Manca poco alla chiusura del calciomercato e, come spesso accade, questi sono i giorni in cui si va alla ricerca dell'affare "last minute" o "low cost" per completare la rosa della squadra.
Il Milan, da mesi ormai, si sta muovendo sul mercato in entrata in modo "chirurgico", tra riscatti, prestiti onerosi ed altre soluzioni, centellinando le risorse economiche messe a disposizione dalla proprietà. Alla fine Maldini e Massara, sono certo, metteranno a disposizione di Pioli un organico competitivo per tutte le competizioni in cui il Milan sarà impegnato. Anche sul fronte "uscite" la Società si sta muovendo bene e, considerato il periodo di difficoltà economica in cui versano il 95 % delle Società calcistiche di tutto il mondo, le cessioni di Laxalt, Hauge e, molto probabilmente di Conti e Castillejo, sono da considerarsi dei "miracoli".
Un capitolo a parte meritano gli addii di Donnarumma e Chalanoglu, i quali, dopo aver dichiarato (a parole) eterno amore ai colori rossoneri, hanno dimostrato questo loro attaccamento accasandosi, senza indugi, a chi gli ha garantito qualche "spicciolo" in più. La società, a mio avviso, si è comportata in modo esemplare nei confronti di questi due signori poichè ha offerto loro contratti piuttosto sostanziosi e non ha ceduto ai ricatti che i rispettivi procuratori mettevano in atto ad ogni incontro.
Sulla stessa lunghezza d'onda di questi ultimi, si sta sviluppando la trattativa per il rinnovo del contratto di Kessie. Il calciatore ivoriano attualmente percepisce un ingaggio di 2,2 milioni di euro a stagione e la scadenza del suo contratto è il 30 giugno 2022. Tra i dirigenti del Milan e il procuratore di Kessie ci sono stati sino ad oggi tanti, troppi, incontri per mettere tutto nero su bianco, con la Società che ha subito proposto un'offerta al calciatore più che raddoppiata (4,5 milioni di euro a stagione) rispetto a quella attuale, spingendosi negli ultimi giorni, da quello che si legge, fino a 5 milioni, con l'inserimento di alcuni bonus. Sembra, però, che ad ogni offerta a rialzo da parte di Maldini e Massara, corrisponda una richiesta sempre maggiore da parte del procuratore di Kessie, il quale si sarebbe  arroccato sul tetto di 7 milioni netti di ingaggio e dal quale sembra (per ora) non voler scendere.
Bene... a mio modesto avviso Kessie è un buon calciatore, questo non si discute, con un soddisfacente rendimento di gioco durante tutta la stagione, ma non è un giocatore "indispensabile" o, meglio ancora, uno "che fa la differenza". Con tutto il rispetto quindi, ritengo che le pretese economiche rivendicate dal suo procuratore siano eccessive e, considerato che anche Kessie (sempre a parole) ha più volte manifestato la sua volontà di restare "a vita" nel Milan, la Società dovrebbe immediatamente metterlo sul mercato, facendo tesoro di quanto accaduto nei mesi scorsi soprattutto con Donnarumma. A quanto pare le offerte per il centrocampista non mancano e con 40-50 milioni di ricavo dalla sua cessione si avrebbe il tempo e la possibilità di rimpiazzarlo con un profilo altrettanto valido, magari un po' più giovane, anche di prospettiva.

Non c'è molto tempo da perdere, prendere o lasciare! Se il 31 agosto prossimo Kessie sarà ancora un giocatore del Milan senza aver sottoscritto il rinnovo di contratto, allora prepariamoci ad un altro addio a parametro zero, ma questa volta a sbagliare non sarà chi se ne andrà!