nuova proprietà rossonera che vuole nel proprio organico calciatori giovani, i trofei per Sarri e per il Milan non tarderanno di molto ad arrivare. 

Dagli addetti ai lavori si legge che Paolo Maldini sarebbe favorevole a consegnare a Sarri la guida tecnica del Milan, anche se gli dispiacerà dover sacrificare l'amico Rino Gattuso.